21.03.2003 | Eventi

Il cuore agricolo dell'Italia batte per la pace

Con lo slogan: "L’Italia ha un cuore agricolo. Facciamolo battere per la pace" e su iniziativa della Confederazione italiana agricoltori oltre 200 mila agricoltori sfila stamane per le vie della capitale per ribadire l'importanza dell'agricoltura e il suo insostituibile ruolo per costruire un mondo di pace e di vero sviluppo.

Stamattina il cuore verde dell’agricoltura batte forte per la pace e per il progresso. Gli oltre 200 mila agricoltori che parteciperanno alla grande manifestazione promossa a Roma, in piazza del Popolo (il corteo partirà intorno alle ore 9.30 da piazza della Repubblica), dalla Confederazione italiana agricoltori riaffermeranno il loro deciso “no” alla guerra e ribadiranno il loro impegno propulsivo per la pace, un bene supremo da salvaguardare con la massima determinazione.

D’altra parte, proprio l’agricoltura, con i suoi valori e le sue produzioni, rappresenta il settore primario per sfamare l’umanità, costruire il progresso economico e sociale e favorire la concordia tra i popoli. Senza l’agricoltura non c’è futuro, senza l’agricoltura non c’è sicurezza alimentare.

Per questo motivo la Confederazione italiana agricoltori, che da mesi ha mobilitato l’intero settore con iniziative che culmineranno domani nella grande manifestazione nella capitale, scende in piazza fortemente preoccupata per i riflessi che potrà avere il conflitto in Iraq e per sottolineare con decisione l’importanza di favorire nel nostro Paese una nuova politica per l’agricoltura, un progetto che permetta alle imprese di crescere e di competere sui mercati.

Sotto lo slogan “L’Italia ha un cuore agricolo. Facciamolo battere per la pace”, gli agricoltori sfileranno per le vie di Roma sventolando le bandiere verdi della Confederazione italiana agricoltori, emblema dell’agricoltura, e quelle con i colori dell’iride, che sono diventate espressione viva della pace.

L’appuntamento, al quale la Confederazione italiana agricoltori invita tutte le forze sociali ed i cittadini, è, quindi, per far tacere subito i cannoni e fermare la guerra in Iraq, per un mondo di pace, di progresso, di giustizia, di libertà e di democrazia, dove l’agricoltura possa far sentire il suo insostituibile e centrale ruolo di sviluppo equilibrato e sostenibile.

Fonte: Confederazione Italiana Agricoltori

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