05.12.2006 | Vino e dintorni

Il Vin Santo di Brognoligo

La prima cosa che ha attirato la mia attenzione è stato senza dubbio il nome di questa località, mai sentita prima. Leggendo una rivista sono venuto a conoscenza di questa località in provincia di Verona - Comune di Monteforte d’ Alpone, nella quale tutti gli anni ai primi di giugno si svolge la Sagra delle Ciliegie e contemporaneamente la Festa del Vin Santo di Brognoligo.

Arrivate a Monteforte d'Alpone e poi per una stradina che trovate di fianco alla chiesa centrale del paese, vi inerpicate tra queste meravigliose colline, letteralmente coperte da vigneti e ciliegi: un magnifico spettacolo della natura. La prima sensazione che ne ho ricevuto è di uno di quei paesini dove la vita è ancora a misura d'uomo, con una natura incontaminata, dove tutti si conoscono.

Dopo le ciliegie mi sono informato su questo particolarissimo vino dolce ed a dire il vero i produttori che hanno iniziato ad imbottigliare non sono piu' di tre, quindi una produzione molto limitata ed unica, mentre i contadini della zona ne producono poche bottiglie ad uso e consumo famigliare. Tra le aziende piu' artigianali del posto, non ancora conosciute ma degne di essere portate alla vostra attenzione, cari amici lettori, ho ''scoperto'' questa:

 

Dama del Rovere - Via Mezzavilla, 59 37030 Brognoligo di Monteforte d'Alpone Verona - Italia
Tel/Fax +39.045.6175556
E-mail: info@damadelrovere.com
Azienda seguita dal giovane Massimo Prà, diplomato enotecnico a San Michele all'Adige.

Una breve presentazione dell'azienda
L'azienda Dama del Rovere nasce con la vendemmia 2003. Ha sede in Brognoligo di Monteforte d'Alpone nella provincia di Verona, mentre la cantina è sita a pochi chilometri di distanza, in località Brenton di Roncà a 450 metri sul livello del mare. L'azienda viticola è composta di quattro ettari, in un unico accorpamento, nella zona storica del Soave Classico in località Tremenalto. La particolare esposizione degli appezzamenti, Est, Nord-Est, e il terreno profondo e molto fertile d'origine vulcanica conferisce ai vini buona struttura, profumi duraturi, spiccata sapidità e l'inconfondibile ''mandola amara''.

L'unico vitigno utilizzato è la ''Garganega'' considerata un punto di forza perché uva molto generosa e versatile ma soprattutto autoctona e tipica della zona del Soave. Il sistema d'allevamento è la pergoletta semplice trentina, che con le sue basse rese, il tempo ha rivelato ottima per la produzione di vini d'alta qualità. Le rese dell'azienda sono minime ed oscillano tra i 75 ed i 100 quintali/ettaro. Questo risultato si è ottenuto grazie ai lunghi anni di sperimentazioni e prove in azienda svolte da Lino, il padre del giovane titolare-enologo, che ha potuto vedere che la massima qualità si poteva ottenere portando a zero le concimazioni e attuando con scrupolo una particolare lavorazione a verde detta scacchiatura.

Nella nuova cantina si utilizza un sistema di vinificazione tecnologico dove si segue scrupolosamente ogni singolo passaggio e dettaglio per rispettare al massimo la materia prima: l'uva. I proprietari dell'azienda Massimo, enotecnico di San Michele all'Adige; e Davide, futuro perito agrario dell'istituto tecnico agrario di Lonigo, sono supportati dall'esperienza del padre Lino e del nonno Placido, con le consulenze dell'agronomo dott. Gabriele Posenato e dell'enologo Giampaolo Chiettini. E' così che tradizione, cultura e scienza si amalgamano tra loro per ottenere prodotti tipici del Soave e d'Alta qualita'.

Il Vin Santo di Brognoligo
Il Vin Santo di Brognoligo è un antica tradizione dell'omonimo paese, frazione di Monteforte d'Alpone nel cuore del Soave Classico. Il particolarissimo passito di Brognoligo mette in simpatica competizione i cittadini che si sfidano ogni anno in una ''gara enologica'' atta a premiare il miglior Vin Santo del paese. Le persone anziane del luogo raccontano che una volta quando una persona era gravemente ammalata era usanza darle un bel cucchiaio di Vin Santo come ricostituente ed emolliente per la gola. La produzione di tale prodotto era in piccolissime quantità e non era consentito aprire le bottiglie per il solo scopo gustativo. Di qui il detto che si vedesse l'ora di andare in fin di vita per potere essere mantenuto in essere solo assaporando e gustando la sostanza del Vin Santo di Brognoligo.
 
Metodo di vinificazione
La prima nota importantissima e che il Vin Santo di Brognoligo è costituito solamente da un unico vitigno: la Garganega. Ai primi di settembre avviene la raccolta dell'uva tramite un accurata cernita dei migliori grappoli, i più spargoli, colorati, maturi e piccoli, lungo tutta la superficie dell'azienda. L'uva viene riposta in plauteau da tre chilogrammi ognuna, e viene subito portata ad appassire nel granaio perché locale arieggiato e secco, che le consentirà di perdere acqua aumentando la concentrazione di zuccheri, polifenoli, proteine e vitamine.

Alla fine dell'appassimento che dura circa quattro mesi, gli acini risulteranno molto avvizziti ed il 30% circa presenterà un colore brunastro (simile a quello dell'uva sultanina), risultato positivo della Botritis Cinerea o Botrite Nobile. La pressatura viene fatta il 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano il patrono di Brognoligo (da qui Vin Santo), ancora usando il torchio manuale. Si preferisce questo strumento tradizionale alle nuove e tecnologiche presse soffici perché grazie alle alte pressioni che riesce a raggiungere consente di estrarre il succo concentratissimo dagli acini più appassiti, quelli cioè che contengono maggior concentrazione zuccherina.
 

Il mosto ottenuto è molto denso e raggiunge 34-36° Babo. Per alcuni giorni il mosto viene riposto in un tino a decantare, senza nemmeno aggiungere anidride solforosa. Dopo qualche giorno si travasa il mosto limpido in un altro tino aperto e lo si lascia riposare fino all'inizio di marzo, quando la temperatura aumenta. Questo avviene esclusivamente senza l'uso di anidride solforosa. Importantissima particolarità sulla superficie del mosto si crea una tela, o film protettivo detta in dialetto ''telarina''. Giunto marzo il mosto viene riposto in botti di legno, contenitori di rovere della capienza di 110 litri, i quali vengono tappati e riposti in cantina, dove verranno dimenticati per un periodo che varia da minimo tre anni, ad un massimo di cinque.

Durante tutta la permanenza nei caratelli non sarà necessario colmarli, né aggiungere antiossidanti. Quindi un vino altamente genuino, salubre, senza l'aggiunta di conservanti e/o altre sostanze estranee e molto spesso nocive alla salute dell'uomo: un vino prezioso oggi come lo era tanti anni fa, con la differenza che oggi lo degustiamo per puro piacere sensoriale, mentre tanti anni fa era un vero e proprio toccasana paragonato ai medicinali piu' rari e costosi: un elisir di lunga vita.

Degustazione
Soave Classico ''Tremenalto 2003'' gr. 12,50 (da uve 100% garganega). Di colore paglierino scarico e brillante; al naso emergono leggeri profumi floreali; in bocca è fresco, gradevole, lasciando nel centro bocca una gradevole nota ammandorlata. Chiude con una buona Pai finale... P.S. Dopo alcuni giorni abbiamo riassaggiato questo vino e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal fatto che era molto piu' profumato e molto piu' persistente e piacevole. Allora sovviene una facile deduzione: questo vino bisogna lasciarlo ossigenare piu' tempo. Molto buono e ben vinificato! Voto 5 stelle: 85/100. Prezzo €. 3,85 + Iva.

Soave Classico Superiore docg ''Spinaje'' 2003 gr. 13,50
Già dal colore abbiamo notato la grande concentrazione di questo vino: paglierino intenso quasi dorato e brillante; al naso è frutta a pasta gialla matura frammista ad accenni floreali; in bocca è grasso, pieno, corposo quasi masticabile tra lingua e palato; nel centro bocca sprigiona tutto il suo calore e tutta la sua concentrazione. Rimane con un tempo lunghissimo sulle papille gustative. Un grande prodotto vinificato da questo giovane e bravo produttore di Brognoligo: tutti i miei complimenti piu' sinceri! Bravo! Voto 5 stelle: 88/100. Prezzo €. 8,15 + Iva

Vin Santo di Brognoligo
Colore giallo dorato, ambrato; al naso è un ventaglio piacevole di sensazioni odorose: datteri, frutta candita; in bocca è pastoso, oleoso, denso, molto dolce invitante e persistente. Unico ''appunto'' è un pò troppo alto come residuo zuccherino altrimenti sarebbe volato molto in alto. Voto 5 stelle: 86/100.

Tremenalto 2003: ne sono state imbottigliate 12000 bottiglie e vendute al prezzo di euro 3,85+ IVA;
Tremenalto 2004: ne sono state prodotte 16000 bottiglie e il prezzo è di euro 3,85 + IVA;
Spinaje 2003: invece ne sono state prodotte 3700 bottiglie e sono vendute a euro 8,15 + IVA.
Una giovane e piccola azienda da seguire negli anni a venire che sicuramente ci regalerà delle piacevoli sorprese. Grazie cari amici lettori della vostra attenzione e come di consueto: Prosit con il magnifico Vin Santo di Brognoligo; 'chicca' enologica per i pochi fortunati che riusciranno ad acquistarne qualche bottiglia.

 

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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