23.10.2003 | Eventi

Sommelier a congresso

È toccato a Cervia ospitare quest'anno l'appuntamento che ha visto riuniti sommeliers provenienti da tutta Italia. Degustazioni, tour enogastronimici alla scoperta delle nostre colline ricche di vigneti, seminari didattici, concorsi, tavole rotonde e la presenza di molti volti noti al bel mondo del bere bene, hanno catalizzato l'attenzione di molti appassionati nelle giornate comprese dal 3 al 9 ottobre.

L'AIS - Associazione Italiana Sommeliers - nasce nel 1965 a Milano con lo scopo di valorizzare maggiormente la ristorazione attraverso un opera di informazione didattica. Nel 1971 un decreto ministeriale riconosce ai sommeliers la qualifica di "personale altamente specializzato" e, nel '73, giunge il riconoscimento giuridico del presidente della repubblica. Da allora sono stati molti i miglioramenti avvenuti all'interno dell'associazione e, per osmosi, nel mondo della ristorazione.

Metodo, conoscenza, passione e disciplina hanno fatto sì che i professionisti del vino abbiano diffuso nella società i buoni principi della cultura enogastronimica.

Oggi l'AIS si rinnova perché sente l'esigenza di contribuire maggiormente alla valorizzazione della cultura del vino nell'ambito della ristorazione, qualificando ulteriormente il sommelier.

Questo è il desiderio che emerge dagli entusiasti partecipanti al congresso nazionale.

Il raduno di Cervia, inoltre, ha sancito un un'interessante incrocio di interessi comuni tra la stessa associazione e l'EURHODIP - Association of leading Hotel Schools in Europe - organismo nato nel 1988 dall'impegno di alcune scuole alberghiere europee, che oggi raccoglie 120 tra le più prestigiose scuole di vari paesi: dall'Argentina all'India, dalla Francia alla Cina, dall'Italia al Kirgistan e dalla Turchia alla Norvegia. I responsabili di questa associazione hanno tracciato, in concomitanza al congresso AIS, il profilo internazionale degli operatori di sala.

Lo stimolo nasce dall'esigenza di personale altamente qualificato da parte dell'aziende della ristorazione che richiedono, infatti, addetti in grado di proporre con competenza e cultura. In occasione di una tavola rotonda è emerso che attualmente lavorano in Italia circa 400.000 camerieri di cui solo 20.000 credono realmente nella professione e la attuano con competenza, passione e, soprattutto, con continuità.

Da qui l'impegno di fare del normale cameriere un "manager" vero e proprio che, non solo sia competente in ambito enogastronomico, ma che possieda anche una preparazione linguistica, comportamentale e capacità di valorizzare il complesso dei valori che determinano la buona ristorazione. Da parte delle due associazioni c'è la volontà di collaborare per favorire la nascita di operatori che esprimano con disinvoltura quanto detto.

Questo argomento è stato parafrasato dalle parole di uno dei personaggi più noti del mondo del vino: Luigi Veronelli che, ospite d'onore dell'evento, ha ricordato come l'Italia sia uno scrigno di cultura gastronomica che va comunicata al resto del mondo con preparazione adeguata. Al filosofo del vino hanno fatto eco i discorsi di Terenzio Medri (nella foto), presidente nazionale dell'AIS, che ha messo l'accento sull'interesse che l'Italia suscita nel mondo per la bontà dei prodotti enogastronomici.

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Per le foto presenti in questo articolo, ringraziamo Prima Pagina Comunicazione e Stampa di Cesena

Fabio Magnani, Giornalista enoico
fabiomag@linknet.it - autore del libro
Vini dal Cile Viaggio tra i profumi dei vigneti andini -
Edizioni Delmònt, Ravenna Marzo 2002

 

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