Arrivate a
Monteforte d'Alpone e poi per una
stradina che trovate di fianco alla chiesa centrale del paese, vi
inerpicate tra queste meravigliose colline, letteralmente coperte da
vigneti e ciliegi: un magnifico spettacolo della natura.
La prima sensazione che ne ho ricevuto è di
uno di quei paesini dove la vita è ancora a misura d'uomo,
con una natura incontaminata, dove tutti si conoscono.
Dopo le ciliegie mi sono informato su questo particolarissimo vino
dolce ed a dire il vero i produttori che hanno iniziato ad
imbottigliare non sono piu' di tre, quindi
una produzione molto limitata ed unica, mentre i contadini della
zona ne producono poche bottiglie ad uso e consumo famigliare.
Tra le aziende piu' artigianali del posto, non ancora conosciute ma
degne di essere portate alla vostra attenzione, cari amici lettori,
ho ''scoperto'' questa:
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Dama del Rovere
- Via Mezzavilla, 59 37030 Brognoligo di Monteforte d'Alpone
Verona - Italia
Tel/Fax +39.045.6175556
E-mail: info@damadelrovere.com
Azienda seguita dal giovane Massimo
Prà, diplomato enotecnico a San Michele
all'Adige. |
Una breve presentazione dell'azienda
L'azienda Dama del Rovere nasce con la vendemmia 2003. Ha sede in
Brognoligo di Monteforte d'Alpone nella
provincia di Verona, mentre la cantina è sita a pochi
chilometri di distanza, in località Brenton di Roncà a 450 metri sul
livello del mare. L'azienda viticola è composta di quattro ettari,
in un unico accorpamento, nella zona storica del Soave Classico in
località Tremenalto. La particolare
esposizione degli appezzamenti, Est, Nord-Est, e il terreno profondo
e molto fertile d'origine vulcanica conferisce ai vini buona
struttura, profumi duraturi, spiccata sapidità e l'inconfondibile
''mandola amara''.
L'unico vitigno utilizzato è la ''Garganega''
considerata un punto di forza perché uva molto generosa e versatile
ma soprattutto autoctona e tipica della zona del Soave.
Il sistema d'allevamento è la pergoletta
semplice trentina, che con le sue basse rese, il tempo ha
rivelato ottima per la produzione di vini d'alta qualità. Le rese
dell'azienda sono minime ed oscillano tra i 75 ed i 100
quintali/ettaro. Questo risultato si è ottenuto grazie ai lunghi
anni di sperimentazioni e prove in azienda svolte da Lino, il padre
del giovane titolare-enologo, che ha potuto vedere che
la massima qualità si poteva ottenere portando
a zero le concimazioni e attuando con scrupolo una particolare
lavorazione a verde detta scacchiatura.
Nella nuova cantina si utilizza un sistema di vinificazione
tecnologico dove si segue scrupolosamente ogni singolo passaggio e
dettaglio per rispettare al massimo la materia prima: l'uva. I
proprietari dell'azienda Massimo,
enotecnico di San Michele all'Adige; e Davide, futuro perito agrario
dell'istituto tecnico agrario di Lonigo, sono supportati
dall'esperienza del padre Lino e del nonno Placido, con le
consulenze dell'agronomo dott. Gabriele
Posenato e dell'enologo
Giampaolo Chiettini. E' così che tradizione, cultura e
scienza si amalgamano tra loro per ottenere prodotti tipici del
Soave e d'Alta qualita'.
Il Vin Santo
di Brognoligo |
Il Vin Santo di Brognoligo è un antica tradizione dell'omonimo
paese, frazione di Monteforte d'Alpone nel cuore del Soave Classico.
Il particolarissimo passito di Brognoligo mette in simpatica
competizione i cittadini che si sfidano ogni anno in una ''gara
enologica'' atta a premiare il miglior Vin Santo del paese. Le
persone anziane del luogo raccontano che una volta quando una
persona era gravemente ammalata era usanza darle un bel cucchiaio di Vin Santo come ricostituente ed emolliente per la gola.
La
produzione di tale prodotto era in piccolissime quantità e non era
consentito aprire le bottiglie per il solo scopo gustativo. Di qui
il detto che si vedesse l'ora di andare in fin di vita per potere
essere mantenuto in essere solo assaporando e gustando la sostanza
del Vin Santo di Brognoligo.
La prima nota importantissima e che il Vin Santo di Brognoligo è
costituito solamente da un unico vitigno: la Garganega.
Ai primi di
settembre avviene la raccolta dell'uva tramite un accurata cernita
dei migliori grappoli, i più spargoli, colorati, maturi e piccoli,
lungo tutta la superficie dell'azienda. L'uva viene riposta in plauteau da tre chilogrammi ognuna, e viene subito portata ad
appassire nel granaio perché locale arieggiato e secco, che le
consentirà di perdere acqua aumentando la concentrazione di
zuccheri, polifenoli, proteine e vitamine.
Alla fine dell'appassimento che dura circa quattro mesi, gli acini
risulteranno molto avvizziti ed il 30% circa presenterà un colore
brunastro (simile a quello dell'uva sultanina), risultato positivo
della Botritis Cinerea o Botrite Nobile.
La pressatura viene fatta
il 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano il patrono di Brognoligo
(da qui Vin Santo), ancora usando il torchio manuale. Si preferisce
questo strumento tradizionale alle nuove e tecnologiche presse
soffici perché grazie alle alte pressioni che riesce a raggiungere
consente di estrarre il succo concentratissimo dagli acini più
appassiti, quelli cioè che contengono maggior concentrazione
zuccherina.
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Il mosto ottenuto è molto denso e raggiunge 34-36° Babo. Per alcuni
giorni il mosto viene riposto in un tino a decantare, senza nemmeno
aggiungere anidride solforosa. Dopo qualche giorno si travasa il
mosto limpido in un altro tino aperto e lo si lascia riposare fino
all'inizio di marzo, quando la temperatura aumenta. Questo avviene
esclusivamente senza l'uso di anidride solforosa.
Importantissima
particolarità sulla superficie del mosto si crea una tela, o film
protettivo detta in dialetto ''telarina''. Giunto marzo il mosto
viene riposto in botti di legno, contenitori di rovere della
capienza di 110 litri, i quali vengono tappati e riposti in cantina,
dove verranno dimenticati per un periodo che varia da minimo tre
anni, ad un massimo di cinque.
Durante tutta la permanenza nei caratelli non sarà necessario
colmarli, né aggiungere antiossidanti. Quindi un vino altamente
genuino, salubre, senza l'aggiunta di conservanti e/o altre sostanze
estranee e molto spesso nocive alla salute dell'uomo: un vino
prezioso oggi come lo era tanti anni fa, con la differenza che oggi
lo degustiamo per puro piacere sensoriale, mentre tanti anni fa era
un vero e proprio toccasana paragonato ai medicinali piu' rari e
costosi: un elisir di lunga vita.
Soave Classico ''Tremenalto 2003'' gr. 12,50 (da uve 100% garganega).
Di colore paglierino scarico e brillante; al naso emergono leggeri
profumi floreali; in bocca è fresco, gradevole, lasciando nel centro
bocca una gradevole nota ammandorlata. Chiude con una buona Pai
finale...
P.S. Dopo alcuni giorni abbiamo riassaggiato questo vino e siamo
rimasti piacevolmente sorpresi dal fatto che era molto piu'
profumato e molto piu' persistente e piacevole. Allora sovviene una
facile deduzione: questo vino bisogna lasciarlo ossigenare piu'
tempo.
Molto buono e ben vinificato! Voto 5 stelle: 85/100. Prezzo €. 3,85
+ Iva.
Soave Classico Superiore docg ''Spinaje'' 2003 gr. 13,50
Già dal colore abbiamo notato la grande concentrazione di questo
vino: paglierino intenso quasi dorato e brillante; al naso è frutta
a pasta gialla matura frammista ad accenni floreali; in bocca è
grasso, pieno, corposo quasi masticabile tra lingua e palato; nel
centro bocca sprigiona tutto il suo calore e tutta la sua
concentrazione. Rimane con un tempo lunghissimo sulle papille
gustative. Un grande prodotto vinificato da questo giovane e bravo
produttore di Brognoligo: tutti i miei complimenti piu' sinceri!
Bravo! Voto 5 stelle: 88/100. Prezzo €. 8,15 + Iva
Vin Santo di Brognoligo
Colore giallo dorato, ambrato; al naso è un ventaglio piacevole di
sensazioni odorose: datteri, frutta candita; in bocca è pastoso,
oleoso, denso, molto dolce invitante e persistente.
Unico ''appunto''
è un pò troppo alto come residuo zuccherino altrimenti sarebbe
volato molto in alto. Voto 5 stelle: 86/100.
Tremenalto 2003: ne sono state imbottigliate 12000 bottiglie e
vendute al prezzo di euro 3,85+ IVA;
Tremenalto 2004: ne sono state prodotte 16000 bottiglie e il prezzo è
di euro 3,85 + IVA;
Spinaje 2003: invece ne sono state prodotte 3700 bottiglie e sono
vendute a euro 8,15 + IVA.
Una giovane e piccola azienda da seguire negli anni a venire che
sicuramente ci regalerà delle piacevoli sorprese. Grazie cari amici
lettori della vostra attenzione e come di consueto:
Prosit con il
magnifico Vin Santo di Brognoligo; 'chicca' enologica per i pochi
fortunati che riusciranno ad acquistarne qualche bottiglia.
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