02.10.2003 | Cultura e Tradizioni

I buoni propositi di Terra di Mare

(Terra di mare 2°parte). Bilanci e ambizioni della manifestazione culinaria che l'anno prossimo si svolgerà a giugno. Si è conclusa la settimana scorsa con una "tavola rotonda" l'edizione 2003 di terra di mare: manifestazione culturale e gastronomica che ha coinvolto appassionati, ristoratori ed esperti del settore.

Al meeting sono intervenuti personaggi del mondo gastronomico come studiosi delle problematiche ambientali che hanno portato l'accento sull'equilibrio territorio e alimentazione. Soddisfatta l'organizzazione di Terra di Mare guidata da Mario Borioni e Mauro Zanarini. Quest'anno l'edizione ha dimostrato di essere realmente attiva al punto tale che, come afferma lo stesso Borioni, si può considerare il vero primo anno di attività.

I risultati ci sono stati, il pubblico è stato incuriosito dalle ricette promosse dalle "locande dell'alice e del pinolo" rappresentate da quei ristoratori che si sono presi a cuore lo scopo principe di terra di mare:
la promozione del territorio attraverso la valorizzazione delle ricette gastronomiche legate alle tradizioni della zona.

Altro successo è rappresentato dall'interesse per i laboratori del gusto proposti assieme a Slow Food, importante movimento internazionale che si occupa della valorizzazione culturale dell'alimentazione. "Porre il pesce azzurro come oggetto di questi laboratori ha rappresentato una vera e propria sfida - afferma soddisfatto Borioni- in quanto il pesce azzurro ancora non gode della giusta considerazione nei confronti di un pubblico che ancora preferisce un pescato più alla moda, proveniente da altri paesi".

A questo proposito si è dimostrato d'accordo l'oceanografo Attilio Rinaldi che ha portato l'attenzione sulla qualità del mare, ricordando inoltre il legame di importanza vitale tra fiume e mare. Gli echi che terre di mare ha mosso a proprio favore si notano anche dalle parole del Roberto Ferrari, consulente del parco del delta del Po, che ha spiegato l'impegno in atto di unire i vallicoltori produttori di pesce, per garantire qualità ai consumatori, oltre che la collaborazione con la provincia di Ferrara per la rivalutazione dei prodotti tipici.

Soddisfatto Silvio Barbero Segretario nazionale di Slow Food entusiasta del lavoro che si sta attuando perché spiega," questo contribuisce ad aumentare una sensibilità ambientale che è strettamente legata alla tavola. È importante il passaggio attraverso l'ambiente ed il legame diretto col frutto della terra senza trascurare i sistemi di produzione che sono sempre strettamente correlati all'identità del prodotto. Dobbiamo aiutare - continua Barbero - i consumatori ad attuare uno stile alimentare più consapevole ed i ristoratori nel fare chiarezza nella proposta culinaria in modo da diventare degli operatori culturali e non solo economici. Conoscere la filiera di passaggi di un prodotto - conclude il presidente di Slow Food- serve per dare dignità al prodotto stesso e a chi lo lavora".

Tra gli intervenuti al dibattito anche Graziano Pozzetto, scrittore gastronomo, che ha criticato lo sfruttamento attuato dall'industria dei prodotti di territorio come delle produzioni di nicchia, che non fa altro che "inscatolare" un immagine di qualità per fare business. Ora Mario Borioni e Mauro Zanarini archiviata questa edizione stanno già pensando al prossimo anno.

L'ambizione è sviluppare la manifestazione in modo tale che possa diventare una voce di riferimento anche fuori regione per appassionati e operatori del settore e, magari, anche per le istituzioni che si occupano
della valorizzazione del territorio... il tutto all'insegna del buon gusto.

Terra di Mare - prima parte

Fabio Magnani, Giornalista enoico
fabiomag@linknet.it - autore del libro
Vini dal Cile Viaggio tra i profumi dei vigneti andini -
Edizioni Delmònt, Ravenna Marzo 2002

 

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