Una domenica da pioniere, è proprio il caso di dirlo, quella vissuta
lo scorso 30 ottobre alla scoperta dell’oro rosso: lo zafferano. L’Enovago
Tifernate si è recato a Città della Pieve per le “Giornate
dello Zafferano”, un interessante connubio tra la
raffinata spezie ed i piaceri del Lago Trasimeno.
Avvolti dai colori di un autunno ancora agli inizi, abbiamo
“esplorato” uno dei tanti zafferaneti presenti nella cittadina
umbra, ospiti del Consorzio “Il Croco di
Pietro Perugino”, dedicato alla memoria di
Alberto Viganò, colui che, circa
venti anni fa, decise di riprendere la coltivazione dello zafferano
purissimo in fili. Il dott. Viganò si era reso conto, utilizzando un
sistema di coltivazione a rotazione annuale degli appezzamenti, che
la spezia si adattava molto bene al clima ed ai terreni che
caratterizzano quel territorio.
Negli ultimi anni, una convenzione stipulata con la facoltà di
Agraria del vicino Ateneo perugino con in testa il prof.
Curgonio Cappelli, fornisce al
Consorzio una continua assistenza scientifica necessaria ad ottenere
un prodotto di alta qualità. La ricerca ha permesso, oltre al già
diffuso uso in cucina di questa spezia, un suo impiego nell’arte
tintoria, soprattutto con la seta, anch’essa di origini orientali. I
campi coltivati a zafferano raggiungono il loro massimo splendore
cromatico tra la metà di ottobre e quella di novembre. E’ proprio in
questo periodo che i fiori ancora chiusi, vengono raccolti per
poterne estrarre la preziosa spezie.
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L’oro rosso, i preziosi stimmi dello zafferano |
Dopo esserci cimentati nella raccolta del croco, così è chiamato il
fiore dello zafferano, ci siamo diretti nei sotterranei dello
storico Palazzo Orca. Qui, sapientemente guidati da Alessandro
Mazzuoli, Presidente del Consorzio, con un lavoro “quasi” certosino
dalle nostre inesperte mani sono usciti gli stimmi che, dopo
un’attenta e lenta essiccazione, sono diventati purissimi fili
rossi. Questo, agli occhi di chi sta assaporando un gustoso risotto
alla milanese, può apparire strano, ma gli autentici fili di
zafferano, gli stimmi appunto, sono rossi e rilasciano il tipico
colore giallo solo dopo la cottura.
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L’Enovago Tifernate
Marco Braganti
in compagnia dell’agronomo
Alessandro Mazzuoli,
Presidente del Consorzio dello zafferano |
Durante il pranzo in uno dei caratteristici ristoranti dislocati nel
centro storico, è stato un piacere per il palato assaggiare una
fumante zuppa di castagne e ceci allo zafferano, completata con un
filo d’olio “D.O.P.-Colli Trasimeno”. Non da meno è stata la terrina
con spezzatino di capocollo al profumo di zafferano, accompagnata da
un buon bicchiere di Divina Villa etichetta
nera 2000 (Trasimeno Gamay Doc – “Duca della Corgna”).
Dulcis in fundo una panna cotta,
ovviamente… allo zafferano!
Che dire…. L’Enovago Tifernate ci fa venire curiosità e appetito!
Non ci resta che fare un salto a Città
della Pieve, perla del Trasimeno, dove l’arte si sposa al
piacere del palato.
Un po’ di link utili:
Città della Pieve
Notizie sul Trasimeno
Il sito ufficiale dello zafferano
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Alessandro Maurilli. Giornalista,
toscanaccio purosangue
cresciuto tra i filari del nonno
dove tra una puntura di ape nel periodo della vendemmia
e un acquazzone improvviso a primavera ha scoperto fin
da piccolo la passione per il vino.
Email:
enovago@vinit.net
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