A breve l'industria
salumiera italiana potrà esportare anche su questo mercato
prosciutti crudi tipici (Parma e San Daniele) e culatelli stagionati
per 400 giorni, oltre che prodotti cotti di sola carne suina come la
mortadella, il prosciutto cotto, il cotechino. L'esportazione potrà
avvenire da ben 81 impianti produttivi, un numero di gran lunga
superiore a quelli autorizzati dal Messico per altri paesi.
Questo risultato si è potuto concretizzare grazie all'azione
congiunta svolta con le autorità italiane, in particolare il
costante lavoro del Ministero della Salute,
e grazie alla determinazione dell'ambasciatore
Franco Tempesta e della
Dott.ssa Gianfranca d'Ignazio dell'ufficio commerciale
della nostra rappresentanza a Città del Messico.
La luce verde alla salumeria italiana è arrivata dopo l'ispezione
dei funzionari del Ministero
dell'Agricoltura messicano che hanno potuto verificare
sul campo le garanzie di sicurezza fornite dalla produzione italiana
di salumi.
"Si tratta di un risultato molto importante - ha commentato il
Presidente di ASS.I.CA.
Vittore Beretta - che si
inserisce in una strategia che mira a garantire la libera
circolazione dei prodotti di salumeria nell'intera area NAFTA: dopo
i successi negli Stati Uniti e, ora, in Messico, attendiamo infatti
a breve la positiva conclusione del dossier Canada."
"L'apertura del mercato messicano, inoltre, dimostra che l'obiettivo
di assicurare la presenza dei prodotti della salumeria italiana sui
principali mercati mondiali è a portata di mano - ha aggiunto
Beretta - Diminuisce progressivamente infatti il novero dei Paesi
che non sono aperti al loro ingresso e il settore che opera ormai a
pieno titolo in mercati globali."
"Il quadro dei negoziati in atto fa inoltre presagire per il 2005
l'apertura di un significativo numero di mercati di primaria
importanza: Cina, Sud Corea, Australia.
Il primo semestre dell'anno potrebbe essere un momento di
straordinaria importanza per incrementare la presenza della
salumeria italiana nel mondo. - ha concluso il Presidente Beretta -
I nuovi mercati che si stanno aprendo all'importazione dei salumi è
tale che si può ipotizzare di avvicinare per la prima volta al
consumo potenziale dei nostri salumi circa un miliardo e mezzo di
consumatori."
Per la Cina dopo la firma dei protocolli veterinari per
l'esportazione di prosciutti crudi stagionati per 313 giorni e
prodotti cotti, è avvenuta nelle scorse settimane la missione degli
ispettori della General Administration of
Quality Supervision, Inspection
and Quarantine (AQSIQ) e della
Certification and Accreditation Administration (CNCA) che
hanno visitato a campione alcuni impianti tra quelli la cui istanza
di abilitazione già stata approvata. Tale ispezione dovrebbe
concludere l'iter istruttorio avviato con le Autorità di Pechino nel
2002 consentendo di intraprendere le esportazioni di prosciutti
crudi stagionati per almeno 313 giorni ottenuti da maiali nati ed
allevati in Italia.
Degno complemento in Estremo Oriente risulta la Sud Corea, per la
significativa importanza rivestita per il nostro settore. Concluso
l'iter del provvedimento con cui le Autorità di Seoul hanno sancito
le condizioni igienico-sanitarie per l'importazione dall'Italia di
prosciutti stagionati per almeno 400 giorni e salumi cotti con
temperature superiori ai 69°C. Si attende nel primo semestre 2005
l'ispezione da parte degli ispettori sud coreani agli impianti
italiani che hanno fatto richiesta di abilitazione.
Anche l'Australia è in lista di attesa per importare salumi
dall'Italia. È stata infatti calendarizzata per il mese di marzo
l'ispezione del rappresentante dell'amministrazione di Canberra, di
stanza a Bruxelles, che consentirà di raccogliere elementi
conoscitivi sul sistema Italia. Ciò al fine di poter procedere
all'esportazione di Prosciutti tipici italiani stagionati per 400
giorni.
Con il Canada, infatti, si sono formalmente concluse le trattative
che consentiranno di ampliare significativamente la gamma di
prodotti di salumeria esportabili, in precedenza limitata al
Prosciutto di Parma intero stagionato per 400 giorni. In
particolare, grazie all'incremento del numero degli stabilimenti
italiani abilitati ad esportare e alla definizione delle relative
modalità di esportazione, risulterà a breve possibile esportare
Prosciutti di San Daniele stagionati 400 giorni, Prosciutti di Parma
e di San Daniele affettati, Prosciutti stagionati ottenuti da cosce
non italiane e prodotti cotti a 70°C per 30 minuti (cotechini,
mortadelle, prosciutti cotti).
ASS.I.CA. - Associazione Industriali delle
Carni
L'ASS.I.CA., Associazione Industriali delle Carni, è
l'organizzazione nazionale di categoria che, nell'ambito della
Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e
trasformazione delle carni suine. Nel quadro delle proprie finalità
istituzionali, l'attività dell'ASS.I.CA. copre diversi ambiti, tra
cui la definizione di una politica economica settoriale,
l'informazione e il servizio di assistenza ai 209 associati in campo
economico/commerciale, sanitario, tecnico normativo, legale e
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dalla sua costituzione, nel 1946, l'ASS.I.CA. si è sempre
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sua qualità di socio di Confindustria, a cui ha voluto aderire sin
dalla nascita, di Federalimentare, Federazione italiana delle
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Federazione europea che raggruppa le Associazioni nazionali delle
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