L’evento piemontese si è aperto con una Tavola Rotonda dal titolo: “Vitigni
Autoctoni, ricetta vincente per il mercato del futuro”. A
questo incontro sono intervenuti il Prof.
Attilio Scienza, Docente di Viticoltura all’Università di
Milano, Donato Lanati, Enologo,
Gad Lerner, Giornalista e
produttore di vino e Fabio Gallo,
Delegato AIS per la Provincia di Torino.
“La sopravvivenza dei vitigni autoctoni – ha affermato il Prof.
Scienza – è fondamentale per il mantenimento della biodiversità del
nostro patrimonio viticolo, ma è necessaria una maggiore
comprensione delle loro peculiari caratteristiche organolettiche”.
Donato Lanati ha invece sottolineato che “capire un
vitigno autoctono significa capire un territorio e
soltanto studiando e conoscendo i profili varietali dei
diversi vitigni è possibile fornire agli enologi del
territorio gli strumenti per ottimizzarne la
vinificazione e il risultato qualitativo”. |
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“Oggi più che mai il consumatore richiede trasparenza, –
ha ricordato infine Fabio Gallo – ricerca la massima espressione di
ciò che trova scritto in etichetta, la rispondenza ai caratteri
tradizionali della denominazione d’origine”.
Al termine della tavola rotonda sono stati premiati i
56 produttori di Piemonte, Liguria e Valle
d’Aosta, autori dei 69 vini eccellenti ai quali sono stati
attribuiti i “Cinque Grappoli”.
Oltre 600 i partecipanti alla manifestazione che si è conclusa con i
banchi di assaggio di tutti i 69 vini premiati. Hanno curato il
servizio 100 Sommeliers che hanno stappato per i visitatori oltre
400 bottiglie dei migliori vini del territorio.
“E’ stata una vera soddisfazione – ha ricordato al termine
Antonio Dacomo, Presidente dell’AIS
Piemonte – ospitare nella nostra regione una kermesse così
prestigiosa e siamo orgogliosi di vedere riconosciuta a livello
nazionale la grande qualità raggiunta dai produttori piemontesi”.
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