10.03.2006 | Eventi

Il maître dell’anno 2006 è …una donna

Una ragazza toscana si è aggiudicata il titolo di “Maître dell’Anno 2006”, manifestazione organizzata dall'Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) - sezione di Paestum -, battendo a colpi di '…padella e…fiamme' 7 colleghi maschi.

Questo, guarda caso, è accaduto proprio alla vigilia della festa della donna. Se poi aggiungiamo che il maître d’hotel è una professione generalmente riservata agli uomini, il titolo conquistato da Arianna Ranocchia (questo il nome della bella toscana) vale molto di più.

L'associazione di Paestum ha avuto, infatti, l’incarico di organizzare l’annuale assemblea nazionale dei soci e la finalissima del "Maître dell'Anno 2006", cui hanno partecipato duecento professionisti dell’ospitalità italiana.

La gara, che è stata ripresa dalle telecamere di Rete 4 di Mediaset, consisteva nel preparare un piatto “flambè” alla lampada, quindi in sala, e di abbinarci un vino.

Il tema di quest’anno è stato carni rosse.

Si sono susseguiti in passerella: Giovanni Cobisi da Taormina, che ha elaborato il “Filetto ai profumi di Sicilia” accompagnato da un Cerasuolo di Vittoria dell’azienda Avide; Arianna Ranocchia della sezione Toscana Mare, che ha preparato i “Fagottini glassati al Vin Santo” abbinati ad un Brunello di Montalcino di Colombini; Maurizio Calabrese, che ha “giocato” in casa ed ha presentato una “Tagliata di bufalo pestano ai carciofi croccanti” insieme a un grande vino cilentano, il Respiro di Alfonso Rotolo; Marco Andronico di Trieste ha concorso con il “Tournedos di Angus al sorriso di … Sicilia” insieme al vino “Palazzo della Torre” di Allegroni.

Da Venezia è arrivato Emanuele Fiore con i “Fiammiferi di Wagyu al cioccolato bianco e oro” e la Malvasia Cof delle Vigne di Zamò; Domenico Recchia della sezione Amira di Bari ha gareggiato con il “Filetto di manzo ai mirtilli con cappella di fungo porcino al timo” abbinato a un Costasera 1999, Amarone della Valpolicella delle cantine Masi; Giovanni Brescia della sezione Amira di Verona ha proposto le “Gocce di renna viziose” , insieme a un Pinot nero del Garda di Avanzi; ha concluso Lino Giamminelli da Capri, con il “Filetto di bufalo in cintura di fieno & panis depisticius” abbinato a un Trebulanum delle cantine Alois. Bravi, bravissimi tutti.

Dopo la manifestazione si è tenuta, nelle eleganti sale del Savoy Beach Hotel, una ricca cena di gala all’insegna della grande professionalità; presenti all'evento: tutta la giunta comunale di Capaccio con in testa il sindaco dott. Vincenzo Sica, il preside dell’Istituto Alberghiero di Salerno, Prof. Aurelio Di Matteo, Giuseppe Pagano del Savoy Beach Hotel di Paestum e Edoardo Vallarino Gancia, uno dei più grandi personaggi dell’enologia nazionale.

Nel corso della serata sono stati nominati 2 nuovi “Maestri della Ristorazione Italiana” (onorificenza riservata annualmente solo a due soci Amira), si tratta di Claudio Recchia da Lugano (delegato Amira per l’estero) e di Diodato Buonora, Vice Presidente Nazionale Aggiunto e Fiduciario della sezione Paestum. A fine serata, la giuria, composta da Mario Petrucci (gran cancelliere dell'Ordine dei Maestri della Ristorazione), Carlo Hassan (vice presidente amira vicario), Alberto Salvadori (vice presidente), Adamo Guidi (vice Presidente) e Edoardo Vallarino Gancia dell'Azienda Gancia, ha espresso il verdetto: 1ª Arianna Ranocchia, 2° Marco Andronico (Trieste) e 3° Giovanni Brescia (Verona). Tutti gli altri ex aequo al 4° posto.

Diodato Buonora
Fiduciario Amira Paestum

Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
Amirapaestum.it

Il blog di Diodato Buonora

px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?