Alla manifestazioni
hanno partecipato delegazioni provenienti anche da
Palestina, Israele, Costa d’ Avorio,
Marocco, Senegal, Algeria e Italia. I due chef tunisini,
Arroum Mimoun e Messai Abdllah,
hanno presentato un cous cous preparato con agnello, rape, patate,
zucchine e l’immancabile harissa di peperoncino che ha sbaragliato
la concorrenza.
La giuria, presieduta da Enzo Vizzari,
curatore delle Guide de L’ Espresso, ha definito il piatto vincitore
"un cous cous classico, nel solco della tradizione, ma niente
affatto semplice nè banale, grazie alla perfetta esecuzione
nell’incocciata della semola, la cottura degli ingredienti e
all’equilibrio di sapori, umori e aromi e di quello che
nell’immaginario collettivo è il cous cous per antonomasia".
Altri due premi speciali sono stati assegnati dalla giuria alla
ricetta del Marocco "per la migliore presentazione del piatto" e a
quella israeliana "per la sua originalità".
La cerimonia di premiazione – presentata da
Lucina Campisi e Vittorio Castellani, alias chef
Kumalè - si è svolta venerdi scorso nella piazza Santuario di San
Vito lo Capo, alla presenza di migliaia di persone. Madrina della
manifestazione l’attrice Cinzia Leone,
che si è esibita in piazza Santuario con il suo spettacolo
Rodimenti: "In un momento in cui gli essere umani non sono disposti
a ragionare – ha commentato sul palco l’attrice romana durante la
premiazione – Dio benedica una manifestazione che festeggia le
diversità". |