26.11.2002 | Eventi

D'Abramo intervista Luca Maroni

Lo incontro al Salone del Vino di Torino. E' affabile, i modi sono assai gentili, l' abbigliamento sobrio. E' Luca Maroni: colui che in questi ultimi anni ha sconvolto e fatto discutere il mondo della critica enologica.

"Io non avevo intenzione di sconvolgere nulla e nessuno; ho messo a punto e perfezionato un metodo per valutare i vini nel modo più completo possibile: per questo era necessario trovare i parametri analitici e sensoriali, comporre una metodologia per l'assaggio e rendere consapevole il pubblico della degustazione che affronta ogni qual volta si avvicina ad un vino; il metodo è uno strumento che consente al fruitore di valutare la qualità, comprovare e monitorizzare l'azione di degustazione professionale: il degustatore è il transfer che una volta fornito il metodo, se ne va."

In questo modo eserciti un ruolo di stimolo sui produttori.
"I consumatori devono esaltare e motivare i produttori, possono farlo solo se acquisiscono il metodo di degustazione in modo da poter affermare-questo vino non mi piace- senza ascoltare successivamente una risposta che mette in dubbio le capacità di giudizio dell'appassionato potenziale acquirente"

"il degustatore è il transfer che una volta fornito il metodo, se ne va"

Hai mai ricevuto pressioni dai produttori?
"Una sola volta, nel 1988, qualcuno mi fece capire che avrebbe potuto essere generoso se lo avessi privilegiato nella carta dei vini: il tenore della mia risposta fu tale che da allora nessuno più ha provato ad esercitare forzature. Io ricevo lettere di enorme sofferenza e con toni minacciosi ma, se i produttori conoscono la linea di equità seguita dai "media", si adeguano.

Che cosa pensi della tecnologia applicata alla vinificazione?
"La qualità dipende per il 50% dalla tecnica e dalla tecnologia e per il restante 50% dall'applicazione umana. La tecnica applicata dall'uomo ha consentito di migliorare a tal punto la composizione chimico-fisica dei vini in modo da renderli universalmente piacevoli all'assaggio. Ha consentito altresì, sogno di tutte le generazioni umane che ci hanno preceduto, di traslare integro da fase solida ( il chicco dell'uva) a fase liquida ( il vino nel bicchiere) il potenziale gusto-aromatico sintetizzato dalla natura nel frutto." 

Prosegui...
"E' decisiva la qualità analitica del vino che deve essere consistente, ricco di estratti ed equilibrato nella morbidezza, nell'acidità, nell'amaro, privo di vizi enologici e non deperito ( ossidato): la somma dei parametri dà la piacevolezza"

Quanto conta, a tuo avviso, l'uso della botte o della barrique nella vinificazione?
"Il legno deve essere di grande qualità, non soverchiante, equilibrato in modo da indurre l'aromatizzazione del prodotto e permettere l'acquisizione di note aromatiche, balsamiche."

La situazione in Italia?
"Tutte l Regioni stanno crescendo, la Sicilia è ormai al terzo posto per importanza dopo Piemonte e Toscana ma anche Puglia, Sardegna, Marche, Abruzzo segnano progressi costanti. Alcuni vini del Trentino sono un esempio di potenza e profumo."

Salone del Vino e Vinitaly a confronto.
"Il Salone del Vino è interessante ed utile anche perchè ha interrotto il monopolio; di questa competizione se ne gioveranno tutti gli operatori; si eviterà lo scadimento di strutture ed eventi poco qualitativi."

Come avvengono le tue degustazioni?
"Sempre nel medesimo ambiente, il mio ufficio, utilizzando unicamente bicchieri standard ISO. Non c'è nessuna commissione di degustatori, deve esserci una sola bocca per tarare le valutazioni."

In un convegno si è discusso delle acquisizioni e del dimensionamento ideali delle Aziende, Zonin ha lamentato un'eccessiva frammentazione, cosa pensi al riguardo?
"Zonin non ha detto- I piccoli devono chiudere- ha detto invece- I piccoli saranno la nostra fortuna ma è necessario che la superficie media s'innalzi da 0.8 ettari ad almeno 5 ettari. E' vero, ma bisogna ricordare che il miracolo economico del vino in questi ultimi anni ha consentito guadagno anche per chi ha proprietà ridotte, di 1 o 2 ettari."

Paesi tradizionali produttori e Paesi emergenti, su quale campo si combatteranno le prossime battaglie?
"La diversificazione dei vini la deve dare la natura, con i terreni, il clima... la competizione sarà comunque sui prezzi, sulla ricerca della qualità alta a prezzi convenienti".

Possibili sviluppi nella degustazione?
"Ho degustato circa 50.000 vini e non ho mai incontrato un vino che ha messo in dubbio la metodologia. L'unico sistema di ottimizzazione è il sistema stesso, quando riscontrerò un difetto nuovo lo valuterò e lo classificherò .

Quali sono gli elementi che contraddistinguono le tue guide?
"Il rispetto per il lettore ed il metodo sono le variabili che contraddistinguono le mie valutazioni e le mie guide".

I siti di Luca Maroni:
Sensonline
Luca Maroni

Paolo d'Abramo
VINit.net
dabramo@vinit.net

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