La Limone è una
delle prime autrici a sperimentare la letteratura gastronomica con
La cucina del Paese di Cuccagna -
Passeggiate gastronomiche con Matilde Serao (Il Leone
verde Edizioni). Pino Imperatore è invece uno scrittore umorista,
autore di "Un anno strano a Roccapeppa"
(Kairós Edizioni, Napoli), prossimamente in libreria. Ha collaborato
alla prima edizione della trasmissione comica Bulldozer.
Partecipa, presso il teatro TAM di Napoli,
alle attività di un Laboratorio di cabaret legato alla trasmissione
comica Zelig. Al centro
dell’incontro, la comparazione tra il mondo contadino padano e il
mondo contadino campano, le ricette padane e le ricette napoletane e
la lettura di un testo che ha illustrato la preparazione di una
ricetta ‘impossibile’ contenente ingredienti di uso padano e
ingredienti di uso meridionale. Tra gli ospiti l’attore
Sasà Trapanese.
Loredana, cosa ti ha portato a Milano?
Ti risponderò, che mi sia permesso disturbarlo, con delle parole
tratte da Le città invisibili di Italo Calvino: “D'una città non
godi le sette o settantasette meraviglie: ma la risposta che dà a
una tua domanda”. Napoli, la mia città, per me quella risposta non
l'ha mai avuta. Così mi sono messa in cammino, non avevo una meta,
una direzione valeva quanto un'altra e, ad un certo punto, mi sono
trovata in una campagna rassicurante; era primavera, l'aria era
frizzante, mi sono guardata intorno: erba nuova d'un verde
rassicurante, case rustiche da cui uscivano profumi insoliti ma
invitanti... pagnotta, minestra, focolare, famiglia. Ero ancora in
transito, ero ancora incerta... Poi si sono creati dei presupposti e
mi sono fermata.
Il tuo ultimo libro... come nasce?
Dalla conseguente esigenza di conoscere e di approfondire, le
persone tra le quali, con le quali, vivo o sono vissuta, che hanno
mentalità e reazioni diverse dalle mie; dalla necessità di capire il
loro modo di affrontare le cose, le situazioni, i sentimenti...
l'amore che non sempre ha lo stesso linguaggio.
Cosa ti è piaciuto di più di ciò che hai
scoperto delle cascine?
Dal punto di vista culinario, mi sono piaciuti i primi dolci, cioè i
primi piatti che sono dolci ma non sono dei dolci: la pasta con gli
amaretti, i ravioli ripieni con la zucca, o con gli amaretti o
uvetta, cedro... Nel mio libro ho riportato diverse ricette... così
lontane dalla nostra tradizione eppure così invitanti e particolari:
e, perché no?, anche complementari in un pranzo elaborato, con molte
portate, ad esempio. Sotto il profilo umano, mi è piaciuto quel
senso di comunione che univa la gente di cascina sempre pronta a
condividere, con profonda sincerità, il poco che possedeva. E poi,
ammirevole, l'orgoglio di una vita onesta e laboriosa che in qualche
modo li riscattava dalla sofferenza di una vita dura e di pressoché
sola fatica.
Una sorta di devolution a tavola... vince
il sud?
Sì, piaccia o no, vince il sud, che si sia imposto con semplicità o
sfacciataggine, non lo so. So solo che non c'è stato un amico
milanese che non mi abbia chiesto se so fare la pastiera.
Naturalmente ho provveduto: ad imparare, a farla e... a regalarla!
E ora Pino, cosa ti ha riportato a Napoli?
Un treno. Ero piccoletto, e per l'emozione feci la pipì sui sedili
dello scompartimento. I miei genitori furono multati per "abbandono
renale di minore”.
Come nasce "Un anno strano a Roccapeppa"?
E' stato più facile di quanto pensassi: conclusa la gestazione, ho
affidato il testo all'editore, che a sua volta l'ha passato in
tipografia, la quale lo ha stampato. Semplice, no?
Ti rivolgo la stessa domanda che ho fatto a Loredana, vediamo com’è
dall’altro punto di vista: la devolution a
tavola... vince il Sud?
Ma dico, vogliamo mettere una pizza salsiccie e friarielli con una
frittata di rane? Uno spaghetto ai frutti di mare con un tortello
alla cremasca? Un'impepata di cozze con un pesce in carpione? Un
casatiello con una torta bertolina?
Ci racconti in anteprima questa ricetta
impossibile?
Impossibile. Se però ti colleghi alla pagina 166166 di Televideo, la
trovi.
Fonte:
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