una riflessione semiseria sulle tecnologie di vinificazione che si possono incontrare in cantina
Manca una settimana alle mie sospirate ferie e fra un mese , o forse anche meno inizierà la vendemmia 2009.
Con i ragazzi in cantina stiamo facendo i primi discorsi sui protocolli vinificazione, sulle novità che vorremmo apportare prendendo spunto anche dalle problematiche incontrate durante la vendemmia scorsa.
Stanno arrivando anche i primi ragazzi e ragazze che vogliono fare domanda come ‘stagionali’……Sabato scorso due ragazzi appena laureati alla facoltà di enologia di Milano si sono presentati per fare domanda di lavoro…aspiranti enologi che vogliono fare i cantinieri…Io nella mia vita professionale inseguo il sogno proibitori avere persone che collaborano con me che amano quello che fanno.
Così rincorrendo la mia utopia, nel colloquio con quei ragazzi mi sono trovata ad elencare cosa avrebbero potuto toccare con mano se forre venuti a lavorare in cantina :
Ø Macerazione prefermntativa a freddo di bianchi e rossi.
Ø Vinificazione in riduzione di Chardonnay ed Albana.
Ø Flottazione di Trebbiano e Rosati
Ø Macerazione carbonica
Ø Verifica e controllo degli andamenti fermentativi
Ø Utilizzo di filtro tangenziale
Ø Utilizzo di microssigenatore
Ø Gestione della cantina d’invecchiamento
Ø Vinificazione di passiti bianchi ( senza muffa nobile…almeno per ora)
Ø Vinificazione metodo Charmat
Ø Vinificazione metodo Classico.
Ø Selezione delle vinacce per la grappa
Ø Molitura delle olive e conseguente iter di certificazione per l’ottenimento della DOP .
I due ragazzi si sono presi qualche giorno per pensarci, la discussione che è nata in cantina con gli altri ragazzi è: non stiamo esagerando con l’impatto tecnologico?
I vini erano migliori quando bastava pressare e mettere in vasca? …e la vita del cantiniere forse era più semplice…ai posteri l’ardua sentenza.
Tag: macerazione prefermentativa, flottazione, macerazione carbonca, vinificazione in riduzione, filtro tangenziale, vinaccia grappa, vinificazione metodo Charmat