L’orto bagnato dalle gocce salate del Tirreno è alla base dalla
cucina di Gennaro Esposito, chef
e titolare della Torre del Saracino, rinomato ristorante di
Vico Equense vincitore dei
migliori riconoscimenti culinari e segnalato dai più importanti
manuali gastronomici come la guida Michelin
ed il Gambero Rosso. Un matrimonio perfetto tra verdure e
frutti di mare in cui il fuoco dei pomodori arrossati dal solleone è
spento dalla fresca vivacità della fauna ittica nata tra le correnti
del golfo.
“La cucina della penisola sorrentina è stata fortemente influenzata
dalle invasioni del mare - spiega Esposito - La gente viveva in
collina e paradossalmente si è sviluppata una cucina di terra
piuttosto che di mare. I pescatori camuffavano addirittura il sapore
del pesce con salse particolari per avere sempre gusti diversi. I
piatti tradizionali sono apparsi solo verso la metà del 1800”.
Quali saranno i prodotti che
caratterizzeranno quest’agosto?
Come al solito faremo attenzione a quello che ci circonda e quindi
ci soffermeremo in concetti di cucina che, partendo dai nostri
prodotti, esprimono piatti a base di verdure, pesce e frutti di mare
con una presenza giusta ed equilibrata di paste. E’ la logica
conseguenza dell’espressione di un territorio con le sue
potenzialità, la ricchezza delle coltivazioni e la vicinanza del
mare. Anni fa sarebbero stati preferiti piatti di altre zone, come
le pennette al salmone, che non avevano alcuna attinenza con le
nostre esigenze alimentari.
Per i gusti degli italiani il pesce vince
sulla carne solo d’estate?
La sfida è quasi sempre vinta dal pesce perché oggi la gente al
ristorante ama mangiare più piatti, mentre con portate di carne si
fa fatica ad arrivare al dolce. Inoltre, grazie alle tecnologie che
hanno favorito la distribuzione di prodotti sempre freschi, il pesce
sta conquistando anche regioni interne come l’Alto Adige dove
storicamente si faceva una cucina molto diversa.
Ad agosto si darà più importanza ai primi o
ai secondi?
Gli eno-turisti che visitano i ristoranti d’eccellenza della
costiera adorano assaggiare soprattutto le paste per la nostra
grande tradizione.
Come menù di questa estate cosa ci
consiglia?
Come antipasto un totano nero di Praiano, un pesce dal gusto intenso
con profumi molto diversi dal tipico e poco pregiato totano; il
tutto con un ripieno di gamberi e verdure. Dopo di che proseguirei
con dei fusilli di Gragnano fatti a mano conditi da un ragù di
cernia bianca di fondale e una salsa di limone agrodolce, mentre per
secondo opterei per un trancio di dentice o ricciola con zucchine
cotte e crude. Il pasto può essere completato dalla classica ricotta
e pera.
Quali vini devono accompagnare queste
portate?
Dei bianchi campani: iniziare con un’ottima Falanghina per
assaggiare via via un Fiano o un Greco. Il dessert, invece, può
essere abbinato ad un vino dolce della costa.
Cosa cucinerebbe al Governatore della
Campania Antonio Bassolino e al Presidente del Napoli Aurelio De
Laurentiis, protagonisti di questo “caldo” agosto 2005?
Bassolino è un persona molto salutista, attento alla naturalezza dei
gusti e alla leggerezza del piatto, quindi preparerei una minestra
di zucchine (un piatto che facciamo con tutta la pianta dello
zucchino: foglie, steli, fiori e piccole zucchine) con gamberoni
rossi e uovo affogato. De Laurentiis ama il crudo, per lui una
lasagnetta di gamberoni rossi, alici, calamaretti e scampetti,
“bagnati” da una salsa all’arancia.
Insomma, il segreto per cucinare un buon
piatto estivo?
Verdure fresche e pesce di qualità. E occhio alla cottura… Ma
l’importante è metterci passione attraverso la scelta dei prodotti,
la cura nei dettagli e i giusti abbinamenti perché il piatto
rispecchia la persona che lo cucina.
di Mario Vella
Fonte:
Campaniasuweb.it |