22.03.2002 | Itinerari del Gusto

La strada dei vini in 140 tappe

L’inaugurazione prevista domani a Roma presso la Borsa Merci su iniziativa della Camera di Commercio. Si apre il nuovo itinerario nel comprensorio enologico dei Castelli.

«La Strada dei Vini dei Castelli romani è un insieme di percorsi, segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli recanti anche l'indicazione delle varie aree Doc, lungo i quali insistono vigneti e cantine di aziende agricole singole ed associate, altre cantine ed enoteche, in un contesto ricco di beni artistici, culturali, naturali ed ambientali, questi ultimi evidenziati anche dal parco regionale dei Castelli romani. La Strada dei Vini dei Castelli romani vuole essere lo strumento affinché i territori vinicoli e relative produzioni possano essere divulgati, commercializzati e fruiti in forma di offerta turistica». E’ il primo articolo del regolamento riguardante la disciplina della strada castellana promossa e realizzata dalla Camera di Commercio mediante l'Azienda romana per i Mercati, che sarà inaugurata con una cerimonia in programma domani mattina alla Borsa Merci di Roma, in via dei Cessati Spiriti, vicino a Largo Colli Albani.

Con questa inaugurazione sarà ufficializzato il primo itinerario che attraversa tutti i territori dove vengono coltivate le uve dei vini a denominazione d'origine controllata dei Castelli romani e delle sette aree della capitale. Sarà la sessantanovesima strada italiana dedicata al vino. All'itinerario, oltre al Comitato promotore composto da Regione Lazio, Provincia, tutti i Comuni interessati, undicesima Comunità montana, Parco Castelli romani, associazioni di categoria dei settori produttivi e imprenditoriali di riferimento, che lo gestirà nei primi sei mesi, hanno già aderito 140 aziende: 140 tappe da non prerdere.

Ma la Strada dei Vini dei Castelli romani, non pubblicizzerà, come annuncia la sua stessa definizione, soltanto il vino della zona. L'itinerario castellano, infatti, si sviluppa attraverso un patrimonio ambientale e culturale, per il quale sono stati individuati oltre cento luoghi considerati di particolare interesse turistico. Luoghi che rappresentano tappe ideali, in grado di poter soddisfare anche interessi di tipo archeologico, rinascimentale e religioso, a cui si aggiunge come filo conduttore la ricchezza dei beni naturali della zona.

La strada del vino è un ulteriore riconoscimento per i Castelli, fortemente dediti alla vitivinicoltura e già gratificati dal mercato, nonché da iniziative nazionali. Tra queste ultime, va annoverata quella che ha visto a Velletri, sabato e domenica scorsi, 70 enologi provenienti da tutta Italia per aggiornare le proprie conoscenze sull'analisi olfattiva dei vini. Si è trattato di uno dei corsi organizzati dall'Associazione enologi enotecnici italiani, a cui sono intervenuti, oltre al consigliere nazionale dell'Assoenologi Nicola Di Bari, di Velletri, ed al coordinatore Paolo Peira, anche due ricercatori della facoltà di Enologia dell'università di Bordeaux, Dominique Roujou de Boubée e Frédéric Brochet.
Dario Serapiglia

FONTE: IL MESSAGGERO

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