E' quanto afferma la
Coldiretti che ha voluto ripercorrere
alcune delle portate più significative del pranzo di Natale che il 95%
delle famiglie italiane (+ 5% rispetto allo scorso anno) consumerà a casa
con parenti ed amici. Un appuntamento con la tradizione che non si
conclude sulle tavole del pranzo ma che continua nei giorni successivi
quando nelle case si cominceranno a gustare i regali "custoditi sotto
l'albero" tra i quali gli italiani - stima la Coldiretti - troveranno piu'
Made in Italy alimentare con meno salmone canadese e scandinavo e più
prosciutto di Parma e San Daniele, meno caviale del Volga e più Parmigiano
Reggiano, Grana padano e Pecorino Romano, meno champagne e più spumante.
Si registra infatti - sostiene la Coldiretti - una riduzione dei prodotti
stranieri più consueti del periodo natalizio come il caviale (-15/20%), il
salmone (-10/15%) e lo champagne (-20/25%) mentre aumentano del 10 % gli
acquisti di prodotti Made in Italy "Doc" specialmente quelli più
conservabili da consumare tutti i giorni, come vini, extravergini di
oliva, salumi, formaggi e legumi secchi. Gli
italiani - sottolinea la Coldiretti -
si regaleranno per il Natale 2003 un "cesto Doc" con prodotti nazionali
dal campo alla tavola per un valore di 1,5 miliardi di Euro
composto per il 40% da vini e spumanti, per il 35% da formaggi, per il 20%
da salumi, per l'1 % da extravergini di oliva e per il 4 % da legumi,
frutta secca e altri prodotti. Tra i formaggi faranno bella mostra di sé
il parmigiano reggiano, il grana padano e il pecorino sardo o i
caciocavalli silani e il provolone valpadana.
Molto apprezzato è l'olio extravergine d'oliva:
sono 30 le denominazioni protette che garantiscono origine territoriale e
metodi di lavorazione. Non mancheranno poi una miriade di confezioni in
busta o sacchetto dove vengono offerti legumi come i fagioli (ricordiamo
quelli di Lamon, di Sarconi e di Sorana), lenticchie (quelle del
Castelluccio di Norcia imperversano), frutta secca (ad esempio le pregiate
nocciole di Giffoni o del Piemonte) e cereali (ricordiamo il farro della
Garfagnana) e il riso vialone nano veronese. A questi si aggiunge -
prosegue la Coldiretti - una offerta nazionale di ben 25 vini Docg e 303
Doc che interessano il 34 % della superficie nazionale impiantata a
vigneto.
Il tour de force alimentare non si conclude però solo tra le mura di casa
tanto che saranno 500 mila, soprattutto giovani (55%) gli ospiti degli
agriturismi che durante le vacanze natalizie si lasceranno tentare dalle
golosità delle campagne presenti sulle tavole imbandite nelle aziende
agricole che gelosamente e sapientemente custodiscono le tradizionali
ricette espressioni sempre vive delle realtà rurali. Sapori autentici -
conclude la Coldiretti - caratterizzati da un intimo legame con il
territorio che rispecchiano tradizioni regionali consolidate nel tempo.
IL CESTO DI NATALE " DOC " DEGLI ITALIANI
Vini e spumanti 40%
Formaggi 35%
Salumi e prosciutti 20%
Legumi, frutta secca e altri prodotti 4 %
Olio di oliva 1%
TOTALE 1500 milioni di Euro
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
IL PRANZO DI NATALE CON PRODOTTI TIPICI PER
CIASCUNA REGIONE
ABRUZZO: Minestra di cardi, Lu
rintrocilio (pasta con sugo di castrato, maiale, peperoncino e pecorino
grattugiato), Tacchinella in brodo (condita con aglio pepe, bacche di
ginepro, finocchio, rosmarino, alloro, salvia, timo, menta e maggiorana),
come dolci, calgionetti fritti (panzerottini dolci con marmellata d'uva
nera detta scurchjiata, maritata con noci tritate, mandorle triturate,
mosto e cacao) e scrippedde.
BASILICATA: Minestra di scarole, verze
e cardi cotta in brodo di tacchino e salami con aggiunta di formaggio
grattugiato e a pezzettini, Baccalà lesso con peperoni cruschi (seccati al
sole e calati per pochi secondi nell'olio d'oliva bollente), Strascinari
al ragù di carne mista (pasta casereccia chiamata così perché strisciati a
forza con le dita), piccilatiedd, pane con le mandorle, pettole (pasta
lievitata fritta con alici) e come dolci i calzoncelli (panzerotti fritti
ripieni di salsa di ceci o castagne lesse. Il tutto accompagnato da un
buon vino: l'Aglianico del Vulture.
CALABRIA: Minestra in brodo di
cappone, Pasta china (lasagne o grossi maccheroni rigati al forno farciti
con polpettine di vitello, salame piccante, provola dolce, caciocavallo e
pecorino), stoccafisso con la 'ghiotta (sughetto di olio, cipolla,
pomodori, olive, capperi e uvetta) capretto e Vrùocculi nìvuri ammullicàti
(broccoli conditi con pepe nero, alloro, aglio e pan grattato) e
Quazunìelli (calzoncini ripieni di uva passa, noci, mosto cotto e
cannella).
CAMPANIA: Minestra maritata di cicoria
scarole e "borraccia" (erba amara e pelosa). in brodo di cappone con
aggiunta facoltativa di uova sbattute con peperoncino e carne di vitello,
spaghetti alle vongole, Cappone imbottito e insalata di rinforzo
(cavolfiore, sottaceti misti, peperoni detti papacelle olive di Gaeta e
acciughe salate) accompagnate dalle immancabili friselle (crostini di pane
circolari) e dai broccoli con aglio e peperoncino. Come dolci Struffoli,
Roccocò e frutta secca.
EMILIA ROMAGNA: Coppa piacentina,
Tortellini (ripieni di prosciutto, mortadella di Bologna, Parmigiano,
maiale e uova) in brodo di cappone, bollito misto (cappone o gallina,
manzo, cotechino di Modena) con fagioli, puré e mostarda, formaggio di
fossa con la Saba (mosto cotto e aromi naturali), come dolce il Panone di
Natale di Bologna ( a base di farina, mostarda di mele cotogne, miele,
cacao, cioccolata fondente e fichi secchi). Come vini il Pignoletto dei
Colli bolognesi e il Sangiovese.
FRIULI VENEZIA GIULIA: Brovada e muset
(zuppa di rape e cotechino) con polenta, trippa con sugo e formaggio,
cappone e come dolce la gubana (impasto di noci, mandorle, uvetta, miele,
vino e rhum, avvolto in fragrante sfoglia).
LAZIO: Bruschetta, filetti di baccalà
e broccoli fritti, zuppa di arzilla con broccoli e vongole, tacchino
ripieno con castagne e salsiccia e come dolce il pangiallo (frutta secca e
canditi con farina, miele e cioccolato).
LIGURIA: Maccheroni in brodo, ravioli
alla genovese (ripieno di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e
parmigiano), stecchi fritti (spiedini di rigaglie di pollo con funghi
freschi, besciamella e parmigiano), cappone lesso, salcicce e spinaci,
Faraona al forno con carciofi e come dolce il pandolce (impasto di farina,
uvetta, zucca candita a pezzetti essenza di fiori d'arancio i pinoli
pistacchi semi di finocchio latte e marsala), canditi, torrone, uva, fichi
secchi e noci innaffiati da un buon Rossese di Dolceaqua.
LOMBARDIA: Consumè di cappone in
gelatina, tortellini o casoncelli in brodo, cappone ripieno con tritato,
uova grana e mortadella, accompagnato da mostarda di Cremona, Stecchini
(spiedini di pollo e vitello) con insalata e come dolce il "Pan di Toni",
il panettone.
MARCHE: Cappelletti in brodo,
Vincisgrassi (manzo macinato, salsiccia, rigaglie di pollo tritate,
prosciutto crudo rosolate con il burro e aromi carni e aggiunta di funghi
con vino bianco e salsa di pomodoro, besciamella, noce moscata, parmigiano
e ragù), Cappone arrosto tartufato e come dolce, la Pizza de Nata' (pasta
di pane con frutta secca, uvetta, cioccolato in polvere, limone e arancio
grattugiati, fichi e zucchero).
MOLISE: Zuppa di cardi, Pizza di Franz
in brodo caldo (pezzettini di pizza a base di uova parmigiano grattugiato
e prezzemolo al forno), baccalà arracanato ( mollica di pane aglio
prezzemolo origano uva passa pinoli e noci) o baccalà al forno con verza,
prezzemolo, mollica di pane, uvetta e gherigli di noci. Per dolce i
Calciuni a base di farina, vino, castagne lessate, rhum, cioccolato,
miele, mandorle, cedro candito, cannella, uova e vaniglia. Come vini il
Montepulciano o il Trebbiano.
PIEMONTE: Insalata di carne cruda all'albese,
peperoni in bagna cauda (salsa a base diolio, aglio e acciughe), acciughe
al verde, flan del cardo, tortino al porro, agnolotti al plin con sugo
d'arrosto e risotto con radicchio, arrosto di cappone, misto di bollito
con salse, carote e patate al forno e come dolci, torta di nocciole e
zabaglione e torrone d'Alba.
PUGLIA: Lasagne al forno, baccalà in
umido con lambascioni (cipolline dal gusto amarognolo che si trovano
sottoterra, allo stato selvatico), agnello e salsiccia alla griglia con
cime di rapa e come dolce le carteddate ( fritte a forma di rosa e
guarnite con miele o mosto) e i porcedduzzi (gnocchetti disposti a
piramide con miele e zuccherini colorati).
SARDEGNA: Salumi, salsicce e olive con
finocchio selvatico, Culigones de casu (ravioli ripieni di pecorino
fresco, bietola, noce moscata e zafferano) conditi con sugo di pomodoro e
pecorino grattuggiato, agnello o capretto arrosto con verdure, gueffus
(panini lievitati con noci, pinoli e cannella assieme a mosto zuccherino)
con patate e come dolce le pabassinas (noci e mandorle tritate, uvetta,
buccia d'arancia, semi di anice e sa - sapa, mosto cotto).
SICILIA: Brodo di gallina, sformato di
anellini al forno con ricotta, pasta con le sarde e sarde a beccafico
(ripiene di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva
passa), insalata di aringhe e arance, carne con pancetta coppata con
contorno di sparaceddi e caponata. Per dolce i mustazzoli a base di
mandorle, cannella e chiodi di garofano, dolci di carne (vitello tritato
finemente, mandorle abbrustolite, cioccolato fondente, cannella e chiare
d'uovo) e cubbàita (torrone di miele con nocciole e mandorle o pistacchi)
gustati con vini siciliani come Zibibbo, Passito di Pantelleria e Malvasia
delle Lipari.
TOSCANA: Crostini di fegatini, brodo
di cappone in tazza o cappelletti in brodo, arrosto di faraona, anatra,
fegatelli e tordi con insalata oppure cappone ripieno e sformato di gobbi.
Dolci: i cavallucci e i ricciarelli.
TRENTINO: Canederli (polpettine di
pane raffermo, speck, pancetta e salame, farina, uova, latte e brodo
condite con spinaci, funghi o fegato di vitello. Possono essere conditi,
una volta lessati, anche con burro fuso e formaggio oppure ragù di carne,
strangolapreti (gnocchetti di pane, latte uova e foglie di coste) conditi
con burro, salvia e parmigiano, Capriolo o Capretto al forno con patate e
per dolce lo Strüdel e lo zelten.
UMBRIA: Cappelletti ripieni di cappone
e piccione, contorno di cardi umbri, cappone bollito e come dolce il
panpepato (farina, noci, cioccolato fondente, mandorle, scorza di arancia
candita, uva passa, miele, pinoli, nocciole, pepe macinato e vino rosso,
le pinoccate fatte di zucchero e pinoli e il torciglione serpentello di
pasta dolce con mandorle.
VALLE D'AOSTA: Mocetta in crostini al
miele (Salume di muscolo di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzato
con erbe di montagna, ginepro e aglio), lardo con Castagne cotte e
caramellate con miele, Crostini con Fonduta e Tartufo, Zuppa alla
Valpellinentze (cavolo, verza, fette di pane raffermo, fontina, brodo,
cannella e noce moscata, Salsiccia con Patate e Carbonata Valdostana con
Polenta (sottili striscie di carne macerate nel vino rosso con aromi).
Come dolce Pere a sciroppo servite con crema di cioccolato e panna montata
(pere cotte con zucchero, vaniglia, chiodi di garofano, acqua e vino
rosso, ridotte a sciroppo e Caffè Mandolà molto robusto alle mandorle
tritate e le tegole pasticcini secchi.
VENETO: Soppressa all'aceto, ravioli
in brodo di cappone, lesso di cappone o lesso di manzo "al cren" (salsa di
rafano) con contorno di Purè di patate e insalata di radicchio rosso. Come
dolci il pandoro, i torroni di mandorle ed i biscotti secchi accompagnati
dal Recioto, un ottimo vino dolce
Fonte:
Coldiretti |