Quindi ottime escursioni termiche, che si sono
rivelate molti utili alla sintesi e alla preservazione degli aromi
nelle uve. Il regime termico e gli eventi piovosi non radi hanno
favorito un ottimo rigoglio vegetativo delle vigne, che hanno quindi
potuto riprendersi appieno dal grave stress idrico del 2003.
"In natura succede che ogni situazione di stress determina una
reazione volta alla sopravvivenza della specie, e così è successo
alle nostre vigne - affermano i tecnici del Consorzio per la tutela
del Franciacorta - che hanno reagito alla grande siccità del 2003,
inducendo a fiore un gran numero di gemme. Risultato:
quest'anno i nostri vigneti sono stati
pienamente produttivi consentendo ai vignaioli di raggiungere la
piena produzione consentita dal Disciplinare".
E' un fatto sicuramente positivo, visto che nelle ultime due
stagioni, in Franciacorta, la produzione è stata inferiore, almeno
del 30 %, al limite dei 100 quintali a ettaro, a causa delle
grandinate, nel 2002, e della siccità, nel 2003. Il regime termico
"normale" ha favorito un regolare progredire del germogliamento,
della fioritura e della fase di maturazione.
"Le aziende hanno avuto tutto il tempo di programmare la raccolta -
a parlare è il Direttore del Consorzio,
Adriano Baffelli - essendo la vendemmia iniziata con
decreto prefettizio il 20 agosto. Altra
particolarità, o meglio, normalità, di questa stagione
è stata la dilatazione temporale della
maturazione, poiché l'andamento climatico ha consentito
di esaltare le diverse vocazionalità delle varie microaree viticole
franciacortine. Infatti, la maturazione delle basi Franciacorta si è
protratta per almeno 45 giorni. Ciò è stato possibile anche per il
fatto che lo stato sanitario delle uve era buono e ha consentito ai
produttori di scegliere la data della vendemmia sulla base dei
parametri analitici delle uve e degli obbiettivi enologici, non
essendo pressati dalla necessità di salvare la produzione".
I dati prevendemmiali di analisi delle uve e i primi riscontri di
cantina sui mosti consentono di prevedere la produzione di basi
Franciacorta marcatamente differenti a seconda delle zone di
provenienza, di ottima finezza e con acidità sostenute.
Tutte premesse per creare cuvée
di grande freschezza, aromaticamente complesse, potenzialmente molto
longeve e di grande personalità. Caratteristiche che garantiscono il
raggiungimento dell'alta qualità dei Franciacorta, obiettivo
primario di tutti i produttori franciacortini, che anno dopo anno
ampliano senza tregua e con successo il raggio di penetrazione sul
mercato. Lo scorso anno la prestigiosa area vitivinicola bresciana
registrò la consegna di oltre 4 milioni e 700 mila bottiglie di
Franciacorta, in crescita rispetto ai 4milioni e 200mila dell'anno
precedente.
L'eccellente livello di quest'ultima vendemmia contribuirà a
riaffermare - quando tra alcuni anni tale produzione sarà
commercializzata, dopo i lunghi mesi d'affinamento secondo il
rigoroso metodo di produzione cui le bottiglie saranno sottoposte -
la qualità ed il successo del Franciacorta.
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Per ulteriori informazioni:
D.ssa Alessandra Zanchi -
Ufficio Relazioni Esterne
Consorzio Tutela del Franciacorta |