Questo vitigno bianco è
originario della Francia, base di vini famosi in tutto il mondo come lo
champagne ed i rinomati bianchi di Borgogna quali lo
Chablis, il Corton-Charlemagne, il Mersault ed il
Pouilly-Fuissé. Negli ultimi anni, lo
chardonnay, si è diffuso in gran parte
di quei paesi che hanno intenzione di produrre vini di gran pregio come
la California, l’Australia, il Cile, Sud Africa e così via. In Italia,
ha iniziato ad avere la sua notorietà unicamente dal 1978, quando è
stato iscritto nel catalogo nazionale delle varietà. Prima veniva spesso
confuso con il pinot bianco. Ora lo troviamo in gran parte delle nostre
regioni, tra le quali citiamo le più importanti: Trentino Alto Adige,
Friuli, Veneto, Piemonte, Toscana, Puglia e Sicilia.
11 i vini (5 italiani e 6 stranieri) che sono passati sotto l’esame
attento di 12 degustatori AMIRA. (Aiello,
Buonora, Calabrese, Cavallaro, Daniele, Falanga, Lembo B., Napoleone,
Onorato, Raucci, Taurone e Vicinanza).
I campioni degustati il 7 gennaio
nei saloni dell’Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente
risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro
campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un
giudizio diverso.
1° vino classificato ex aequo:
Chardonnay 2003, Alto Adige Doc, Elena Walch,
Termeno (BZ). Elena Walch, architetto di formazione, è
diventata produttrice nel 1985 dopo aver sposato il discendente di una
delle più antiche dinastie del vino di Termeno,
Werner Walch. Se tutti i suoi vini sono
come questo chardonnay passato in degustazione, è di fatto una “grande”.
Il vino è risultato eccellente all’esame visivo. Ottimo/buono
all’olfattivo dove si percepivano sentori che ricordavano la mela golden
e la crosta di pane. Al gusto si è evidenziato con una lunga e fine
persistenza, oltre che per la grande eleganza e piacevolezza. Veramente
un bel vino. Complimenti. Prezzo indicativo in enoteca:
€ 13,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio
finale 81/100, ottimo.
2° vino classificato ex aequo:
Las Casas del Toqui Chardonnay 2003, Viña de
Larose, Rapel Valley, Cile. Qualche notizia sull’azienda:
Viña de Larosa è una delle maggiori
cantine da esportazione del Cile ed è situata a 120 Km a sud di
Santiago, capitale del Cile e a 30 Km dall'Oceano Pacifico. È stata
fondata nel 1824 da Don Gregorio Ossa con classici ceppi di vite
importati dalla Francia. La tenuta consta di 700 ha di vigne piantate
nella Rapel Valley. Pensate, questo
era il vino più economico che è stato degustato, quindi meriterebbe
anche un oscar per il rapporto qualità prezzo. Eccellente alla vista.
Ottimo/buono al naso con sentori di mela golden. Al gusto ottimo in
tutti i parametri della scheda amira: intensità, persistenza, finezza,
corpo, piacevolezza e stato evolutivo. Con altre parole, il vino è
risultato elegante, equilibrato ed armonico. Viva il Cile. Prezzo
indicativo in enoteca: € 5,50. Gradazione
alcolica 13,5%. Punteggio finale 81/100, ottimo.
3° vino classificato:
Sundial Chardonnay 2003, Fetzer Vineyards, San
Francisco California, U.S.A. L’azienda
Fetzer è una delle più importanti in
California. Ultimamente ha dichiarato di volersi convertire al 100%
biologico entro il 2010. Questo Sundial, biologico o meno, ha ben
impressionato i degustatori Amira. Leggermente inferiore agli altri sia
nella persistenza olfattiva che nell’intensità gustativa. Al naso
sprigionava piacevoli profumi che facevano ricordare un bel cestino di
frutta esotica. Comunque, anche la California è una regione viticola da
tenere sott’occhio. Prezzo indicativo in enoteca:
€ 12,00. Gradazione alcolica 13,5 %. Punteggio
finale 78/100, buono.
4° vino classificato:
Fleur du Rhône 2003, Chardonnay Valais A.O.C,
Coop Basilea, Svizzera. Questo vino è stato prodotto nel
Vallese, il più importante cantone viticolo svizzero con i suoi ca. 5000
ha in vigneti. In questa zona si coltiva, come vitigno bianco,
soprattutto lo chasselas dal quale
si ottiene il famoso fendant. Qui, lo chardonnay è coltivato da
pochissimi produttori. Non sappiamo chi ha prodotto il vino che abbiamo
preso in considerazione, in quanto, in etichetta si menzionava
unicamente che era stato selezionato dalla Coop svizzera (catena di
supermercati presente in tutto il territorio elvetico). Comunque, questo
chardonnay è risultato piacevole e si è distinto nell’insieme per essere
stato ben vinificato. Al naso si evidenziavano i sentori di frutta
esotica e leggermente la vaniglia. Una bella sorpresa. Prezzo indicativo
in enoteca: € 8,00. Gradazione alcolica 12,7%.
Punteggio finale 74/100, buono.
5° vino classificato ex aequo:
Libaio 2003, Chardonnay Toscana Igt, Ruffino,
Pontassieve (FI). Uno chardonnay nazionale “buono”, corretto
e pulito, ma in tutti i casi non entusiasmante. Nei sentori olfattivi
prevaleva la mela golden. Prezzo indicativo in enoteca:
€ 10,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio
finale 70/100, buono.
6° vino classificato ex aequo:
Chardonnay D’Istinto 2003, Sicilia Igt, Calatrasi,
San Cipirello (PA). Altro vino corretto, prodotto da
un’azienda siciliana che fa enormi quantità senza trascurare la qualità.
Risultato: visivo (eccellente), olfattivo e gustativo (buono/ottimo).
Sentori al naso percepiti: frutta esotica con prevalenza del frutto
della passione. Prezzo indicativo in enoteca: € 12,00. Gradazione
alcolica 14%. Punteggio finale 70/100, buono.
7° vino classificato ex aequo:
Chardonnay 2003, Venezia Giulia Igt, Vinnaioli
Jermann, Villanova di Farra (GO). Da questo vino ci si
aspettava di più. A leggere le etichette, prima della degustazione, era
quello più accreditato a raggiungere, con molta facilità, il podio. Alla
“cieca” il responso è stato praticamente l’opposto. Oltre alla consueta
eccellenza all’esame visivo, il vino nell’insieme è risultato solo
“buono”. Caso strano, al naso, appena servito, si percepivano dei
piacevolissimi sentori di marmellata di agrumi, profumi, che poi sono
svaniti in un batter d’occhio. Prezzo indicativo in enoteca:
€ 15,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio
finale 68/100, buono.
8° vino classificato ex aequo:
Gran Feudo Chardonnay 2003, Navarra D. Origen,
Bodegas Julian Chivite, Cintruénigo, Spagna. Qualche notizia
sull’azienda Chivite: situata in Cintruénigo, è la cantina
più antica della Denominazione d’Origine Controllata della Navarra. Fu
fondata nel 1647 e oggi è un’azienda leader che esporta in 48 paesi il
68% della produzione. Il vino degustato, visto il prezzo, è tutto
sommato corretto. Eccellente al visivo, “buono” al naso (sentori di
crosta di pane) e al gusto. Prezzo indicativo in enoteca:
€ 5,50. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio
finale 68/100, buono.
9° vino classificato:
Chardonnay 2003, Vin de pays d’Oc, J.P. Chenet,
Landiras, Francia. La zona di produzione di questo vino è il
sud della Francia, nel cosiddetto Languedoc-Roussillon. Il prodotto
degustato è appena corretto, ma quello che colpisce di più dell’azienda
J.P. Chenet, se le notizie trovate
“in rete” sono esatte, è che sarebbe quella che commercializza di più
nel mondo: vende 2 bottiglie di vino al secondo, facendo i calcoli
arriviamo ad oltre 63 milioni di bottiglie l’anno! Sarà vero? Prezzo
indicativo in enoteca: € 5,50. Gradazione
alcolica 12,5%. Punteggio finale 66/100, buono.
10° vino classificato:
Wildcard Chardonnay 2003, Peter Lehmann, Tanunda,
Australia. A detta dei più, l’enologia australiana ha
raggiunto in poco tempo un eccellente livello qualitativo e
d’efficienza; Peter Lehmann (che ha
avviato la sua azienda nel 1979) è stato nominato miglior produttore
australiano del 2003. Invece, ai degustatori Amira, questo vino ha
colpito unicamente per aver un color giallo paglierino con dei riflessi
verdi molto accentuati e per aver all’olfatto uno spiccato sentore di
pomodoro appena maturo. Un vino, un’azienda e una nazione da riprovare.
Prezzo indicativo in enoteca: € 8,00.
Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 57/100, sufficiente.
11° vino classificato:
Albizzia 2003, Chardonnay Toscana Igt, Marchesi
De’ Frescobaldi, Firenze. La guida del Gambero rosso 2005,
scrivendo di quest’azienda, dice: “nei bianchi stupisce l’Albizzia 2003,
dai profumi floreali e di frutti bianchi e dal corpo nervoso, fresco,
con finale convincente e appetitoso”. Secondo noi, probabilmente avranno
assaggiato un altro vino. Quello degustato dagli “amirini” è
completamente da dimenticare. La sola cosa che si evidenziava erano i
netti sentori d’anidride solforosa. Prezzo indicativo in enoteca:
€ 8,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio
finale 53/100, sufficiente.
Alla fine una degustazione che si è rivelata molto interessante,
soprattutto, per la bella scoperta (per noi) del Cile e per la conferma
della California. Alla prossima.
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Diodato Buonora
Fiduciario Amira Paestum
Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscalinet.it
Amirapaestum.it |
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