15.03.2004 | Eventi

I° Forum Europeo sulla Qualità Alimentare

I° Forum Europeo sulla Qualità Alimentare a Siena, Borgo La Bagnaia il 16 e il 17 Aprile 2004, organizzato dalla Fondazione Qualivita. Dall'Italia alla nuova Europa, DOP e IGP per valorizzare il territorio. Due giorni di confronto con Fischler, Alemanno e quattro gruppi di lavoro di profilo internazionale. Alcune considerazioni del presidente della Fondazione Qualivita De Castro.

Il “Primo forum europeo sulla qualità alimentare” è organizzato dalla Fondazione Qualivita - in collaborazione con il Comune di Siena, la Camera di Commercio di Siena, la Provincia di Siena, la Regione Toscana, il Ministero per le politiche agricole e forestali e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena -, in programma venerdì 16 e sabato 17 aprile a Siena (Borgo La Bagnaia), diversi esperti internazionali alla presenza del commissario europeo all’Agricoltura Franz Fischler, del ministro alle Politiche Agricole e Forestali Gianni Alemanno e del presidente della Fondazione Qualivita Paolo De Castro.

"In un quadro europeo che vanta 638 prodotti a denominazione di origine tutelata – afferma De Castro - l’Italia, con le sue 134 Dop e Igp rappresenta, da sola, il 21% delle denominazioni complessive registrate. Un valore al consumo per il paniere italiano delle Dop e delle Igp stimato attorno ai 7,8 miliardi di euro con una produzione agricola diretta di circa 3,1 miliardi di euro pari al 7% del totale nazionale. Numeri importanti che, tuttavia, impongono delle riflessioni serie sui potenziali rischi che l’intero settore può correre".

Si analizzerà il concetto della qualità alimentare rispetto ai suoi molteplici risvolti. Attraverso quattro gruppi di lavoro formati da esperti italiani ed internazionali, il tema della qualità verrà “esploso” rispetto alle coordinate del territorio e del fattore umano (la qualità favorisce lo sviluppo delle economie locali?), dell’impresa e del consumatore (fare qualità costa? E il consumatore è disposto a pagare di più per avere qualità?), della tradizione (come si è tramandata la qualità nella storia?) e della comunicazione (come informare il consumatore sulla qualità?).

"Considerando che nell’Unione Europea sarà sempre più difficile rimanere competitivi a livello di prodotti e di sistema – conclude De Castro -, è indispensabile puntare sul concetto di qualità intesa come “espressione” del territorio. Solo così si potrà creare un legame tra prodotti tipici locali, servizi e territorio che consentirà al consumatore di percepire l’importanza dei prodotti e indicare un percorso di crescita per l’intera filiera".

Le tematiche sono quantomai attuali e di interesse comune, non solo per i produttori agricoli ma soprattutto per le istituzioni – nazionali e locali – che intendono favorire lo sviluppo economico dei propri territori rurali puntando sulla crescita delle filiere agroalimentari “di qualità”.

Paolo d'Abramo
Responsabile scientifico
Enologia e Viticoltura 

Vinit.net
dabramo@vinit.net
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?