07.02.2002 | Eventi

L'Italia alla 'Prowein' di Dusseldorf

L’Istituto per il Commercio Estero organizza per la prima volta un’esposizione collettiva italiana enologica alla “Prowein” di Dusseldorf,in Germania, dal 24 al 26 marzo.

La scelta di partecipare nasce principalmente da due fattori, in primo luogo dall’importanza del mercato tedesco, che stando anche agli ultimi dati statistici continua ad essere il mercato primario per l’export vinicolo italiano, in secondo luogo, dall’importanza che va, anno dopo anno, acquisendo la ”Prowein”.
Riguardo all’importanza della “Prowein” sono i numeri a parlare: 2800 espositori provenienti da 39 nazioni su una superficie di 35000 mq. La “ProWein” di Dusseldorf viene dunque considerata, con la fiera di Bordeaux e Vinitaly, tra le massime a livello mondiale e per giro d’affari e per la presenza di visitatori. L’Italia sarà presente con 703 espositori, al momento, sicuramente la presenza più importante dopo quella della padrona di casa, che avrà 800 espositori. 
Nella collettiva organizzata dall’ICE è forte la presenza delle aziende provenienti dal Piemonte, circa il 43%, a seguire le aziende provenienti dalle Marche e dalla Puglia (22%).
In questo caso il dato che fa notizia è l’adesione d’aziende pugliesi, che indica la tendenza di una regione, quale la Puglia, da sempre volta all’esportazione di vino sfuso, ad invertire la propria strategia di mercato, o meglio a prediligere l’esportazione di vino in bottiglia, sinonimo di qualità. La Germania conferma il ruolo d’importante mercato d’assorbimento con una quota pari al 30,2% del totale esportato per un valore di 52,7 milioni di €. 
Entrando più nello specifico dell’esportazione in Germania, i vini in bottiglia hanno registrato una crescita del volume esportativo pari al 5,5% e del valore pari al 4,9%, mentre i vini sfusi hanno segnato una flessione e nel volume (-9,7%) e nel valore (-14,6%). Tali dati indicano senza alcun’incertezza come stia evolvendo il mercato tedesco, da un mercato poco selettivo ad uno sempre più attento alla qualità dei prodotti che importa.
Tendenza che sembra comunque estendersi a tutto l’export vinicolo, infatti nei primi 9 mesi del 2001 i vini in bottiglia hanno registrato un incremento nel valore dell’11,7% e nel volume del 5,5%, mentre i vini sfusi hanno registrato una flessione e nel valore
(-27,2%)
e nel volume (-29, 7%).

Paolo d'Abramo

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