I pastorizzatori per sicurezza e conservabilità dei succhi di frutta

La pastorizzazione è un processo fisico avente come finalità la lunga conservazione degli alimenti che venne scoperto solo in epoca relativamente recente. Nel diciottesimo secolo il chimico e microbiologo francese Louis Pasteur scoprì l'esistenza di microscopici organismi responsabili del deperimento di vino e altri alimenti e, di conseguenza, mise a punto un metodo basato sul calore tale da ridurre notevolmente queste invisibili minacce.

Pasteur scoprì che, portando il latte a temperature elevate intorno ai 70°C e poi raffreddandolo rapidamente, esso si conservava più a lungo nel tempo proprio per via dell'intenso calore che riusciva a debellare gran parte dei microorganismi e delle loro spore.

Qualcuno potrebbe pensare che pastorizzazione e sterilizzazione siano sinonimi, ma non è così: la prima come abbiamo visto "tiene a bada" la presenza di organismi patogeni, mentre la seconda ha come obiettivo la distruzione di ogni microbo. Così facendo, però, le caratteristiche dell'alimento verrebbero gravemente compromesse (basta pensare a cosa succede facendo bollire il latte... o il vino!), mentre il processo di pastorizzazione preserva le proprietà organolettiche e qualitative del prodotto.

A livello industriale oggi molti alimenti beneficiano dei vantaggi del trattamento di pastorizzazione, come ad esempio le bevande a base di frutta, che devono rispondere a precisi requisiti di qualità previsti dalla legge per poter essere immesse in commercio.

A produrre impianti per la pastorizzazione dei succhi di frutta è Prisma Tech, azienda di Parma che vanta tra i suoi clienti importanti realtà italiane ed estere attive nel settore food & beverage. Scopri le innovative tecnologie Prisma Tech, a tubolari e a piastre, visitando il sito web salasciroppi.it.