Ottenuto con le uve del
vitigno aglianico, per
almeno l’85%, in 17 comuni dell’Irpinia, ha una gradazione alcolica
minima di 12 gradi. L’invecchiamento minimo è di tre anni (di cui 1
in botte) e se invecchiato 48 mesi (di cui 18 in botte) può portare
in etichetta la menzione “riserva”, purché raggiunga la gradazione
di 12,5 gradi.
Sono stati presi in considerazione 8
Taurasi della vendemmia 2000, gli stessi che gli esperti
della rivista “IL
MIO VINO” hanno degustato e di cui hanno pubblicato
il risultato sul numero uscito in edicola lo scorso dicembre. Questa
degustazione è stata fatta per confrontare 2 metodi di valutazione,
entrambi al “buio”. Si premette che i degustatori Amira stimano la
rivista “IL MIO VINO” ed apprezzano l’operato dei loro esperti.
I vini sono passati sotto l’esame attento di 11 degustatori AMIRA. (Aiello,
Buonora, Calabrese, Daniele, Lembo B., Napoleone, Onorato, Rotondi,
Saturno D., Taurone e Vicinanza).
I campioni degustati il 2 febbraio nei saloni dell’Hotel
Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato.
Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione
della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio
diverso.
1° vino classificato ex aequo:
Taurasi Docg 2000, D’Antiche Terre,
Manocalzati (AV). Questa è
stata la sorpresa positiva della giornata. Confrontando la
degustazione dell’Amira Paestum con quella della rivista “IL MIO
VINO”, in quest’ultima, il Taurasi di D’Antiche Terre ha ottenuto
solo il sesto posto, mentre il risultato Amira è molto vicino a
quello del
Gambero Rosso che ha assegnato
a questo vino i due bicchieri rossi (in pratica quasi tre
bicchieri).
In degustazione, il vino è stato giudicato particolarmente
equilibrato e piacevole. Eccellente/ottimo all’esame visivo, come
d’altronde tutti i vini assaggiati. All’olfatto è stato giudicato
“ottimo” e si percepivano dei piacevoli sentori di prugna, di
amarena e di altra frutta rossa matura. Al gusto è piaciuto
soprattutto nella finezza e nella piacevolezza. Sicuramente il
miglior Taurasi prodotto da questa azienda che è stata fondata nel
1989. Avanti così. Risulta strano che la guida “Duemilavini”
dell’Ais abbia completamento dimenticato questa cantina. Prezzo
indicativo in enoteca: € 19,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio
finale 84/100, ottimo.
1° vino classificato ex aequo:
Vigne Cinque Querce 2000, Taurasi Docg,
Salvatore Molettieri, Montemarano (AV).
Anche su questo vino il risultato non è concorde tra i due metodi.
Per “IL MIO VINO”, 4° posto e tre stelle, per l’Amira un primo posto
ampiamente meritato. Per la cronaca, il “gambero” ha “dato” a questo
vino i 2 bicchieri rossi ed ha affermato che manca ancora un
ulteriore tocco di finezza e di equilibrio per raggiungere i
fatidici 3 bicchieri. Ancora strano che la guida dell’Ais abbia
“dimenticato” anche quest’azienda. A differenza del precedente, il
“Cinque Querce” è risultato più “caldo”, sicuramente per l’elevata
gradazione alcolica, ma ugualmente piacevole ed elegante. Prezzo
indicativo in enoteca: € 27,00. Gradazione alcolica 15%. Punteggio
finale 84/100, ottimo.
3° vino classificato ex aequo:
Taurasi Docg 2000, Perillo, Castelfranci (AV).
Che fatica trovare questo vino. Uno degli amirini è andato fino a
Castelfranci (80/90 Km da Paestum), dove è risultato difficile
trovare qualcuno che conoscesse l’azienda Perillo. Alla fine,
aiutato dalla fortuna, il nostro inviato ha trovato la casa/cantina
e Michele Perillo che gli ha gentilmente offerto il vino per la
degustazione. L’azienda, anche se piccola, si sta distinguendo per
la qualità del suo vino. Nel ’99 la “Perillo” ha prodotto poco più
di 2000 bottiglie, nel 2000 circa 6000 e per il 2001 si è arrivati a
quasi 10,000. Questo Taurasi è molto ricercato dagli amatori e dai
ristoratori che desiderano avere delle particolarità. In
degustazione è risultato ottimo/buono al naso dove si evidenziavano
i sentori di liquirizia. Al gusto, ottimo in tutti i parametri.
Complimenti. Altre guide: GR (2 bicchieri rossi) – Ais (assente!).
Per “IL MIO VINO”, terzo posto e 3 ½ stelle. Prezzo indicativo in
enoteca: € 23,00. Gradazione alcolica 14,5 %. Punteggio finale
79/100, buono.
3° vino classificato ex aequo:
Radici 2000, Taurasi Docg, Mastroberardino,
Atripalda (AV). Per “il mio vino” il 2° posto (4 stelle)
e miglior vino per il rapporto qualità/prezzo. Difatti, questo
“Radici” è piaciuto in tutti i sensi. Segno che la più famosa
azienda vinicola avellinese sta ritornando ad essere quella che
tutti conoscono. Di questo, se ne sono accorti anche quelli del
“Gambero” che hanno assegnato a questo Taurasi (l’unico della
vendemmia 2000) i famosi 3 bicchieri. In degustazione è risultato
ottimo/buono sia al gusto che all’olfatto dove si evidenziavano
sentori di frutta rossa matura. Altre guide: Ais (4 grappoli) –
Espresso (16,5/20). Prezzo indicativo in enoteca: € 18,50.
Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 79/100, buono.
5° vino classificato:
Taurasi Docg 2000, Feudi di San Gregorio,
Sorbo Serpico (AV). Della “Feudi” questo è il Taurasi
considerato da “battaglia”, infatti non figura in nessuna guida.
L’azienda produce anche il “Piano di Montevergine Riserva” e il
“Selve di Luoti”, due prodotti nettamente superiori a quello
degustato. Il vino non ha entusiasmato gli amirini e neanche gli
esperti de “il mio vino” che lo hanno classificato al 7° posto.
Comunque, tirate le somme, è un discreto Taurasi. Prezzo indicativo
in enoteca: € 19,50. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale
75/100, buono.
6° vino classificato:
Vigna Macchia dei Goti 2000, Taurasi Docg,
Antonio Caggiano, Taurasi (AV). Per “il mio vino” è
risultato il vino migliore (il più buono), quindi è stato
classificato al primo posto. Per l’Amira è stata la delusione della
giornata. Già all’olfatto gli amirini hanno riscontrato qualche
“defaillance” nella finezza, mentre al gusto il vino è stato
giudicato solo buono/ottimo, le “pecche”, se così le possiamo
chiamare, sono state individuate nell’intensità, ancora nella
finezza e nella piacevolezza. Così le altre guide: GR (2 bicchieri
rossi) – Ais (5 grappoli) – Espresso (17/20). Si spera che il
giudizio Amira, nettamente contrastante con tutti, sia dovuto ad una
bottiglia conservata male. Prezzo indicativo in enoteca: € 28,00.
Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 71/100, buono.
7° vino classificato:
Taurasi Docg 2000, Villa Raiano, Serino (AV).
Trovare questo vino è stata un’altra avventura. In azienda, dove già
da qualche tempo commercializzano il 2001, non è stata trovata
l’annata 2000. L’“inviato” amira, non sapendo che fare, ha
acquistato un magnum dell’annata richiesta. Il responsabile delle
degustazioni lo ha rifiutato, in quanto sull’etichetta non era
menzionata l’annata. Un altro inviato ha acquistato una bottiglia in
un’enoteca di Avellino, arrivato a Paestum si rende conto che è del
1999. La volontà di fare questa degustazione era tanta, così è
iniziata una ricerca in “rete”. Un po’ di fortuna ed è stata trovata
una bottiglia (l’ultima) in un’enoteca di Ercolano. Ancora 160 km
(tra andata e ritorno) e 25 euro, ed è stato possibile effettuare la
degustazione. Il vino? Deludente. Ci si aspettava di più sia
all’olfatto che al gusto. Un Taurasi, secondo gli amirini, poco più
che accettabile. Non si può confrontare il risultato delle altre
guide, poiché tutte hanno degustato la 2001. Per “il mio vino” 5°
posto. Prezzo indicativo in enoteca: € 25,00. Gradazione alcolica
13,5%. Punteggio finale 67/100, buono.
8° vino classificato:
Taurasi Docg 2000, Giulia, Prata di Principato
Ultra (AV). Ultimo posto con i “due” metodi. Nel
giudicare questo vino si è avuto rispetto della parola “Taurasi”.
Infatti, meritava un punteggio ancora più basso. Al naso, pochi i
profumi e non molto gradevoli. Al gusto….da dimenticare. Altre
guide: GR (assente) – Ais (presente con il ’99 – 4 grappoli) –
Espresso (l’azienda è presente solo con i bianchi). Prezzo
indicativo in enoteca: € 15,50. Gradazione alcolica 13%. Punteggio
finale 65/100, buono.
Il confronto tra i “grandi” degustatori de “IL MIO VINO” ed i
“piccoli” dell’Amira si è rivelato molto interessante. Da notare,
tra i due metodi, una sola certezza: il
Taurasi (fatte poche eccezioni) non è assolutamente il
grande vino che si vuol far credere, per non parlare dei prezzi che
sono effettivamente esagerati.
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Diodato Buonora
Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
Amirapaestum.it |
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