Dall’Oltrepò alla Bassa, il fascino dell’agriturismo
È record di presenze nei 613 centri di agriturismo della Lombardia. Nel lungo ponte sono previste più di 20 mila presenze.
Ogni provincia ha una sua particolarità: nelle realtà del Varesotto, Bergamasca e Lecchese c’è attenzione all’attività ricreativa e sportiva, invece nel Pavese e nel Bresciano sono maggiormente curati gli itinerari gastronomici e le «vie del vino». La «Bassa», da Lodi a Mantova, offre invece un contatto diretto fra agricoltore e turista. Non mancano le opportunità di svago, con la pratica di sport magari dimenticati (il tiro con l’arco, le bocce, il ping pong), oppure la possibilità di un coinvolgimento nell’attività agricola. L’identikit dell’agriturista: età 25-35 anni, libero professionista o imprenditore, prevalentemente residente in città. «Da noi - racconta il titolare di un agriturismo nell’Oltrepò pavese - sono numerosi i visitatori nel corso dell’anno; in questo periodo c’è chi si ferma alcuni giorni, la maggior parte proviene dalla città e cerca un po’ di evasione, qualcosa di diverso».
In Lombardia, più del 90 per cento delle aziende agrituristiche offrono la possibilità di soggiornare: aprile-maggio e settembre-ottobre sono i cosiddetti «mesi da alta stagione».
«L’offerta è differenziata da una provincia all’altra - osserva Filippo Moroni, direttore della Coldiretti di Lecco -. Dalla pianura alle colline c’è la possibilità di trovare la fattoria dei propri desideri: si può fare di tutto: dallo sport al lavoro.
«Negli ultimi anni - aggiunge - si è avuta una crescita d’interesse anche da parte delle scuole: i bambini non sanno più come è fatta una fattoria e allora sono importanti le visite guidate oppure i periodi di vacanza con le famiglie per accostarsi a un mondo che è scomparso da gran parte della Lombardia». In questo periodo i centri più richiesti sono quelli vicino a casa.
In Oltrepò : sono 84 le aziende agrituristiche della provincia di Pavia, che offrono più di mille posti letto. Dal 25 aprile al 1° maggio sono al gran completo. Tra le escursioni più gettonate quelle nei santuari dei vini, con visite ai vigneti e alle cantine storiche. Poi l’offerta prevede momenti culturali, gite in bicicletta o a piedi e sport come il tiro con l’arco e il ping pong.
Da Varese a Bergamo: gli agriturismi della fascia pedemontana, dal Varesotto alla Bergamasca, passando per le terre di Brianza, rappresentano il buon ritiro per migliaia di milanesi. Si raggiungono facilmente, al massimo in un’ora di auto, e perciò sono sempre affollati. Anche in queste zone vengono offerte visite guidate, ma soprattutto attività sportive: equitazione e pesca. In Alto Lario e Bassa Valtellina gli agriturismi propongono anche corsi di equitazioni per periodi di due-tre mesi.
La Bassa: i centri del- la Bassa e del Bresciano hanno particolarità diverse; Mantova e Cremona, con prevalente propensione agricola, offrono un contatto diretto agricoltore-turista. Vengono inoltre organizzate visite a caseifici e conserviere. Nel Bresciano c’è un accostamento fra le attività sportive e le visite al Parco delle incisioni rupestri dei Camuni di Capodiponte, in Valcamonica.