L'AIS - Associazione Italiana Sommeliers - nasce nel 1965 a
Milano con lo scopo di valorizzare maggiormente la ristorazione attraverso
un opera di informazione didattica. Nel 1971 un decreto ministeriale
riconosce ai sommeliers la qualifica di "personale
altamente specializzato" e, nel '73, giunge il
riconoscimento giuridico del
presidente della repubblica. Da allora
sono stati molti i miglioramenti avvenuti all'interno dell'associazione e,
per osmosi, nel mondo della ristorazione.
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Metodo, conoscenza,
passione e disciplina hanno fatto sì che i professionisti del vino
abbiano diffuso nella società i buoni principi della cultura
enogastronimica.
Oggi l'AIS si rinnova perché sente l'esigenza di contribuire
maggiormente alla valorizzazione della cultura del vino nell'ambito
della ristorazione, qualificando ulteriormente il sommelier.
Questo è il desiderio che emerge dagli
entusiasti partecipanti al congresso nazionale.
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Il raduno di Cervia,
inoltre, ha sancito un un'interessante incrocio di interessi comuni tra la
stessa associazione e l'EURHODIP - Association of
leading Hotel Schools in Europe - organismo nato nel 1988
dall'impegno di alcune scuole alberghiere europee, che oggi raccoglie 120
tra le più prestigiose scuole di vari paesi: dall'Argentina all'India,
dalla Francia alla Cina, dall'Italia al Kirgistan e dalla Turchia alla
Norvegia. I responsabili di questa associazione hanno tracciato, in
concomitanza al congresso AIS, il profilo internazionale degli operatori
di sala.
Lo stimolo nasce dall'esigenza di personale altamente qualificato da parte
dell'aziende della ristorazione che richiedono, infatti, addetti in grado
di proporre con competenza e cultura. In occasione di una tavola rotonda è
emerso che attualmente lavorano in Italia circa
400.000 camerieri di cui solo 20.000 credono realmente nella
professione e la attuano con competenza, passione e, soprattutto, con
continuità.
Da qui l'impegno di fare
del normale cameriere un "manager"
vero e proprio che, non solo sia competente in ambito enogastronomico, ma
che possieda anche una preparazione linguistica, comportamentale e
capacità di valorizzare il complesso dei valori che determinano la buona
ristorazione. Da parte delle due associazioni c'è la volontà di
collaborare per favorire la nascita di operatori che esprimano con
disinvoltura quanto detto.
Questo argomento è stato
parafrasato dalle parole di uno dei personaggi più noti del mondo
del vino: Luigi Veronelli che,
ospite d'onore dell'evento, ha ricordato come
l'Italia sia uno scrigno di cultura gastronomica che va
comunicata al resto del mondo con preparazione adeguata.
Al filosofo del vino hanno fatto eco i discorsi di
Terenzio Medri
(nella foto), presidente nazionale dell'AIS, che ha messo
l'accento sull'interesse che l'Italia suscita nel mondo per la bontà
dei prodotti enogastronomici. |
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Per le foto presenti in questo articolo, ringraziamo
Prima Pagina Comunicazione e Stampa
di Cesena
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