Quest’anno, affonda le mani nella
terra, raccogliendo note antiche delle tradizioni etniche e
contadine, trasformando lo splendido centro storico di
Nusco – uno dei cento borghi più
belli d’Italia – in un grande laboratorio di musica etno-popolare.
L’importante manifestazione, che da quasi quattro secoli segna
l’inizio del Carnevale, è promossa dal Comune di Nusco con il
patrocinio della Comunità Montana Terminio
Cervialto e, grazie all’impegno del consigliere provinciale
Giuseppe De Mita, della Provincia di
Avellino.
L’evento comincerà alle ore 16 del 13 gennaio, con l’arrivo degli
Sbandieratori di Cava, che
animeranno le strade del borgo partendo dalla bella Cattedrale di
Sant’Amato. Momento più atteso è
quello delle ore 18, quando il sindaco di Nusco,
Giuseppe Del Giudice, come da
tradizione accende con le proprie mani il primo falò. Un simbolo che
segna l’inizio della festa: l’accensione di quindici enormi fuochi,
rito accompagnato dall’esplosione di suggestivi fuochi pirotecnici,
che illuminano a giorno l’intero centro storico. Per ogni via del
borgo c’è un grande falò, preparato con cura dagli abitanti della
zona, che passano le giornate precedenti a raccogliere la legna e
preparare l’evento.Piazzetta
Trinità, Piazza De Sanctis, Piazza Sant’Amato, Piazza Nunzio Maria
Della Vecchia, Largo San Donato, Villa Nuova, Piazzetta Sant’Eustacchio
(dove ha sede il Parco Regionale dei Monti Picentini), via Roma,
piazza Natale e Porta Molino: un unico borgo per tante grandi feste
da scoprire.
Per ogni falò ci saranno diversi stand gastronomici, che offriranno
ai visitatori – migliaia ogni anno – le specialità irpine preparate
secondo le ricette dell’antica tradizione irpina: salsicce alla
brace, castagne sul fuoco, cecaluccoli (i tipici cavatelli),
maccaronara, lagane (tipo tradizionale di pasta) e fagioli, carne
alla brace, formaggi e naturalmente i pregiati vini della zona,
dall’Aglianico al
Taurasi Docg. La tradizione lascia
però spazio anche alle novità, come la carne argentina preparata con
cura al fuoco dei falò.
Vera novità dell’edizione 2007 della Notte dei Falò è la musica.
Dopo i grandi nomi che si sono esibiti nelle precedenti edizioni
della manifestazione di Nusco, quest’anno si è scelto di creare un
vero e proprio laboratorio etno-popolare, che unirà le tradizioni
musicali dell’Irpinia con quelle del Salento e della Calabria, fino
ad arrivare all’Africa e all’India.
In cinque angoli diversi del borgo di Nusco si esibiranno cinque
gruppi, uno per ogni ora, a partire dalle ore 19,30. In piazza De
Sanctis ci saranno i Namu World’s
Percussion, l’unico gruppo che unisce i ritmi di Paesi
pionieri nelle percussioni - Cuba, India, Egitto, Burkina Faso,
Senegal, Italia – grazie ad un’attenta ricerca sulle varie culture
etniche. Musicisti e ballerini di diversa provenienza che uniscono
le loro esperienze artistiche utilizzando strumenti e costumi
tradizionali, proponendo una fusione di ritmi africani, caraibici,
mediterranei e indiani con brani originali.
Di scena ancora i Niuri Te Sule, che porteranno a Nusco i canti e
gli incanti della Taranta Salentina, con testi tradizionali cantati
in dialetto salentino: melodie d’amore ma anche di lavoro, che
rimandano ai tempi più lontani in cui le donne cantavano nei campi e
gli uomini inventavano nenie e serenate.
Il ritmo dei tamburelli si fonde con le linee melodiche di violino,
mandola, mandolino, organetto ed armonica creando un magma sonoro
caldo che arriva dritto nella mente di chi lo ascolta. Voci e
chitarre poi completano il tutto dando così forma ad una ensemble
ricca di strumenti.
In Largo San Donato si
esibiranno i Vottafuoco, gruppo
che segue la scia tracciata dalla Nccp per la riproposizione dei
canti della tradizione popolare campana-pugliese. Oltre a riproporre
brani della tradizione contadina-pastorale - tarantelle, pizziche,
tammurriate – i Vottafuoco sono anche autori di brani originali
ispirati alla tradizione stessa, senza tralasciare la contaminazione
con la musica moderna, realizzando arrangiamenti e produzione di
brani che si uniscono con le sonorità e gli stili musicali più
recenti utilizzando anche strumenti non propri della musica
tradizionale.
Tarantella e musica popolare irpina saranno invece di scena in
piazza Nunzio Maria Della Vecchia con i
Chiave Folk 2000 e in via Roma con
Achille e il suo Complesso.
Oltre ai cinque appuntamenti fissi, ci saranno altri tre gruppi di
musica itinerante che porteranno nei vicoli del borgo la musica
popolare del Sud. Infine, in piazzetta Trinità, per tutta la serata
suonerà un duetto di chitarra e mandolino. Per l’occasione quest’anno
sarà inoltre aperto un antico palazzo del centro storico, Palazzo
Del Sordo, situato in piazza Sant’Amato e, nei locali sottostanti,
saranno realizzate delle botteghe di artigianato locale, dove
verranno illustrate le antiche lavorazioni del luogo, dalla pietra
ai cesti intrecciati.
Sarà aperto al pubblico anche il Palazzo Vescovile, dove la Comunità
Montana Terminio Cervialto presieduta da
Nicola Di Iorio illustrerà le attività e i progetti
dell’ultimo anno, dagli eventi negli Usa e in Russia fino al Borgo
dei Filosofi da poco concluso, oltre ad allestire punti informativi
e mostre fotografiche del territorio. In programma anche laboratori
di degustazione sul vino e sulla cioccolata, in collaborazione con
l’Ais – Associazione Italia Sommelier - di Avellino.
La Notte dei Falò sarà anche l’occasione per inaugurare la Vetrina
del Territorio, situata nei locali dell’ex ufficio postale e gestita
dall’associazione “Nusco Arte”. Al taglio del nastro saranno
presenti il sindaco Giuseppe Del Giudice e il presidente della
Comunità Montana Terminio Cervialto Nicola Di Iorio, che
illustreranno le tradizionali lavorazioni dei tessuti, come il
tombolo e l’uncinetto.
Oltre agli stand enogastronomici presenti ad ogni falò, in piazza
Natale si ritroveranno le aziende del territorio per esporre i
propri prodotti. Ci sarà anche il Mercatino Biologico con i prodotti
certificati, dai formaggi al pane, fino al miele, le melanzane e le
castagne.
La Notte dei Falò nasce a Nusco nel 1657 quando, per allontanare la
peste, venivano accesi fuochi lungo le strade del borgo. Oggi
l’antica manifestazione, che segna l’inizio del Carnevale,
rappresenta un’occasione di valorizzazione dello splendido centro
storico irpino e una vetrina per le produzioni tipiche di qualità.
Per la notte più importante dell’anno si attendono anche per questa
edizione migliaia di visitatori, per un evento dal sapore fiabesco
che, da Santa Croce fino al punto più alto del borgo, illumina uno
dei centri storici più belli d’Italia.
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Ufficio Stampa
Notte dei Falò – Nusco (AV)
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