Agriturismo in crescita nel Friuli-Venezia Giulia, come in tutta Italia, stando anche alle indicazioni della recentissima Bit di Milano, dove questa formula turistica ha registrato un grande successo.
Ma, fermando l’attenzione a casa nostra, si tratta di una realtà ormai ben affermata, con un’offerta di posti letto in costante aumento e con grandi soddisfazioni per gli operatori, come testimoniano il boom di presenze registrato durante il periodo natalizio, l’esponenziale incremento di visite al sito ufficiale www.agriturismofvg.com, che in due anni ha sfondato il tetto degli 8 milioni di contatti e tanti progetti nuovi in cantiere. Il segreto? Gli imprenditori agrituristici della regione hanno giocato insieme le loro carte, attraverso una scelta ben precisa in termini di immagine e di “sostanza”: tre anni fa è stata costituita l’Agenzia regionale per l’agriturismo, un referente unico (vi fanno capo le tre associazioni di settore Agriturist, Terranostra e Turismo verde) per la cura della promozione e delle strategie di sviluppo, per i rapporti con la politica e con il territorio.
La scelta di fare squadra è stata vincente e l’attuale presidente dell’Agenzia, Massimo Bassani (nella foto in alto), che con caparbia determinazione ha voluto la nascita del progetto, ora non nasconde la soddisfazione per i risultati concreti che l’associazione ha raccolto.
– Presidente, lei è stato il sostenitore più convinto al fine di far nascere l’Agenzia regionale per l’agriturismo. Quali sono le sue valutazioni dopo tre anni?
«Penso che l’Agenzia sia la più bella dimostrazione di come le tre organizzazioni possono collaborare proficuamente. Sono assolutamente convinto che il coordinamento sia alla base del successo, che i dati ci confermano: in pochi anni siamo passati da poco più di 100 a 300 imprese agrituristiche e, ciò che più conta, è aumentato in modo esponenziale il numero dei posti letto: oggi sono più di 1.000 ma alla fine dell’anno saranno oltre 1.500, con un incremento del 50% in meno di dodici mesi».
– Come si colloca quest’offerta all’interno del panorama turistico del Friuli-Venezia Giulia?
«L’agriturismo è assolutamente strategico per l’offerta turistica regionale: è l’ideale anello di congiunzione tra cultura, tradizione, enogastronomia, bellezze naturalistiche; racchiude in sè l’espressione più completa di tutte le vocazionalità del territorio».
– È dunque in quest’ottica che il sito ufficiale www.agriturismofvg.com è stato allestito in modo così ampio e aperto al territorio rispetto alla mera ricerca di strutture?
«Infatti. Il sito esprime pienamente la nostra filosofia, il nostro modo d’intendere l’agriturismo come “trait d’union” fra tutte le straordinarie ricchezze del territorio dove noi operiamo. È ora, infatti, di capire che l’offerta della nostra bella regione non può essere frammentata: sinergie, coordinamento e “fare sistema” non sono parole vuote, ma una realtà pulsante. Questa scelta di comunicazione, che ha la sua forza nel promuovere l’immagine della regione nel suo complesso, ci è valsa il riconoscimento non solo dei visitatori (siamo ormai oltre gli 8 milioni di contatti in meno di due anni), ma anche degli addetti ai lavori: riviste e sondaggi continuano a segnalare il nostro portale come uno dei più completi e gradevoli del panorama italiano».
– Immaginate di proseguire nella strada della comunicazione via web anche con nuovi progetti?
«Assolutamente sì. Proprio nei giorni scorsi ho incontrato il professor Bonfanti, preside della facoltà di Agraria dell’Università di Udine. Con lui, con il professor Giovanardi e altri costitueremo un gruppo di lavoro per tracciare un modello ideale di sviluppo agrituristico nella nostra regione. Attingeremo anche alle tesi di laurea che vertono sull’argomento, pubblicandole sul nostro sito ed evitando così che questo utilissimo patrimonio di ricerca e di approfondimento vada disperso. L’iniziativa, alla quale il preside Bonfanti ha aderito con entusiasmo, sta partendo proprio in queste settimane.
– Quali i rapporti con i “colleghi” di Austria e Slovenia? È molto forte la concorrenza?
«Sono reduce proprio da un incontro con la delegazione slovena, guidata da Marko Verbic sottosegretario all’agricoltura della vicina nazione, e con la delegazione austriaca, guidata dall’amico e collega Franz Unterguggenberger. Durante la riunione abbiamo approfondito i temi della collaborazione transfrontaliera utilizzando Interreg 3 per rafforzare i rapporti fra noi e presentarci come un “unicum” sul mercato mondiale, anche, naturalmente, attraverso la comunicazione sul web. Saremo sicuramente ancora più appetibili e interessanti con un’offerta variegata e articolata che abbracci i tre paesi».
– Tornando al Friuli-Venezia Giulia, ci sono novità sul fronte legislativo?
«Siamo intervenuti con forza presso la giunta regionale perché si interrompa l’incomprensibile assurdità che vede, contrariamente a quanto la gente crede, tutta la pianura friulana totalmente all’asciutto per quanto riguarda i finanziamenti agli agriturismi. Ci è stato autorevolmente assicurato che questa inspiegabile lacuna verrà colmata nella prossima collegata alla finanziaria. Esistono, inoltre, alcune modifiche alla legge attuale che verranno discusse prossimamente in consiglio regionale».
– L’anno ci riserverà sorprese anche sotto il profilo della promozione?
«Abbiamo in mente una grande festa del territorio che coinvolga tutta la regione, una festa piena di gioia e di allegria. Sarà un giorno dedicato completamente alla valorizzazione di questa bella realtà che è l’agriturismo alla cui base stanno il nostro consueto grande entusiasmo e la passione per il nostro lavoro».