04.11.2004 | Eventi

Giochi e leccornie a base… d’oca

Anche quest’anno Mirano, piccola cittadina dell’entroterra veneziano, si vestirà a festa per l’ormai tradizionale “Zogo de l’oca in piazza”, una due giorni di divertimento in programma il 13 e 14 novembre. Dadi giganti e pedine umane percorreranno le 63 grandi tavole disegnate dal pittore Carlo Preti che, disposte attorno all’ovale della piazza, formeranno una grande passerella colorata di circa 130 metri.

Per arricchire ulteriormente l’edizione 2004, la Pro Loco ha svolto un approfondito lavoro di ricerca storica e culturale su "Fiere e mercati del '900” al fine di valorizzare il legame storico e culturale tra la Provincia di Venezia e la Slovenia. Grazie a questo studio, l’ente proporrà nel week end della festa una ricostruzione storica di una Fiera dove, sotto le tipiche bancarelle in legno dai grandi teli bianchi, gentili signore in costumi d'epoca venderanno prodotti gastronomici a base d'oca, mentre attori, comparse e figuranti animeranno le vie del centro storico. E in piazza ci sarà una sfilata del tutto particolare del simpatico pennuto per eleggere “Miss Oca”.

Il momento clou rimane, però, la partita che metterà a confronto le cinque frazioni di Mirano e la cittadina stessa, per un totale di sei squadre composte da una decina di persone, tutte rigorosamente in costume ottocentesco. Al vincitore andrà l'"Oca dell'anno" e una somma in denaro che, a discrezione, andrà ad un'associazione benefica o sportiva.
Ricordiamo che il “Gioco dell’Oca” viene considerato il più antico dei “giochi di percorso”, come testimoniano alcuni documenti rinvenuti in tombe egizie e cinesi dove veniva rappresentato il concetto del bene (le oche) e del male (gli ostacoli). In Italia, apparve per la prima volta all’epoca dei Medici, mentre la stampa più antica risale al 1640 e fu pubblicata a Venezia.
 
Al centro vi è raffigurata una famiglia seduta attorno ad una tavola imbandita e nel bel mezzo un'oca arrosto. Da qui, molto probabilmente, deriva il nome del gioco, mentre secondo altri studiosi proviene dall'usanza dei giocatori di impiegare la vincita per comperare una bella oca.
Appuntamento, dunque, a Mirano dove, tra leccornie e intrattenimenti vari, si potrà anche approfittare per scoprire quest’angolo di pianura veneta.

Luisa Quinto
luisa.quinto@regione.veneto.it

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