Una due giorni dunque
nella tranquillità della montagna friulana, riscoprendo i sapori veri e
genuini di un tempo, che gli artigiani della
Carnia hanno saputo preservare dalla minaccia dell’omologazione
del gusto. E così sarà possibile scoprire le decine di tipi di formaggio
che ancor oggi vi vengono prodotti, d’estate nelle malghe dove vengono
portate le mandrie al pascolo da metà giugno a metà settembre, e durante
tutto l’anno nei caseifici, ciascuno dei quali porta il nome di una
vallata carnica: scuèta (ricotta) affumicata e fresca, formadi frant
(frantumato e fermentato assieme al pepe), il tipico latteria Carnia con
le sue varie stagionature, gialìns (ricottina affumicata alle erbe),
formaggi di malga e latteria freschi, mezzani e stravecchi, caciotte
fresche e affumicate, caprini, formaggio salato (messo in salamoia, con
“madri” che hanno decine di anni).
Organizzata dall’AIAT della Carnia, in
collaborazione con il Touring Club Italiano
e la Regione Friuli Venezia Giulia, la
manifestazione è stata ideata con lo scopo di valorizzare e salvaguardare
i prodotti e i piatti tradizionali della montagna carnica, vero e proprio
giacimento gastronomico e culturale, che rappresenta una delle ricchezze
di questa zona, dove il turismo si è saputo sviluppare in armonia con
l’ambiente e non ha intaccato usi, modi di vita, mestieri tradizionali.
In programma “Caseifici aperti - Alla scoperta di
luoghi, sapori e mestieri” (ovvero itinerari gratuiti, con
guida, in corriera per visitare luoghi di produzione di latticini,
botteghe artigianali, antiche trattorie), una Mostra mercato di tutti i
formaggi carnici, a cui si affiancheranno prodotti tipici locali, un
biciclettata alla ricerca di sapori perduti e Laboratori del gusto
organizzati con Slow Food, dal titolo
“Per assaggiare ed imparare i formaggi della
malga, della valle … e del casaro” con abbinamenti fra formaggi
(Carnia fresco, medio, invecchiato, salato, formadi frant, ubriaco e
erborinato)e vini autoctoni friulani (a palazzo Frisacco di Tolmezzo,
sabato ore 17.00; domenica ore 11.30 3 17.00, prenotazione: Aiat numero
verde 800-249905). Ospiti d’onore saranno i formaggi della montagna
lombarda e bresciana in particolare, e quelli austriaci della Carinzia.
Dalle 11.00 alle 12.00 di domenica, un’altra golosità, Il mare sposa la
montagna, degustazione gratuita di borèto (il gustoso brodetto di pesce di
Grado) con polenta bainac della Carnia. Inoltre, i negozi della città
rimarranno aperti per tutta la giornata.
Per l’occasione, ristoranti e trattorie prepareranno un piatto
tradizionale a base di formaggio al prezzo fisso di € 8 e gli alberghi
delle varie vallate della Carnia proporranno pacchetti week-end
particolari: camera doppia con pernottamento e prima colazione a partire
da € 53 (week-end breve, 1 notte) ed € 103 (week-end lungo, 2 notti).
Pernottamento in doppia e prima colazione nei B&B costerà invece € 43
(week-end breve, 1 notte) ed € 86 (week-end lungo, 2 notti).
Giunto alla sua nona edizione, il Premio anche quest’anno sarà assegnato a
3 personaggi o realtà che si sono contraddistinti per quanto riguarda la
tutela e la valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti tipici. Lo
scorso anno i premi sono stati assegnati allo scrittore
Carlo Sgorlon, alla
famiglia Santini del ristorante “Dal
Pescatore” di Canneto sull’Oglio e al Consorzio
Vicenza Qualità.
Informazioni:
Aiat della Carnia, numero verde 800-249905, fax 800-597905,
www.carnia.it, e-mail aiat@carnia.org. |