30.07.2004 | Vino e dintorni

Incontro con il winemaker Roberto Cipresso


Consorzio Colli Orientali del Friuli:
Rafforzare il legame con il territorio.

Legare sempre di più il vino al territorio, svincolandosi dalle varietà e valorizzando invece le caratteristiche peculiari dell’ambiente e del terreno, in una parola del “terroir”.

È questa la strada da seguire secondo il winemaker Roberto Cipresso per creare vini unici, facilmente identificabili con la zona di produzione e per questo subito riconoscibili dai consumatori. Del terroir e delle tecniche agronomiche che possono portare le viti ad esprimere il massimo delle tipicità legata alla zona si è parlato nel corso di un incontro organizzato a Cividale dal Consorzio Colli Orientali del Friuli in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Manzano e incentrato in particolare sulla vinificazione in rosso che negli ultimi anni ha subìto un’evoluzione tecnica notevole. In una zona come quella dei Colli Orientali, vocata per tradizione alla produzione di grandi vini bianchi, l’incontro con Roberto Cipresso ha offerto spunti interessanti ai produttori presenti per approfondire le tecniche di vinificazione dei vini rossi, per i quali si sta registrando una forte crescita in termini di qualità.

Cipresso ha ribadito l’importanza del terroir, un concetto profondamente radicato nelle tradizioni della viticoltura francese che identifica i fattori che influenzano la vite e il territorio che la ospita, dal terreno al microclima, dalla topografia locale alle interazioni tra macroclima e mesoclima. “La combinazione di questi fattori - è stato sottolineato nel corso dell’incontro - conferisce ad ogni zona un particolare terroir che per anni si esprimerà nel vino, senza variazioni particolari, e indipendentemente dai diversi metodi di coltivazione”. Cipresso si è poi soffermato sulle potenzialità dello Schioppettino, del quale ha dato un giudizio molto positivo, indicando nel vitigno autoctono friulano un’uva unica e capace, a suo giudizio, di fare concorrenza al Pinot nero, vitigno internazionale che può esprimersi ad altissimi livelli. Alla fine dell’incontro è stata organizzata una degustazione di tre differenti Brunello di Montalcino del 1999, mettendo a confronto l’influenza e la valorizzazione del terroir in vini ottenuti dalla stessa mano, ma con risultati diversi.

Cividale del Friuli, 30 luglio 2004

Per informazioni: Consorzio Colli Orientali del Friuli
33043 CIVIDALE DEL FRIULI (UDINE)
VIA CANDOTTI, 3 - TEL. 0432-730129 FAX 0432-702924
www.colliorientali.com  e-mail info@colliorientali.com

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