Infatti con
l’attività dell’Assessorato, indirizzata verso la valorizzazione
della filiera vitivinicola siciliana, si è scoperta la esistenza di
oltre 2500 vitigni autoctoni siciliani. Inoltre hanno parlato della
creazione in Italia della prima Agenzia per
la Sicurezza e il Controllo degli Alimenti, che garantirà
attraverso i suoi controlli sull’intera filiera agro-industriale,
trasparenza e sicurezza, punti fondamentali per la prevenzione della
salute dei consumatori. L’Agenzia inizierà la sua attività di
garante con i prodotti ortofrutticoli e vinicoli siciliani e il suo
copyright ne favorirà una migliore collocazione sui mercati
internazionali.
Considerato che viviamo in una epoca in cui la produzione intensiva
agro-industriale ha reso quasi inevitabile l’utilizzo di
fertilizzanti,anticrittogamici,conservanti e coloranti questo
organismo tecnico-scientifico detterà regole e limiti alla filiera
di produzione fino ad arrivare al consumo per accertare eventuali
alterazioni nutrizionali.
Nel corso del convegno è intervenuto il Prof.
Nicola Gebbia, docente di oncologia medica presso
l’Università di Palermo e Presidente del “Consorzio
di ricerca sul rischio biologico in agricoltura,” il
quale si è soffermato sul fatto che con la presenza di grande
quantità di “stilbeni”, molecole
dalle capacità antitumorali, i vini siciliani sono particolarmente
salutari. Il vino rosso, grazie a queste molecole,
previene in grandi percentuali, tra il 30 e
il 39%, le neoplasie polmonari, prostatiche e ovariche.
Il vino siciliano che viene prodotto con uve cresciute in clima e
terreni in grado di favorire la presenza di stilbeni ha capacità
benefiche molto elevate. Anche per questo motivo il vino siciliano
ha avuto, in questi anni, un incremento di vendite negli USA, poiché
la popolazione di questo paese è particolarmente sensibile al
consumo di prodotti che possano prevenire le malattie.
Nino Reginella
caboverde@freemail.it |