Attraverso il
conquistatore spagnolo, la patata arrivo prima in Spagna dove, col
tempo, assunse il nome di "batata",
per poi diffondersi negli altri stati Europei quali
Francia, Belgio, Germania, Svizzera ed
Italia, ma non nell'attuale Inghilterra dove, invece,
arrivò grazie a Francis Drake che una volta giunto dal nuovo mondo
nelle isole britanniche, decise di dividere, per salvare i preziosi
da un eventuale saccheggio dei suoi stessi coloni, parte del carico
di patate con l'equipaggio oramai stremato dal lungo viaggio. Dalle
isole di sua maestà la patata arrivò in Irlanda dove, oltre ad aver
trovato un terreno particolarmente fertile, salvò la popolazione
afflitta da anni di carestia.
Fin dai tempi antichi questo alimento godeva di considerazione
grazie alle proprietà che oggi definiremmo nutrizionali e curative.
In Italia, infatti, si credeva che la polpa cotta posta su una
ferita avesse il potere di guarire il malcapitato. Lo stesso
Papa Pio IV era convinto di tali
teorie, soprattutto dopo che egli stesso fu guarito da una grave
malattia con una cura a base di patate, al punto tale che promosse
le prime vere colture mirate a diffondere maggiormente il vegetale
in tutta la penisola. Da Papa Pio IV ad oggi, la patata si è
ritagliata un ruolo importante nell'alimentazione umana al punto
tale che troviamo nazioni conosciute proprio per essere grossi
consumatori dell'amato tubero: è il caso di Germania, Russia e
Polonia seguite da Olanda, Cipro ed Irlanda. La media mondiale di
consumo pro capite, secondo i dati statistici più accreditati, si
aggira attorno ai 100 chili a testa.
Il consumo di patate porta notevoli
benefici alla salute grazie ai
contenuti di vitamina C, ferro,
potassio e vitamine del gruppo B. Questi nutrienti sono
concentrati maggiormente nella buccia, per questo si consiglia di
lavarle e pulirle bene prima della cottura ma non di togliere la
buccia che, nel caso di patate novelle, può essere tranquillamente
mangiata ad ulteriore beneficio del nostro organismo. Meglio
consumarle fresche evitando quelle verdi o coi germogli perché
potrebbero, in questo caso, contenere alcaloidi nocivi per la
salute.
Le varietà di patate nel mondo sono circa
3000 anche se la somma di quelle più coltivate
corrisponde a cento tipologie differenti. Tra le più utilizzate in
cucina, invece, troviamo la cosiddetta
patata Bianca Dolce ideale fritta o bollita; la
Re Riccardo, grande morbida e
polposa di colore giallo; la Desiree
riconoscibile per la buccia rosa e perfetta per i purè o al forno;
le Pifferaio Maris, splendide
bollite o fritte e la Igname adatta per la preparazione di torte
come di soufflé o arrostite.
Tra le novelle, le più diffuse sono le
Charlotte, ideale se consumate bollite o col burro fuso e
le novelle di Cipro, famose
perché non adatte ai purè ma meglio se bollite o addirittura
sbucciate e mangiate fresche. Certo è che la patate in cucina , al
di là della sue varietà, si prestano a piatti di ogni genere grazie
alla sua capacità di assorbire i sapori e l'adattamento che ha per
ogni tipo di cottura.
Le patate in cucina possono essere un vero e proprio toccasana,
non solo per la salute, ma anche per la
mente in quanto la sua versatilità ci permette di
scatenare la nostra creatività per un completo appagamento della
mente, anche in cucina!
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