Va letta in questo senso la partecipazione alla cerimonia inaugurale di Gianni Alemanno, ministro delle Politiche Agricole e Forestali, di Franz Fischler, commissario europeo all’Agricoltura, per la prima volta in visita a Vinitaly (venerdì 2 aprile), di Adolfo Urso, viceministro alle Attività Produttive (sabato 3 aprile) e dei sottosegretari Teresio Delfino e Gianpaolo Dozzo (Agricoltura), Antonio Guidi (Salute), Giancarlo Innocenzi (Comunicazioni).

Per quanto riguarda l’estero, sono attesi alla manifestazione Mel Sembler, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia (quest’anno gli Usa sono “guest country” al Vinitaly), quelli di Canada e Cile, il ministro dell’Agricoltura dell’Ungheria ed il vice primo ministro e il ministro dell’Agricoltura delle Mauritius.

Preludio al Vinitaly si è svolta ieri sera al Teatro Filarmonico di Verona la tradizionale Serata di Gala, durante la quale è stato consegnato alla Mastroberardino Spa di Atripalda (Avellino) e alla Segura Viudas (gruppo Freixenet) di Torrelavit (Barcellona) il Premio Internazionale Vinitaly. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno dal 1996 a imprenditori o aziende che si sono particolarmente distinti per la qualità o l’innovazione di processo. Proclamato anche il nome del “Communicator of the year 2004”. L’ambito riconoscimento è stato dato quest’anno a Susy Atkins, co-direttrice di Wich? Wine Guide; il premio verrà consegnato in ottobre a Londra durante l’International Wine and Spirit Competition (organizzatore del premio assieme a Vinitaly).

Proclamati anche i vincitori del 12° Concorso Enologico Internazionale, del 9° Concorso Internazionale di Packaging e del Concorso Internazionale Sol d’Oro. Durante la cena ufficiale di ieri sera, protagonista con i suoi vini è stata la Calabria. Una curiosità: anche quest’anno è Carlo Rambaldi, il papà di ET, premio oscar per gli effetti speciali, il disegnatore dello stand della Regione Calabria al Vinitaly.

La presenza calabrese è caratterizzata dal filo conduttore, in vista delle Olimpiadi 2004, della riscoperta del legame storico e culturale tra Magna Grecia e Grecia, tra la Calabria ed Atene, tra il vino e gli atleti dell'antica Grecia ai quali, vincendo le Olimpiadi, veniva offerto il famoso “Kremissa”. Dalle terre dell’antica Kremissa ora si ottiene il Cirò, vino che la Regione Calabria vuole riportare in Grecia durante le prossime Olimpiadi.

Ufficio Stampa
Vinitaly

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