Il vino va
giudicato in modo diverso da quello che spesso accade. Ha senso
giudicare un normale sangiovese di romagna prendendo come
riferimento un Brunello? Certo che no, ma credetemi questo accade e,
spesso, succede pure di peggio. Tenete sempre bene in mente il
territorio di provenienza di un vino e non tralasciate nemmeno la
cucina giacché vino e cucina spesso vanno di pari passo.
Un Brunello con un piatto tipico modenese?
Forse, non lo escludiamo, ma un piatto della cucina tipica con un
lambrusco che sia il Sorbara, il grasparossa di Castelvetro o il
Salamino di Santa croce non ha paragoni, e sapete perché? Perché
state assaporando la storia di una terra, di una zona, state
gustando la cultura di un luogo nella sua più completa totalità.
In
questo ultimo periodo tra le varie aziende che mi mandano
campioni da analizzare e studiare ho ricevuto quelli della
Cantina Paltrinieri. L'azienda è situata a Sorbara a pochi
chilometri da Modena. E' un'azienda a conduzione familiare
che trasforma esclusivamente l'uva dei propri 15 ettari di
vigneti. Lavorano con passione ma soprattutto con coraggio,
e si vede dalla selezione etichetta bianca che ci riporta
nella territorialità enologica della zona. |
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Il Lambrusco di
Sorbara è prodotto in una decina di comuni del modenese con almeno
un minimo del 60 % di uve provenienti dal vitigno in questione. Per
il restante 40 % è concesso utilizzare le uve del Lambrusco Salamino
necessario per aggiustare un po' le caratteristiche organolettiche.
Questo accade perché nel Sorbara l'acino ha difficoltà a svilupparsi
e ciò si traduce in una vinificazione complicata e una produzione
minore.
Inoltre, il mercato non sempre è disponibile verso vini
particolarmente nervosi e dal carattere adolescenziale com'è,
appunto, il Sorbara. Il Sorbara, tra i lambruschi del modenese è
quello che solitamente si presenta con un colore poco intenso e con
profumazioni fruttate attraversate da sfumature di violetta che
fanno onore al suo soprannome: il Lambrusco della viola.
Se ci caliamo nella storia del territorio modenese, il lambrusco
della Cantina Paltrinieri - www.cantinapaltrinieri.it - è degno di
soddisfazione, se poi se ne calcola anche il prezzo, beh allora
meglio acquistare qualche bottiglia e berlo quotidianamente.
Lambrusco di Sorbara 2005 - etichetta
bianca -
Sorbara in purezza 100%
11%
Rosso rubino di poca concentrazione, molto caratteristico con
un piacevole perlage. Al naso è
di buona franchezza, d'intensità e persistenza molto buona. Mostra
un piacevole intreccio fruttato e floreale con un accento un po'
pepato.
Al palato è franco di buona intensità e
persistenza dove porta un finale di piccoli frutti a bacca nera
assieme a sfumature verdi. E' sicuramente un vino fresco e dal
tannino croccante.
La sua caratteristica è una vivace freschezza che ben esprime dando
vita ad un vino di territorio: docile al palato ma nervoso di
carattere così come deve essere un vero Sorbara.
Il lambrusco etichetta bianca della cantina Paltrinieri è un Sorbara
vero, si nota fin dai primi momenti dal colore, dalle profumazioni
allegre e ruffiane e dalla freschezza del palato arricchito dalla
finezza della bollicine: fini e ben serrate tra loro.
Seguono alcuni dei sentori riconosciuti nel
vino: fragola, ciliegia, mela cotogna, note di zucchero
di canna, more, lamponi, note verdi, mandorle fresche, iris, ribes
rosso, foglia di fico, erbe aromatiche, note di miele di castagno e
note agrumate.
Abbinamenti: adatto per un
aperitivo e finger food, insalate elaborate, varie preparazioni di
pizza, affettati, formaggi semimorbidi vacca o misto vacca, paste
con condimenti a base carne ma non troppo elaborate, carni bianche
lavorate anche con aromi, carni rosse leggere, anguilla, grigliate
di pesce azzurro, pesce spada e tonno.
Vinificazione: Macerazione con
contatto delle bucce per due giorni, fermentazione alcolica,
rifermentazione in vasche termocondizionate.
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