Al meeting sono
intervenuti personaggi del mondo gastronomico come studiosi delle
problematiche ambientali che hanno portato l'accento sull'equilibrio
territorio e alimentazione. Soddisfatta l'organizzazione di
Terra di Mare guidata da
Mario Borioni e
Mauro Zanarini. Quest'anno l'edizione ha dimostrato di
essere realmente attiva al punto tale che, come afferma lo stesso Borioni,
si può considerare il vero primo anno di attività.
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I risultati ci sono
stati, il pubblico è stato incuriosito dalle ricette promosse dalle
"locande dell'alice e del pinolo"
rappresentate da quei ristoratori che si sono presi a cuore lo scopo
principe di terra di mare: |
la
promozione del territorio attraverso la valorizzazione delle ricette
gastronomiche legate alle tradizioni della zona. |
Altro successo è
rappresentato dall'interesse per i laboratori del gusto proposti assieme a
Slow Food, importante movimento internazionale che si
occupa della valorizzazione culturale dell'alimentazione. "Porre il pesce
azzurro come oggetto di questi laboratori ha rappresentato una vera e
propria sfida - afferma soddisfatto Borioni- in quanto il pesce azzurro
ancora non gode della giusta considerazione nei confronti di un pubblico
che ancora preferisce un pescato più alla moda, proveniente da altri
paesi".
A questo proposito si è dimostrato d'accordo l'oceanografo
Attilio Rinaldi che ha portato
l'attenzione sulla qualità del mare, ricordando inoltre il legame di
importanza vitale tra fiume e mare. Gli echi che terre di mare ha mosso a
proprio favore si notano anche dalle parole del
Roberto Ferrari, consulente del parco del delta del Po, che ha
spiegato l'impegno in atto di unire i vallicoltori produttori di pesce,
per garantire qualità ai consumatori, oltre che la collaborazione con la
provincia di Ferrara per la rivalutazione dei prodotti tipici.
Soddisfatto Silvio Barbero Segretario nazionale
di Slow Food entusiasta del lavoro che si sta attuando perché spiega,"
questo contribuisce ad aumentare una sensibilità ambientale che è
strettamente legata alla tavola. È importante il passaggio attraverso
l'ambiente ed il legame diretto col frutto della terra senza trascurare i
sistemi di produzione che sono sempre strettamente correlati all'identità
del prodotto. Dobbiamo aiutare - continua Barbero - i consumatori ad
attuare uno stile alimentare più consapevole ed i ristoratori nel fare
chiarezza nella proposta culinaria in modo da diventare degli operatori
culturali e non solo economici. Conoscere la filiera di passaggi di un
prodotto - conclude il presidente di Slow Food- serve per dare dignità al
prodotto stesso e a chi lo lavora".
Tra gli intervenuti al dibattito anche Graziano
Pozzetto, scrittore gastronomo, che ha criticato lo
sfruttamento attuato dall'industria dei prodotti di territorio come delle
produzioni di nicchia, che non fa altro che "inscatolare" un immagine di
qualità per fare business. Ora Mario Borioni e Mauro Zanarini archiviata
questa edizione stanno già pensando al prossimo anno.
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L'ambizione è sviluppare la manifestazione in modo
tale che possa diventare una voce di riferimento anche fuori regione
per appassionati e operatori del settore e, magari, anche per le
istituzioni che si occupano |
della
valorizzazione del territorio... il tutto all'insegna del buon
gusto. |
Terra di Mare - prima parte
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