Sono intervenuti,
Marco Di Gangi assessore al turismo ed attività produttive della
Provincia di Sassari , Lorenzo Zicconi rettore della Confraternita
Enogastronomica Nord Ovest Sardegna, Giovanni Farris ordinario di
Microibiologia nella facoltà di Agraria dell'Università di Sassari,
Antonio Fois, dirigente della Coldiretti olivicoltore e produttore
oleario, Alessio Tola, docente di Merceologia nella facoltà di
Economia della Università Guglielmo Marconi di Roma,
Giovanni Pinna,
enologo della Sella e Mosca. Il Turismo, sostengono gli
organizzatori, rappresenta un potente strumento per la crescita del
territorio, non solo sotto il profilo economico, ma anche culturale,
sociale, umano.
Ma se è vero che il turismo è in grado di generare crescita
economica ed occupazionale, è anche vero che un suo sviluppo
disordinato può causare seri problemi ambientali e sociali. La
domanda di valori turistici è soprattutto, anche se non
esclusivamente, domanda di valori ambientali e culturali: clima,
natura, risorse storico artistiche e, nel nostro campo di interesse,
identità enogastronomiche e quindi anche agroalimentari.
Ma la conservazione di questi beni può risultare minacciata da un
eccessivo e disordinato sviluppo dell’attività turistica;
paradossalmente il turismo può distruggere il turismo.Un patrimonio
naturale e culturale intatto e valorizzato, anche dal punto di vista
agroalimentare ed enogastronomico, è una risorsa per il turismo.
La dinamica economica del settore, la soddisfazione del turista e la
tutela del patrimonio naturale e culturale sono quindi
indissociabili. La leva che “innesca” qualsiasi processo di sviluppo
turistico è evidentemente costituita dalle attrazioni, in assenza
delle quali non sarebbe possibile attirare visitatori in una certa
destinazione.
Un Territorio quindi non inteso solo come luogo geografico
costituito dalla natura e dal paesaggio ma considerato anche come un
insieme di storia, tradizione e cultura che si esprimono anche
attraverso il patrimonio delle tradizioni enogastronomiche e di
prodotti tipici locali. Tutto ciò va integrato in maniera sinergica
con tutte le altre componenti che caratterizzano l’offerta
turistica. Pensiamo che attraverso questa sinergia integrata debba
passare la sfida futura per lo sviluppo di un turismo sostenibile
nella Sardegna del Nord Ovest.
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Lorenzo Zicconi
confcnos@yahoo.it |