26.10.2004 | Eventi

Impressioni dal Salone del Gusto

Edizione dei record, più di 140.000 visitatori, Lingotto di Torino affollato incessantemente per cinque giorni. Gente del mondo, di tutto il mondo, produttori, professionisti del settore, personaggi famosi ma soprattutto appassionati, tanti, tantissimi ed entusiasti. Il tema dominante, la valorizzazione della biodiversità, in tutte le sfaccettature.

E' impossibile scrivere in questa sede degli oltre 199 Presidi Italiani (così recita la guida i Presidi d'Italia ) e 65 mondiali. Importanti così come lo sono tutti, indistintamente i prodotti presentati. In questo intervento preferisco citare gli assenti giustificati. Come il Pesce dell'Isola Robinson Crusoe e l'Ostrica di Capo May Salt, il Lama andino del Potosì e la Fragola bianca di Puren, ed altri ancora come l'Astice di Oosterschelde, tanti, non presenti per le difficoltà d'importazione o perché i presidi sono ancora in fase di creazione o troppo piccoli per poter far intervenire qualcuno, da così distante.

E' a loro che deve andare, al pari di tutti gli altri, l'interesse. Abbiamo visto il mondo, una realtà che può sconcertare ma che è parte integrante del globo terrestre, dove Michael Jackson è un birraio (e che birraio..) e non un cantante, dove ci si perde, presi da una Sindrome di Stendhal inebriante.

:: spot ::

Un mondo dove la produzione e la solidarietà s'incontrano, per soddisfare bisogni reciproci d'esistenza, come nel caso dell'accordo che ha portato Piero Buffa, direttore del carcere "Le Vallette" di Torino a ristrutturare un'area del carcere e trasformarla in torrefazione di qualità e la commercializzazione, il caffè Huehuetenango del Guatemala, presidio Slow Food.

Nella cinque giorni torinese abbiamo assaggiato, degustato i sapori del nostro mondo e questo è stato reso possibile per la presenza dei volontari dell'organizzazione, centinaia ma soprattutto per la ferrea volontà di un grande uomo, Carlin Petrini, eroe dell'anno secondo Time Magazine, per il coraggio, la creatività, l'innovazione.

Un mondo senza barriere politiche o sociali, dove l'uguaglianza è la norma, non l'eccezione. Queste sono le sensazioni immediate, senza graduatorie di merito tra i cibi o le bevande senza discriminazioni sull'importanza delle persone che hanno partecipato, tutte decisive per la realizzazione di un sogno.

Paolo d'Abramo
Responsabile scientifico
Enologia e Viticoltura

Vinit.net
dabramo@vinit.net
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?