01.02.2003 | Vino e dintorni

La grandezza di un vino comincia dalla buccia

ASTI. Al Teatro Alfieri si è tenuto un Convegno Internazionale Enologico sul ruolo dei polifenoli dell'uva. Aperto l´anno accademico della scuola di specializzazione. Due borse di studio.

ASTI. Il convegno internazionale «Polifenoli dell'uva e del legno» ha richiamato al Teatro Alfieri un pubblico numeroso e qualificato di docenti e ricercatori italiani e stranieri. Moltissimi anche gli studenti della scuola enologica di Alba e altre realtà didattiche piemontesi. Ad aprire i lavori è stato il docente Vittorino Novello del comitato organizzatore insieme a Vincenzo Gerbi, referente del corso di Tecnologie Alimentari ad Asti e a Franco Mannini del CNR. 

Le relazioni sono state precedute dall'inaugurazione del nuovo anno accademico della Scuola di specializzazione in scienze viticole ed enologiche. La scuola ha sede a Grugliasco e corsi ad Alba e raccoglie studenti da tutt´Italia. Sono state assegnate borse di studio a Giulio Moiraghi e Cristos Hzolakis, di origine greca. Per Asti Studi Superiori è intervenuto Franco Valfrè, che ha confermato l´intesa con il Comune di Asti per giungere, entro fine anno, all'apertura dei cantieri della nuova sede universitaria alla l'ex caserma Colli di Felizzano. 

Il convegno dal punto di vista scientifico ha sottolineato l´importanza dei polifenoli e degli antociani che secondo la definizione di Donato Lanati, uno dei nomi più affermati dell´enologia nazionale sono la «culla che offre le possibilità di crescita e sviluppo di un grande vino armonico». I polifenoli sono contenuti soprattutto nelle bucce degli acini e per questo è importante ottenere una omogenea maturazione dei grappoli, anche attraverso il diradamento.

Fonte: La Stampa Web

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