Chiusa la sesta edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti. Nel segno del rispetto della terra
"Sopra la stessa zolla. Sotto la stessa goccia. Nello stesso letame": è questo il messaggio lanciato dalla FIVI nel corso della sesta edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che ha chiuso con più di 9.000 ingressi la due giorni di Piacenza.
Un messaggio che si trovava stampato sulla retroetichetta delle bottiglie di Prosecco di Luigi Gregoletto presenti sul tavolo di ogni regione tra gli stand di Piacenza Expo. Un segnale forte in un periodo in cui il vino e i vignaioli sono sotto accusa, in particolare nella zona di Conegliano-Valdobbiadene. In un'arena piena di colleghi il vignaiolo di Miane, premiato come Vignaiolo dell'anno, ha commosso i presenti con il suo discorso. Un inno alla terra e al suo rispetto.
"Dalla mia vita e dalle mie esperienze – ha raccontato Gregoletto - posso dire che la terra va rispettata, va amata, perché la terra è madre e sa ricompensare. Anche oggi che produrre molto è facile e produrre poco è altrettanto facile. Produrre equilibrato nel rispetto della terra, della sua conservazione e della qualità del prodotto, è molto più difficile. Ma sono convinto che questa sia la via da affrontare e sono altrettanto convinto che la terra non delude. La terra ti può fare meno ricco, ma sicuramente più signore".
Questa sesta edizione chiude i battenti con un afflusso di pubblico superiore del 50% rispetto alla precedente. Il successo della manifestazione è stato tale che alcuni vignaioli si son trovati già sabato sera ad aver esaurito le bottiglie. Significativa anche la presenza di stranieri: da tutta Europa (Francia, Portogallo, Norvegia; Svizzera, Austria, Slovenia, Svizzera e Germania) ma anche dall'Australia e dal Giappone. Segno che l'amore per i Vignaioli non ha confini.
FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono quasi 1000 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 10.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. 70 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro. I 10.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49 % in regime biologico/biodinamico, per il 20 % secondo i principi della lotta integrata e per il 31 % secondo la viticoltura convenzionale.
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