Gli aromi mostrano una buona completezza ed armonia pur senza eccellere in complessità. Buona la persistenza che raccoglie, insieme alle note floreali e fruttate, lievi ed attraenti sensazioni verdi somiglianti alle erbe aromatiche dei campi estivi, dove gli effluvi cotti dal sole invadono gradevolmente il naso. In bocca entra lieve ma sicuro, con un buon corpo che avvolge il palato senza stancare ed invitandoti ad un nuovo sorso. E' compatto, ha un passo di bocca libero da inutili pesantezze mostrando intensità e persistenza lunga.

Il finale è morbido, prolungato con reminescenze di frutta e fiori gialli perfettamente coerente con ciò che ha appena mostrato al naso. Di buona armonia ed equilibrio, con le bollicine che rimangono serrate ed accarezzano il palato delicatamente. Ti stuzzica e ti provoca dimostrandosi più invitante al palato che al naso sicuro, se non quasi spavaldo, della propria semplicità. E' un vino semplice ma non troppo, interessante ma senza esagerare nella complessità.

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E' adatto a che si avvicina al Franciacorta per la prima volta e ne vuole cogliere gli aspetti fruttati e floreali impregnati di spensieratezza.

Adatto come aperitivo, da abbinare ad antipasti leggeri a base crostacei, ad alcuni piatti di sushi, formaggi leggeri - provatelo con una ricotta fresca ed avrete sensazioni interessanti -. Se volete assaporare la parte più dura e minerale, bevetelo a 7° mentre, se preferite assaporarne la parte più femminile, meglio se sorbito a 11° o 12° circa. Di seguito alcuni dati tecnici del brut:

Il colore rosato è piacevolissimo, esprime vivacità ed una tonalità ben concentrata ed uniforme. Cremoso il perlage che si esprime con finezza e persistenza. Al naso soddisfa per intensità e persistenza e per una buona armonia aromatica. Fragrante con reminescenze di fragoline di bosco, ribes rossi appena sfiorati da frammenti di zafferano e ciliegia. I profumi sono facili e delicati, quasi a doverli andare a cercare. In bocca è di buon corpo, entra compatto avvolgendo il palato con una morbidezza contrastata da una piacevole acidità supportata dalla trama fitta e gentile delle bollicine.

Intensità e persistenza hanno un profilo più defilato rispetto all'attesa. Aromi gentili di frutta nera e rossa, mescolati a tocchi leggeri di legno di liquirizia e viola si diffondono nel palato con pacatezza e compostezza. Il finale è piacevole, morbido e delicatamente amarognolo. E' adatto per pasteggiare. Provatelo con carni bianche non troppo elaborate o con preparazioni in agrodolce; paste con condimenti di verdure o pesce, zuppe sempre base pesce o pesce. Si può godere di questo vino anche se accompagnato da una scaglia di grana o da un provola leggermente affumicata o del prosciutto dolce… non dimenticate neppure un po' di pane caldo con una fettina di lardo ed un trito sottile di erba cipollina.

Antica Fratta si trova a Monticelli Brusati, un piccolo borgo medievale in provincia di Brescia. Anche se la storia di questa azienda comincia nell'800 per opera di Luigi Rossetti, si può affermare con certezza che l'azienda Antica Fratta passa alle luci della ribalta nel '79 per opera del nuovo proprietario Franco Ziliani che decide di apportare migliorie tali da far diventare Antica Fratta così come la conosciamo oggi. I primi risultati si vedono dopo quattro anni: bollicine e vini fermi dove spicca attenzione e ricerca per la qualità. La produzione odierna è di circa 180 mila bottiglie annue e dimostrano la qualità del proprio carattere attraverso la bontà delle proprie bottiglie.

	Fabio Magnani, Giornalista enoico fabiomag@linknet.it - autore del libro Vini dal Cile Viaggio tra i profumi dei vigneti andini - Edizioni Delmònt, Ravenna Marzo 2002 Tutti gli articoli di questa rubrica su