Con gradazione
inferiore, i vini sono denominati Vesuvio
Doc e non potranno portare in etichetta la dicitura ''Lacryma
Christi''. È un prodotto che entra a pieno titolo nella
storia dell’enologia nazionale ed internazionale. Infatti,
la fama di questo vino (Doc dal 1983), ha
fatto fiorire miti e leggende, tra le quali la più
affascinante è: ''Dio riconoscendo nel Golfo di Napoli un lembo di
cielo asportato da Lucifero, pianse e laddove caddero le lacrime
divine sorse la vite del Lacryma Christi''.
La zona di produzione comprende le aree dei comuni di
Boscotrecase, Trecase, San Sebastiano al
Vesuvio, e parte dei territori dei comuni di
Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno,
Boscoreale,
Torre Annunziata, Torre del Greco, Ercolano,
Portici, Cercola, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana,
tutti in provincia di Napoli.
12 le ''Lacryma
Christi del Vesuvio bianco Doc 2005'', che sono
passate sotto l’esame attento di 11 degustatori AMIRA (Aiello,
Buonora,
Calabrese,
Cavallaro,
Daniele,
Falanga,
Grippo,
Napoleone,
Rotondi,
Sangiovanni,
Taurone). |
I campioni
degustati nei saloni del Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il
seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi,
che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata
possa dare un giudizio diverso.
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1° vino classificato:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco Doc 2005,
Sannino, Ercolano (NA) |
Non conosco quest’azienda, ma il suo Lacryma Christi bianco è stato
nettamente il migliore ed il più piacevole. Leggendo qua e là, forse
ho intuito che l’enologo è Alessandro Mancini, uno che il vino lo sa
fare (vedi i bianchi di Colli di Castelfranci). Se è lui, il mistero
di questo prodotto è presto svelato, altrimenti, complimenti a chi
l’ha ''fatto''.
In degustazione è risultato: ''eccellente'' all’esame visivo; al ''naso''
non ha entusiasmato (solo ''buono'' in tutto: intensità, persistenza
e finezza) ma il tutto era pulito e corretto, si percepivano i
sentori di mela matura al punto giusto; al gusto ''buono''
all’intensità e ''ottimo'' in tutti gli altri parametri della scheda
Amira.
Lasciava una bella e ricca bocca piena tanto da farlo sembrare uno
dei vini più blasonati campani, come il greco o il fiano per
esempio. Un’azienda che, secondo me, è da seguire con interesse.
Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale
76/100 buono. |
2° vino classificato:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco Doc 2005,
Pagano Raffaele, Boscoreale (NA) |
Piccola azienda guidata dal giovane Raffaele Pagano che da pochi
anni mette in bottiglia quello che per decenni la sua famiglia ha
venduto sfuso. Con impegno si stanno vedendo i primi risultati.
Questa ''lacryma'' è piaciuta per la sua freschezza e complessità:
''eccellente'' al visivo; ''buono/ottimo'' al naso che era pulito e
fine; ''buono/ottimo'' al gusto dove lasciava una bella sensazione
di piacevolezza soprattutto alla persistenza. Complimenti.
Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale
74/100 buono. |
3° vino classificato:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco Doc 2005,
Terredora di Paolo S.S., Montefusco (AV) |
Una buona ''lacryma''. Dai sentori olfattivi di frutta esotica
s’intuiva che alle spalle c’è un’azienda blasonata. Comunque la ''Terredora'',
secondo me, sta facendo un buon lavoro sui bianchi, soprattutto
avellinesi. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale
72/100 buono.
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4° vino classificato:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco Doc 2005,
Fioravante Romano, Ottaviano (NA) |
Vino più che corretto. La famiglia Romano produce vini da oltre
cento anni, ma solo dal 1995 ha iniziato ad imbottigliare e
preferisce distribuire i propri vini unicamente nella ristorazione e
nelle enoteche, non servendo i supermercati. Il punteggio parla
chiaro: molto vicino ai ''primi della classe''. Al naso si
percepivano note di caffé. Gradazione alcolica
12,5%. Punteggio
finale 68/100 buono.
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5° vino classificato ex aequo:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco
Doc 2005, De Falco, San Sebastiano al Vesuvio (NA) |
Una ''lacryma'' senza infamia e senza lode. Corretta e niente più.
Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale
61/100 buono. |
6° vino classificato ex aequo:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco
Doc 2005, Sorrentino, Boscotrecase (NA) |
Simile al vino precedente. ''Naso'' anonimo. Gradazione alcolica
12,5%. Punteggio finale
61/100 buono. |
7° vino classificato ex aequo:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco
Doc 2005, Grotta del Sole, Quarto (NA) |
Questo vino è stato prodotto da una delle aziende più blasonate e
conosciute della Campania. Il risultato non è stato dei migliori
anche perché al naso si percepivano degli antipatici sentori di
chewing gum alla banana. Gradazione alcolica
12,5%. Punteggio finale
59/100 sufficiente. |
8° vino classificato ex aequo:
Vigna Lapillo 2005, Lacryma Christi
del Vesuvio bianco Doc, Sorrentino, Boscotrecase (NA) |
Quest’azienda è stata presente in degustazione con due etichette.
Questa lacryma avrebbe dovuto essere più importante, ma è piaciuta
meno della precedente. Difatti quella base ha ottenuto due ''punticini''
in più per una migliore finezza sia olfattiva che gustativa.
Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale
59/100 sufficiente. |
9° vino classificato ex aequo:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco
Doc 2005, Manimurci, Paternopoli (AV) |
Il punteggio parla da solo. Pochi ed anonimi i profumi. Gradazione
alcolica 12,5%. Punteggio finale
53/100 sufficiente. |
10° vino classificato ex aequo:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco
Doc 2005, Ametrano, Torre Annunziata (NA) |
Simile al prodotto precedente. Una piccola ''lacryma''. Gradazione
alcolica 13%. Punteggio finale
53/100 sufficiente. |
11° vino classificato:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco Doc 2005,
Vesevus, Boscotrecase (NA) |
Poco piacevole all’olfatto. Anonima. Gradazione alcolica
12,5%.
Punteggio finale 51/100 sufficiente. |
12° vino classificato:
Lacryma Christi del Vesuvio bianco Doc 2005,
Saviano, Ottaviano (NA) |
Una delusione. Evidenti problemi in tutto: vista, olfatto e gusto.
Colore simile a quello della birra. Gradazione alcolica
12%.
Punteggio finale 40/100 sufficiente. |
'In questo 2005, Cristo non ha versato ''lacrime'' uguali in tutte le
aziende…'
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