Diverse le sottovarietà:
l’Aglianicone, l’Aglianico zerpuluso, l’Aglianico femminile e quello
mascolino. Il più diffuso e stimato resta però quello comune detto anche
verace o liscio. In Campania, l’aglianico da solo o assemblato con altri,
entra nella composizione delle seguenti Doc:
Taurasi (Docg), Solopaca, Taburno, Guardiolo, Sant’Agata dei Goti, Falerno
del Massico, Vesuvio, Campi Flegrei, Penisola Sorrentina, Cilento, Costa
d’Amalfi, Sannio e Galluccio. Inoltre, è il vitigno più diffuso
in Basilicata ed è anche presente in alcune Doc della Puglia e del Molise.
6 i vini che sono passati sotto l’esame attento di 12 degustatori AMIRA. (Aiello,
Buonora, Calabrese, Cavallaro, Citro, Falanga, Napoleone, Onorato,
Rotondi, Saturno D.,Taurone e Vicinanza).
I campioni degustati il 27 febbraio nei saloni del
Hotel Esplanade di Paestum, hanno decretato il seguente
risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro
campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio
diverso.
1° vino classificato: Taurì 2002, Aglianico dell’Irpinia
Igt, A. Caggiano, Taurasi (AV).
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L’azienda agricola
Antonio Caggiano che è nata nel 1990, non ha impiegato molto tempo
per essere una delle più rinomate della Campania. Produce 130.000
bottiglie di vino, tutte ad un livello abbastanza alto, vini come il
Salae Domini, il Macchia dei Goti, il Béchar, il Mel, il Fiagre e il
Devon, sono ambiti dagli appassionati di mezzo mondo. Di queste,
circa 35.000 bottiglie sono di Taurì, il vino degustato. Prodotto
con il 100% da uve aglianico, ha avuto un affinamento di sei mesi in
barrique di secondo e terzo passaggio. Eccellente/ottimo all’esame
visivo. |
Buono/sufficiente all’olfatto, dove non si evidenziavano sentori
particolari oltre a quelli soliti di frutta rossa matura. Al gusto
si è distinto per un’ottima persistenza, finezza e piacevolezza. Da
abbinare a primi campani tradizionali come fusilli, ravioli, ecc.
Prezzo indicativo in enoteca: € 12,00. Gradazione alcolica 13%.
Punteggio finale 69/100, buono. |
2° vino classificato: Candriano 2002, Aglianico Irpinia Igt,
Colli di Castelfranci, Castelfranci (AV). L’azienda che produce
questo vino è alla sua prima vendemmia. È nata dalla fusione di due
famiglie, Gregorio/Colucci, viticoltori da sempre, che hanno deciso di
vinificare in proprio le loro uve. I risultati ed i consensi che stanno
avendo, fanno capire che sono sulla strada giusta. Il Candriano, che ha
avuto anch’esso un passaggio in barrique, è stato giudicato ottimo alla
vista, buono/ottimo al naso e buono al gusto, dove solo la finezza
lasciava leggermente a desiderare. Ai sentori olfattivi si evidenziava,
dopo qualche minuto, una piacevole nota di liquirizia. Azienda da seguire
con interesse. Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica
13,5%. Punteggio finale 63/100, buono.
3° vino classificato ex aequo: Cinque querce
2002, Aglianico Irpinia Igt, S. Molettieri,
Montemarano (AV). Anche questa una
bella azienda. Il suo aglianico Cinque Querce, che ha avuto un affinamento
di 12 mesi tra rovere e bottiglia è stato giudicato: eccellente/ottimo
all’esame visivo, buono/sufficiente all’olfattivo e al gustativo. Prezzo
indicativo in enoteca: € 12,50. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale
62/100, buono.
3° vino classificato ex aequo: Aglianico 2002,
Irpinia Igt, Terredora S.S., Montefusco (AV).
Sicuramente non il migliore aglianico di questa azienda che produce degli
ottimi Taurasi e un buon Aglianico Igt, commercializzato con il nome “Il
Principio”. Risultato: ottimo/buono alla vista, buono/sufficiente al naso
(sentori di frutta rossa matura) e buono/ottimo al gusto. Prezzo
indicativo in enoteca: € 9,50. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale
62/100, buono.
5° vino classificato: Aglianico 2002, Irpinia Igt,
Antica Hirpinia, Taurasi (AV).
Vino che ha sorpreso nel colore e nei profumi, sembrava un novello,
addirittura i sentori erano quelli della fragola. Questo il giudizio:
ottimo all’esame visivo, buono/sufficiente sia all’olfattivo che al
gustativo. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,50. Gradazione alcolica 12%.
Punteggio finale 56/100, sufficiente.
6° vino classificato: Aglianico 2002, Irpinia Igt,
Struzziero, Venticano (AV). Questo vino è stato penalizzato dal
colore che era rosso tendente all’”aranciato”, come se fosse un vino di
almeno 5/6 anni. C’è da dire che a differenza dei primi, quest’aglianico
non ha avuto alcun affinamento in legno ed era già in commercio dalla
primavera scorsa. L’azienda c’è e sicuramente si rifarà con il 2003 (i
bianchi buoni anche lo scorso anno). Il vino è risultato ottimo/buono alla
vista e sufficiente/buono al naso e al gusto. Qualche minuto dopo essere
stato servito, all’olfatto, si percepivano piacevoli note di caffè
tostato. Prezzo indicativo in enoteca: € 7,00. Gradazione alcolica 12,5%.
Punteggio finale 51/100 sufficiente.
La “2002” è sempre di più un’annata da dimenticare. Aspettiamo la “2003”.
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Diodato Buonora
Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
Amirapaestum.it |
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