05.12.2001 | Cultura e Tradizioni

La Fiera della Lumaca

A Borgo San Dalmazzo (CN) la 432sima Fiera Fredda. E' la più importante manifestazione della Città, con un grande mercato per le vie del Paese con centinaia di colorate bancarelle di porri, dolciumi, giocattoli e prodotti tipici delle vallate.

Istituita da Emanuele Filliberto nel 1569 col passare degli anni si è sviluppata sempre più nel tempo. La Rassegna, che dura una settimana, propone un ricco programma di concerti, convegni, spettacoli, mostre e , soprattutto, degustazioni e kermesse gastronomiche che vedono la lumaca come protagonista assoluta.

Borgo San Dalmazzo ha una storia lunga ventiquattro secoli. Vi si insediano dapprima i liguri. I Romani ne fanno un centro strategico per il controllo del commercio con la Gallia. I Saraceni la distruggono ma nel XI. Secolo l'Abbazia dei Benedettini viene restaurata ed attorno ad essa si sviluppa la città nuova. Arrivano poi gli Angioini, cha la dominano fino alla fine dell'300. Nel 1423 il Signore della città, il Conte Oddone di Ceva, dimora nell'antico castello eretto sulla collina di Monserrato distrutto dai Francesi nel 1554. Anche la torre Civica viene danneggiata ma è fatta restaurare nel 1573 da Emanuele Filliberto di Savoia, lo stesso che nel 1569 aveva concesso l'istituzione delle due fiere: di San Giorgio e di San Dalmazzo (Fiera Fredda). I Savoia controllano la città fino alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi la città è un importante centro artigianale e industriale posto all'incrocio di tre valli e assai nota per la sua cucina a base di lumache.

I valligiani che erano soliti scendere a Borgo per la fiera, si recavano nelle osterie locali per gustare i piatti tradizionali della manifestazione il minestrone di trippe, le lumache cucinate in varie maniere ed il cotechino con i crauti. Questo ha fatto si che si sviluppasse una tradizione gastronomica importante legata alla cucina chiocciola. Secondo la più antica tradizione borgarina, le lumache venivano servite semplicemente lessate nel proprio guscio dal quale venivano estratte con il caratteristico chiodo per ferrare i cavalli e intinte in una salsa piccante a base di olio, sale, pepe, aglio, detta salsa "del cartonè". A partire dagli anni '70 volendo dare maggiore impulso alla gastronomia, i ristoranti locali si sono impegnati nella ricerca delle nuove ricette in modo da poter offrire menù interamente a base di lumache, dall'antipasto al dolce. Ed i risultati non sono tardati ad arrivare tanto che oggi gastronomi ed appassionati si danno appuntamento a Borgo San Dalmazzo per degustare queste prelibate preparazioni.

FONTE: FIERA FREDDA

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