28.10.2003 | Eventi

Sommelier a congresso (seconda parte)

Non solo discorsi importanti e nobili obiettivi al 37 ° congresso nazionale dell'associazione sommelier avvenuto a Cervia tra il 3 ed il 9 ottobre, ma anche momenti di estremo interesse legati al piacere. I sommelier, gli appassionati come i simpatizzanti per le cravatte a strisce gialle e blu, hanno condiviso i piaceri del bere bene ma, soprattutto, lo hanno fatto con attenzione e metodo.

Nel corso dell'evento, infatti, si sono tenuti interessanti momenti dove gli intervenuti hanno potuto scambiarsi opinioni legate al gusto e alle emozioni del vino. I diversi appuntamenti con le aziende del territorio romagnolo sono stati fondamentali anche per far comprendere più da vicino, la realtà del territorio a chi romagnolo non è. I professionisti hanno incontrato i produttori delle strade del vino di Romagna, assaggiando e disquisendo con gli stessi sulle potenzialità della terra del "passator cortese". Non solo.

Il congresso dei Sommelier ha dato anche l'opportunità di partecipare a mostre legate ai prodotti tipici del territorio dove, produttori della regione Emilia - Romagna assieme ai consorzi hanno presentato i loro prodotti in una kermesse di degustazioni
libere, tenutesi all'interno del magazzino del sale di Cervia.

Sempre nello stesso ambiente si potevano " sbirciare" le dimostrazioni degli artigiani che presentavano gli antichi mestieri, ma il passato lo si poteva rivisitare anche attraverso il percorso intitolato "Vini e menù della storia": un singolare viaggio che ripercorreva gli abbinamenti cibo -vino attraverso una preziosa raccolta di menù che partiva dai primi dell'Ottocento.

Momenti di estrema attenzione al seminario dedicato a "L'olio d'oliva delle colline di Romagna", così come ha catturato l'attenzione l'incontro consacrato al formaggio di fossa, prima ancora di quello dedicato al miele. Ai tre simposi sono intervenuti personaggi di importanza primaria nei rispettivi settori.

I giorni della manifestazione hanno contenuto un programma che intrecciava cibo, vino e arte. Le visite alle grotte tufacee di Santarcangelo, alla biblioteca Malatestiana di Cesena, al museo internazionale di Faenza come le visite ai melanconici borghi di Brisighella e Bertinoro, assieme ai sopralluoghi alla scoperta dei tesori della città di Ravenna, hanno impreziosito il piacevole avvenimento annuale.

Si sono visti, inoltre, momenti di apprensione dove il respiro rimaneva sospeso nella tensione che avvolgeva l'aria durante la prova finale del concorso miglior sommelier d'Italia 2003. La battaglia è stata dura e molto agguerrita. I migliori professionisti della penisola si sono scontrati sulla base di verifiche che comprendevano: prove di accoglienza in lingua straniera,  degustazioni bendate, riconoscimenti di bevande alcoliche, correzione  di una

carta vini, prove di decantazione e, "dulcis in fundo", valutazioni dello stile, della classe e dell'eleganza con cui si svolgevano le prove stesse.

La giuria dopo le opportune valutazioni ha consegnato il primo premio a Savino Angioletti Sommelier del ristorante "Il bottegone del vino" di Lugano. Al concorrente è stata consegnata una "scultura" dall' aspetto di jeroboam della Berlucchi ed un assegno di 5000 euro firmato dalla stessa azienda spumantistica, tradizionale sponsor del concorso.

Soddisfazione per il vincitore del secondo premio - ex equo con il lombardo Luigi Perazzo -, il ventiduenne Luca Gardini di Cervia - già miglior sommelier della Romagna e vincitore di altri importanti concorsi-, amato dal pubblico per la sua modestia e impegno e per il piacevole modo di proporsi… proprio come farebbe un romagnolo DOC.

Fabio Magnani, Giornalista enoico
fabiomag@linknet.it - autore del libro
Vini dal Cile Viaggio tra i profumi dei vigneti andini -
Edizioni Delmònt, Ravenna Marzo 2002

 

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