22.05.2003 | Cultura e Tradizioni

Barrique, mito da sfatare. La legnosa

La barrique nacque in Francia come strumento necessario per il trasporto dei vini nel corso del '700, quando si scoprì che in quelle condizioni il vino reggeva meglio lo stress del viaggio. È vero che a quei tempi ci fu qualcuno che, parlando di vino così conservato, accennò ad un sentore che ricordava la vaniglia ma, l’episodio resto tale e non portò conseguenze di rilievo. Si dovrà infatti aspettare ancora un secolo e qualche decennio per vedere il vino fatto nelle botti di legno californiano...

In America, nel tentativo di fare le barrique sullo stile Francese, si utilizzavano le querce locali che, si notò, avevano la particolare caratteristica di infondere al vino un particolarissimo aroma di spezie. Nella seconda metà del Novecento, poi, apparve sulla scena del vino un nuovo personaggio, un avvocato che decise di cambiare vita (come legale pare non avesse molto successo) e di fare una guida dei vini per lo stato della California.

Abituato al particolare gusto “inferto” al vino dal legno americano, nella sua guida, che ebbe notevole successo, ne disse meraviglie ed ecco quel gusto un po’ forzato divenire un’esigenza dei produttori per potere vendere il prodotto e, succesivamnete, una moda che ha globalizzato il gusto di tutti.

Se siete curiosi di sapere il nome di quel signore, eccovi accontentati: Robert Parker. Personaggio a cui molti produttori in tutti il mondo si affidano ancora oggi per avere un suo “ok”. E al mercato cosa rimane? Basta guardarsi un po’ in giro per trovare vini praticamente uguali soltanto perché si è imposta ovunque la moda del vino affinato in barrique.

Occorre sempre fare un po’ di attenzione, quindi, imparare ad esercitare il gusto personale e non fidarsi di tutto quanto si sente dire. La tanto decantata rovere francese, ad esempio, da dove credete che venga forse dalla Francia? La rovere di quercia d’oltre Alpe, non ha le caratteristiche necessarie in grado di dare quella particolare caratura al vino passato in barrique. Tanto è vero che, tutti lo sanno (ma nessuno lo dice), le tavole di formazione delle botti da 225 litri, molti Francesi le comprano in California e le tostano in Francia per mano di valenti esperti bottai.

Insomma nel campo una sana diffidenza può aiutare. Anche perché molti “fenomeni” che oggi scrivono guide, ai vini danno giudizi senza preoccuparsi né delle ripercussioni negative nei confronti del produttore né… di sbagliare di grosso. A volte basta mettere a confronto il parere sullo stesso vino delle varie guide per rendersi conto delle ingiustizie nei confronti di chi mette nella vigna… l’anima.

Link:
"Il Barrique" dall'archivio di VINit
Robert Parker - il sito ufficiale
 

Fabio Magnani, autore del libro
Vini dal Cile Viaggio tra i profumi dei vigneti andini

Edizioni Delmònt,
Ravenna Marzo 2002

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