Cibo e sesso: gli alimenti che forse "aiutano" e quelli "no" (di Mirella Taranto).
Ad accendere il desiderio si può iniziare dal palato. Le sostanze naturali contenute nei cibi, secondo la bioterapia nutrizionale, curano i problemi sessuali e aiutano a risvegliare i sensi quando sono sopiti. «Oltre la metà delle persone con disturbi sessuali che si sono curate equilibrando l’alimentazione ha risolto il problema», afferma Antonio Sbardella, bionutrizionista romano che da anni studia gli aspetti farmacologici della nutrizione, «Questo risultato è stato possibile grazie all’utilizzazione delle proprietà naturali dei cibi e facendo leva principalmente sull’eliminazione delle tossine dall’organismo e sulla stimolazione del metabolismo».
Come dire che per far bene l’amore bisogna depurare fegato e reni e stimolare, se serve, la tiroide. Una ricetta che va adattata caso per caso, a seconda dei bisogni fisiologici personali ma da cui, tuttavia, si può estrarre qualche regola generale. Per esempio non bisogna servire un piatto di zucchine trifolate e poi una mela cotta con il vino. «Le zucchine, ricche di potassio, hanno un potere miorilassante, tanto che noi bionutrizionisti le usiamo per calmare gli spasmi delle coliche intestinali e quindi sono inadatte a favorire una funzione di tensione muscolare», dice il medico, «mentre la mela cotta a fine cena, soprattutto per le proprietà contenute nella buccia, ha un potere sedativo che sconsigliamo a chi vuole avere performance amorose».
Ma la lista non finisce qui. «Anche la cacciagione se viene fatta frollare per troppo tempo, e cioè, se per farla diventare più tenera viene fatta stazionare in negozio troppo tempo si può avere un iniziale processo di putrefazione che la fa diventare tossica in modo tale che, una volta mangiata, impegna il fegato talmente tanto a metabolizzarla che è molto più difficile che il corpo possa riservare energie per fare altro», spiega il nutrizionista, «Uno sforzo così intenso, inoltre, ostacola anche il processo di vascolarizzazione e quindi di irrorazione dei vasi sanguigni che è fondamentale nell’atto sessuale, e che viene invece limitato perché gli sforzi principali dell’organismo sono diretti altrove e cioè a scaricare le tossine messe in circolo dalla carne».
Una conferma: ideale, invece, per gli amanti, è un menù a base di crostacei. «Sono ricchi di colesterolo e, a meno che non siano controindicati per altri motivi, soprattutto nelle donne, una cena a base di gamberi è l’ideale per prepararsi a un buon dopocena», sostiene l’esperto, «Quel colesterolo che contengono, infatti, è la base di partenza per la costruzione degli ormoni sessuali». Ma ai primi posti dell’hit parade dei cibi dell’amore ci sta sicuramente, secondo il nutrizionista, l’uovo sodo: «Le uova sono uno stimolo vitale potentissimo, hanno un’azione tonica sia a livello tiroideo che surrenale e agiscono anche sulla pressione arteriosa. Se sono sode, vanno però sempre abbinate con un alimento diuretico come, per esempio, la cipolla cruda che aiuta la funzionalità renale che l’uovo sodo invece tende a sovraccaricare. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che solo la giusta combinazione dei cibi è in grado di provocare una risposta adeguata da parte dell’organismo».
E se carni rosse e formaggi, soprattutto se mangiati con troppa frequenza non sono l’ideale, tra le carni, invece, un buona posizione tra i cibi "afrodisiaci" la guadagnano agnello e capretto. «Soprattutto l’agnello stimola il metabolismo equilibrando le funzioni», dice Sbardella, «Quindi permette all’organismo di avere energie sufficienti e ben distribuite». L’alchimia dell’amore, quindi, è anche un po’ un’alchimia alimentare, che in questa filosofia non si priva di nulla, neanche della frittura. «Non è vero che la frittura è sempre pesante. Dipende dalle modalità con cui si cucina», precisa il medico. «La consiglio anche nelle diete dimagranti perché serve a stimolare il fegato e a farlo funzionare, così accade con i cibi ripassati. L’importante è che la cottura sia fatta con olio extravergine di oliva. Perché l’organismo sia tonico e risponda bene al desiderio sessuale, infatti, nessun organo deve smettere la sua funzione. Ciò che va assolutamente evitato, è sforzare il fegato a eliminare conservanti e tutto ciò che serve a preservare lo scatolame».
E se qualcuno ancora crede che fumare abbia un suo glamour nell’incontro sessuale sappia che è pura illusione, perché il fumo è un vasocostrittore e stimola quindi un’azione assolutamente contraria a quella che serve agli uomini per garantire una buona prestazione sessuale.
Ma l’alimentazione può incidere anche sui neurotrasmettitori, favorendo una sessualità più ludica o più aggressiva, a seconda del proprio immaginario preferito. «Alimenti vegetali, ricchi di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina aiutano a vivere con maggiore gioia e rilassatezza l’atto sessuale», spiega Pierluigi Rossi, docente di tecniche dietetiche all’Università di SienaArezzo, «e questo favorisce anche una visione complessiva e globale dell’atto sessuale, fuori dalla pura genitalità, che incide proprio sull’armonia della coppia, favorendo uno stato di benessere». Per chi desidera invece, un rapporto più aggressivo, nei cibi di origine animale, invece, trova la tirosina, un aminoacido con tutt’altra azione: «la tirosina è un precursore della dopamina», afferma Rossi, «che determina comportamenti più aggressivi e più energici ma, l’importante, è partire dalla relazione di coppia, capire ciò che serve o ciò che manca e poi l’alimentazione può aiutare, soprattutto a stimolare quella vitalità o quella gioia, elementi essenziali di un rapporto d’amore».
Gli esperti, in conclusione, ci tengono a ricordare che si tratta comunque di ragionamenti ed ipotesi, basati su ciò che si sa delle chimica degli alimenti e delle fisiologia. Ma non ci sono dimostrazioni di effetti positivi dei cibi sulle prestazioni amorose.