20.02.2002 | Vino e dintorni
Il Lazio diventa doc
Un investimento di 12 milioni di euro per pubblicizzare e valorizzare il prodotto agro-alimentare del Lazio. Il progetto, finanziato dalla Regione punta all'istituzione del marchio di garanzia.
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ROMA-La giunta regionale spinge sull'acceleratore dell'economia agro-alimentare del Lazio. Per il secondo anno consecutivo, infatti, la regione Lazio ha elaborato un piano strategico per la promozione dei patrimonio agro-alimentare regionale. Un patrimonio che conta ben 170 prodotti tradizionali, 5 prodotti a Denominazione di oprigine protetta, 2 ad Indicazione geografica protetta, 33 vini Doc e 5 vini a Indicazione geografica tipica. Costo del progetto: 12 milioni di euro da investire per far conoscere in Italia e all'estero tutto questo bendiddio alimentare.
Cinque i punti principali del piano presentato dal presidente della regione Lazio Storace e dall'assessore all'Agricoltura Iannarilli: presenza costante del prodotto laziale nei più importanti eventi fieristici nazionali e internazionali, promozione del prodotto Lazio attraverso i canali di distribuzione come ristoranti ed enoteche, formazione, servizi alle imprese e valorizzazione dei piatti tipici del Lazio: "L'agro-alimentare è un settore decisivo per l'economia della nostra regione -ha detto Storace- solo nel campo dell'occupazione si è registrato, nell'ultimo anno, un incremento del 30%". I
l prodotto del lazio è troppo spesso penalizzato, ha detto l'assessore iannarilli, proprio perché poco conosciuto. Primo fra tutti, il vino: "Su dieci ristoranti del Lazio ben sei non commerciano vino locale -ha detto Iannarilli. Questo, sebbene Roma sia il più importante mercato italiano e uno dei primissimi in Europa nella vendita del vino. La regione Lazio spera, con il piano strategico 2002, di progettare, al più presto, un marchio regionale di qualità che tuteli e diffonda la nuova immagine del Prodotto Lazio.
FONTE: IL NUOVO
