03.12.2003 | Vino e dintorni

Degustazioni Amira - Nero d'Avola 2002

Primo classificato: "Terre di Ginestra". L’ultima degustazione alla cieca organizzata dall’A.M.I.R.A. (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, ha avuto come tema Nero d’Avola 2002. Vitigno antico tipico della Sicilia, conosciuto anche come "Calabrese", nome che sembra sia un’errata traduzione del dialetto siciliano "calaurisi", da "calea", ovvero uva e "aulisi", che vuol dire d’Avola borgo della provincia di Siracusa.

Il Nero d’Avola, coltivato ad alberello o a spalliera da un’uva ad alta gradazione zuccherina che gli permette di arrivare con facilità ad oltre quindici gradi alcolici. Per questo motivo è quasi sempre usato negli uvaggi ed entra nella composizione di diversi vini doc come il Cerasuolo di Vittoria, il Marsala, l’Eloro e tanti altri. Allevandolo con particolari criteri si è riusciti ad abbassare il grado zuccherino ed aumentarne l’acidità. Vinificato così in purezza, con tecnologie moderne, si è rivelato come uno dei grandi rossi di struttura italiani, adatto anche ad un lungo invecchiamento.

7 sono i vini “Nero d’Avola 2002”, tutti siciliani, che sono passati sotto l’esame attento di 12 degustatori AMIRA (Buonora, Calabrese, Cavallaro, Citro, Falanga, La Marca, Napoleone, Onorato, Rotondi, Saturno D., Taurone e Vicinanza).

I campioni degustati nei saloni dell’Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.

1° vino classificato: Terre di Ginestra Nero d’Avola 2002, Sicilia Igt, Calatrasi, San Cipirello (PA). Bello, buono, piacevole. Si pensava che tra le bottiglie in esame non c’erano grandi vini. Dopo la degustazione abbiamo scoperto che questo Nero d’Avola sulla guida del Gambero Rosso 2004 ha ottenuto i 2 bicchieri ed il numero che indica il prezzo (5), lo valuta dai 13,01 ai 20.00 euro. Mentre la guida dell’Espresso 2004 gli ha dato il punteggio di 15,5/20 (3 bottiglie) e lo valuta euro 25/29. Noi l’abbiamo acquistato per caso a Giarre e pagato solo euro 7,03! La Calatrasi, azienda che produce otto milioni di bottiglie, è guidata dall’amministratore unico e socio di maggioranza, Maurizio Miccichè, medico specializzato in reumatologia con la vocazione del viticoltore.
 
Questo vino si è dimostrato ottimo/eccellente alla vista, colore rosso rubino-amarena, archetti numerosi e “lacrime” che scendevano lentamente. All’olfatto, ottimo in tutti i parametri (intensità, persistenza e finezza), dove si percepivano piacevoli sentori che ricordavano la vaniglia, la cannella, la liquirizia e frutti di bosco. Anche al gusto ottimo in tutti i parametri. Un vino di qualità che vale la pena averne qualche bottiglia in cantina. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale 81/100 ottimo.

2° vino classificato: Baglio Antico Nero d’Avola 2002, Sicilia Igt, Sicily Wines, Salemi (TP). Secondo classificato. Non abbiamo trovato notizie di quest’azienda, ma il vino degustato era corretto. Eccellente/ottimo al visivo. Ottimo/buono all’olfattivo, dove si percepivano profumi come la cannella, la vaniglia ed i fichi secchi. Buono al gusto dove lasciava in bocca una piacevole punta di liquirizia. In enoteca circa € 3,50. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 71/100 buono.

3° vino classificato: Tre Riviere Nero d’Avola 2002, Sicilia Igt, Antichi Vinai, Passopisciaro (CT). Ancora un vino piacevole, prodotto in un’azienda alle soglie dell’Etna. Ottimo alla vista. Buono/ottimo al naso ed al palato. Profumi percepiti: cannella, liquirizia, lieviti. Prezzo indicativo in enoteca: € 3,50. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 69/100 buono.

4° vino classificato: Milaro Nero d’Avola 2002, Sicilia Igt, Valle dell’Acate, Acate (RG). L’azienda Valle dell’Acate è presente sulla guida del Gambero Rosso 2004 con il “Tané ‘00”, un Nero d’Avola che ha sfiorato i tre bicchieri. Questo “Milaro”, anche se non presente in guida, è corretto e ben fatto. Da quello che abbiamo potuto intuire, Gaetana Jacono, ex farmacista che conduce con passione l’azienda di famiglia, ha le idee ben chiare. Il Milaro si è rivelato ottimo alla vista e buono/ottimo al naso e al gusto. All’olfatto si percepivano dei sentori che ricordavano le piante di gerani. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 67/100 buono.

5° vino classificato ex aequo: Nero d’Avola 2002, Sicilia Igt, Settesoli, Menfi (AG). Ancora un buon vino. Abbiamo scoperto che anche la “Settesoli” è un’azienda coi fiocchi. Una cantina sociale che conta ben 2300 soci che ha sfiorato i tre bicchieri sul “gambero” con il “Bendicò Mandrarossa 01”, un blend di Nero d’Avola, Merlot e Syrah. Presente sulle guide del “Gambero” e dell’”Espresso” con ben 11 vini, tutti con un lodevole rapporto qualità prezzo. Il vino degustato, non presente sulle guide, era corretto e molto simile al precedente. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,00. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 65/100 buono.

5° vino classificato ex aequo: Nero d’Avola 2002, Sicilia Igt, Francesco Nicosia, Trecastagni (CT). Vino prodotto alle falde dell’Etna che si è rivelato con l’identico punteggio del precedente. Onesto nel gusto e nel costo. In enoteca: € 3,00. Gradazione alcolica 12,5 %. Punteggio finale 65/100 buono.

7° vino classificato: Nero d’Avola 2002, Sicilia Igt, Tenute Rapitalà, Camporeale (PA). La Rapitalà è sicuramente la più prestigiosa cantina tra quelle prese in degustazione. Sul gambero un tre bicchieri (Hugonis ’01) e un quasi tre (Solinero ’01). Il risultato in questa degustazione è dovuto sicuramente in quanto è stato preso un vino “da corsa”. È stato leggermente penalizzato poiché all’esame visivo presentava una schiumetta che non era Co2. In ogni modo buono in tutto. Sentori evidenti: vaniglia e cannella. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 64/100 buono.

Da questa degustazione si evince che la Sicilia produce dei vini buoni, con un rapporto qualità/prezzo da oscar, in un momento dove tanti viticoltori (soprattutto campani) hanno perso la testa.

Diodato Buonora
Fiduciario Amira Paestum

Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
Amirapaestum.it
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