Nonostante i dati
confortanti le aziende, in primis quelle a carattere familiare,
sperano in un’azione politica che le agevoli ma anche a tecniche di
promozione volte ad allargare un mercato che è ancora di nicchia.
Significativo dunque l’impegno di Dario
Duro che attraverso l’associazione maitres italiani
organizza periodicamente incontri tematici a scopo didattico e
promozionale. Come quello che ha fatto conoscere meglio una figura
in ascesa, l’assaggiatore d’olio.
Michele Tricomi, presidente
dell’associazione Oleum,
periodicamente organizza corsi specializzati per apprendere le
tecniche di assaggio al fine d valorizzare un prodotto naturale
indicato da dietologi e nutrizionisti come base per una corretta
alimentazione. Tricomi ha spiegato l’importanza dell’esperto di
olio, un’attività da numerosi intellettuali ritenuta un vera e
propria arte e che prevede un lungo tirocinio e una grande
sensibilità al gusto. Un lavoro la cui finalità è quella di
garantire la qualità dell’olio.
“L’olio che troviamo in commercio è chimicamente perfetto, ma
risulta da miscele di più varietà di diversa provenienza. Un buon
olio è garantito dal marchio. Sicuramente è più costoso ma la
differenza è evidente anche per i palati meno fini”. Un olio può
costare fino a 60 euro a bottiglia, una cifra poco accessibile ma
molto minore rispetto ai vini, che godono di un successo culturale e
commerciale maggiore. C’è da dire che le imprese produttrici di olio
soffrono la mancanza di una politica commerciale tesa al consorzio
ripiegando spesso su logiche familiari asfittiche. Se la politica
darà una mano ai produttori, le stesse aziende dovranno ripensare al
mercato. Puntando sulla qualità e su coloro, come gli assaggiatori
di olio, che sul campo sono impegnati a diffondere una cultura del
prodotto di qualità.
di Rocco Caruso
Fonte:
Campaniasuweb.it |