Il “Primo
forum europeo sulla qualità alimentare” è organizzato dalla
Fondazione Qualivita - in
collaborazione con il Comune di Siena,
la Camera di Commercio di Siena, la
Provincia di Siena, la
Regione Toscana, il
Ministero per le politiche agricole e forestali
e con il contributo della Fondazione Monte dei
Paschi di Siena -, in programma
venerdì 16 e sabato 17 aprile a Siena (Borgo La Bagnaia),
diversi esperti internazionali alla presenza del commissario europeo
all’Agricoltura Franz Fischler, del
ministro alle Politiche Agricole e Forestali
Gianni Alemanno e del presidente della
Fondazione Qualivita Paolo De Castro.
"In un quadro europeo che vanta 638 prodotti a denominazione di origine
tutelata – afferma De Castro -
l’Italia, con le sue 134 Dop e Igp rappresenta, da sola, il
21% delle denominazioni complessive registrate.
Un valore al consumo per il paniere italiano delle Dop e delle Igp stimato
attorno ai 7,8 miliardi di euro con
una produzione agricola diretta di circa 3,1
miliardi di euro pari al 7% del totale nazionale. Numeri
importanti che, tuttavia, impongono delle riflessioni serie sui potenziali
rischi che l’intero settore può correre".
Si analizzerà il concetto della qualità alimentare rispetto ai suoi
molteplici risvolti. Attraverso quattro gruppi di lavoro formati da
esperti italiani ed internazionali, il tema della qualità verrà “esploso”
rispetto alle coordinate del territorio e del fattore umano (la qualità
favorisce lo sviluppo delle economie locali?), dell’impresa e del
consumatore (fare qualità costa? E il consumatore è disposto a pagare di
più per avere qualità?), della tradizione (come si è tramandata la qualità
nella storia?) e della comunicazione (come informare il consumatore sulla
qualità?).
"Considerando che nell’Unione Europea sarà sempre più difficile rimanere
competitivi a livello di prodotti e di sistema – conclude De Castro -, è
indispensabile puntare sul concetto di qualità
intesa come “espressione” del territorio. Solo così si potrà
creare un legame tra prodotti tipici locali, servizi e territorio che
consentirà al consumatore di percepire l’importanza dei prodotti e
indicare un percorso di crescita per l’intera filiera".
Le tematiche sono quantomai attuali e di interesse comune, non solo per i
produttori agricoli ma soprattutto per le istituzioni – nazionali e locali
– che intendono favorire lo sviluppo economico dei propri territori rurali
puntando sulla crescita delle filiere agroalimentari “di qualità”.
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