06.06.2002 | Vino e dintorni

Degustazioni - Amira Aglianico Grand Prix - Finale

Degustazioni – “Amira Aglianico Grand Prix” Finale – Vince il Bue Apis 1999. L’ “Amira Aglianico Grand Prix” giunge alla fine decretando vincitore il Bue Apis 1999 della Cantina del Taburno di Benevento.

La degustazione è stata organizzata dall’AMIRA (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum (SA). I vini degustati rigorosamente alla “cieca” erano i primi due classificati nelle precedenti 4 manche che hanno visto a confronto i vini prodotti con uve aglianico, nelle annate 1999/2000, delle 4 zone più vocate a questo vitigno: Benevento, Avellino, Salerno e il Vulture. La Scheda I degustatori hanno valutato per ogni vino l’esame visivo (limpidezza, colore e fluidità), l’esame olfattivo (intensità, persistenza e finezza) e l’esame gustativo (intensità, persistenza, finezza, corpo, stato evolutivo e piacevolezza). La scheda dell’Amira-Paestum è molto meno tecnica di tutte le schede professionali, ma è immediata ed è facile da compilare da un qualsiasi amatore del buon vino. Infatti i vini sono consumati soprattutto dalla gente comune e non solo dagli addetti ai lavori. Alla fine ogni vino ottiene un giudizio in centesimi. Fino a 19 punti un vino non è giudicabile, da 20 a 39 punti è scadente, da 40 a 59 punti è sufficiente, da 60 a 79 è buono, da 80 a 94 è ottimo e da 95 a 100 punti è eccellente. L’aglianico è il più famoso vitigno dell’antichità (Vitis Hellenica), sembra sia stato introdotto in Italia dai Greci, all’epoca della fondazione di Cuma o poco più tardi, mentre la trasformazione del nome Hellenica in Hellanica e quindi in aglianico deve farsi risalire alla fine del XV secolo, al tempo del dominio degli Aragona nel regno di Napoli. I campioni sono stati degustati il 5 giugno da 9 degustatori Amira (Buonora, Cavallaro, Calabrese, Duro, Grippo, Napoleone, Adduono, Torrusio e Daniele), nei saloni del Savoy Beach Hotel di Paestum, e hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso. 1° vino classificato: Bue Apis 1999, Aglianico Beneventano IGT, Cantina del Taburno, Benevento. Diamo a Cesare quello che è di Cesare. Il Bue Apis 1999 ha vinto con merito questa gara. Un vino che rimane una rarità. Per averlo, è stato “corrotto” per la seconda volta il maître-sommelier del Ristorante Il Granaio di Paestum, infatti è stata prelevata la loro ultima bottiglia. Il Bue Apis è prodotto da uve provenienti da una vigna di 100 anni, a 1000 metri dalla cantina. In degustazione ha entusiasmato, migliorando di 3 punti la “prestazione” nella fase eliminatoria: Eccellente/ottimo alla vista; Ottimo/eccellente all’olfatto, con sentori di frutta rossa matura e spezie; Eccellente in quasi tutti i parametri gustativi. Prezzo indicativo in enoteca: € 65,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 88/100, ottimo 2° vino classificato: Raiano 2000, Irpinia Aglianico IGT, Villa Raiano, Sertino (AV). Quasi una sorpresa. Il Raiano ha migliorato con merito di 6 punti la degustazione precedente, ed ha ottenuto solo un punticino in meno del “grande” Bue Apis. Un vino avvolgente, piacevole e molto equilibrato nel suo insieme. Ottimo/eccellente in tutti i valori gustativi. Un’azienda da seguire con attenzione. Prezzo indicativo in enoteca: € 11,00. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 87/100, ottimo. 3° vino classificato: Il Repertorio 2000, Aglianico del Vulture DOC, Cantine del Notaio di Rionero in Vulture (PZ). Ha praticamente confermato il punteggio e l’esito della degustazione precedente. Un ottimo prodotto.Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00. Gradazione alcolica 13,5 %. Punteggio finale 83/100, ottimo. 4° vino classificato: Castellaccio Riserva 2000, Aglianico Colli di Salerno IGT, I.C.P.A. Monte Pugliano di Montecorvino Pugliano (SA). Ha leggermente deluso, anche se il piazzamento è di tutto rispetto. Ha perso 2 punticini nell’intensità olfattiva. Mistero delle degustazioni alla cieca. Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 79/100, buono. 5° vino classificato ex aequo: Aglianico 2000, Cilento Doc, Azienda Vitivinicola Francesco Barone, Rutino Cilento (Sa). Nella manche della provincia di Salerno era stato una sorpresa battendo “concorrenti” più blasonati. In questa degustazione ha trovato la sua reale dimensione.Ha perso 6 punti che lo posizionano in questo onorevole 5° posto. In enoteca € 6,00. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 75/100, buono. 5° vino classificato ex aequo: Delius 1999, Aglianico Beneventano IGT, Cantina del Taburno, Benevento. La delusione della giornata. Il campione degustato non era affatto identico al vino che aveva sbalordito nella prima manche per la sua classe ed eleganza. Probabilmente, frutto di una cattiva conservazione. Prezzo indicativo in enoteca: € 20,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 75/100, buono. 7° vino classificato: Aglianico del Vulture 1999 DOC, Consorzio Viticoltori Associati del Vulture, Barile (PZ). Altro vino che non ha confermato la precedente degustazione, ritrovando la sua vera identità. Vale ampiamente il prezzo: € 5,50. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 74/100, buono. 8° vino classificato: Il Principio 1999, Aglianico d’Irpinia IGT, Terredora di Paolo SS. Montefusco (AV). Secondo i giudizi dei degustatori, questo vino non era simile a quello che ha conquistato la finale. Altro mistero non risolvibile. Ha perso punti alla vista, al naso e al gusto…. Prezzo indicativo in enoteca: € 9,00. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 70/100, buono. “Fuori Concorso”: Ocone 1997, Aglianico del Taburno Doc, Agricola del Monte, Ponte (BN). Vino che all’insaputa dei degustatori è stato scelto come “apripista”, in quanto generalmente il primo vino degustato è penalizzato. Si è difeso molto bene: Eccellente/ottimo alla vista, ottimo all’olfatto (con piacevoli note speziate) e buono al gusto con un’ottima persistenza. Prezzo indicativo in enoteca: € 8,00. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 73/100, buono. È stata una gara entusiasmante che prova come per giudicare un vino non basta assaggiarlo una volta sola. Diodato Buonora, Fiduciario Amira Paestum Responsabile degustazioni Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
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