17.02.2003 | Vino e dintorni

Il fisco aiuta il mondo del vino

La Tremonti bis arriva nei vigneti. Detassati gli investimenti e le spese di ammodernamento. Per l'Unione Italiana Vini il provvedimento dà una mano allo sviluppo del settore. Tradotto in termini più semplici, ciò significa che il terreno coltivato a vigneti viene ammesso all'agevolazione della legge 383/2001 (articolo 4) altrimenti nota come Tremonti-bis.

LA TREMONTI-bis approda nei vigneti ed è rivoluzione fiscale nel mondo del vino. L'Agenzia delle Entrate ha infatti accolto l'istanza presentata dall' Unione Italiana Vini (Uiv), dando via libera alla possibilità di applicazione dell'agevolazione fiscale, che è scaduta lo scorso dicembre e per la quale si discute ancora di una proroga, anche per gli investimenti in nuovi vigneti e le spese sostenute per l' ammodernamento di vigneti già esistenti, tra cui i diritti di impianto. 

«L' impatto di questa risoluzione è di vasta portata - spiega il presidente dell' Uiv, Ezio Rivella - sia per l' immediato riflesso sullo sviluppo del settore sia, in prospettiva, per una ridefinizione del modello contabile-fiscale dell'impresa vitivinicola». La possibilità di detassazione del reddito d' impresa per gli investimenti in beni strumentali, estesa all' applicazione nel settore vitivinicolo, secondo Rivella, «rappresenta evidentemente un motore di sviluppo per l'economia del comparto, specie in un momento, come quello attuale, che richiede un' intensa attività di riorganizzazione del patrimonio viticolo aziendale». 

Su questa linea si era quindi mossa l'Unione italiana vini al fine di sollecitare un esplicito intervento dell' Agenzia delle Entrate per sciogliere il nodo della deducibilità fiscale per gli investimenti di nuovi vigneti. «Ma questa risposta positiva - afferma Davide Gaeta, consigliere delegato dell'Uiv - apre anche un nuovo scenario potenziale sul sistema di analisi del reddito dell'impresa agricola». 

Infatti, spiega Gaeta, il ricorso al bilancio ordinario per la valutazione del reddito dell' azienda agraria è stato per anni una velata minaccia che gravava sul comparto. 
«La risoluzione in oggetto - conclude il consigliere delegato dell' Uiv - apre invece un'interessante considerazione sull' opportunità di andare a bilancio per le aziende del vino, non solo per i nuovi benefici fiscali che vengono ad essere, ma anche e soprattutto per il valore segnaletico e di controllo di gestione che la contabilità ordinaria può svolgere nella moderna impresa vinicola». 

Fonte: Il Tempo

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