Un intenso e caratteristico viaggio volto a conoscere le eccellenze del territorio in provincia di Benevento
Il Sannio Beneventano è situato nella parte nord orientale della Campania, ed è un territorio circondato dalle dolci colline verdi dell'Appennino Meridionale e ricco di storicità sia culturale che enogastronomica:la viticoltura in provincia di Benevento rappresenta circa il 50% dell'intero compartimento regionale campano.
Nel Sannio si parla di vino da millenni: numerose furono infatti le culture (dai Greci ai Sanniti, ma anche i Romani, i Bizantini e i Logobardi ad esempio) che contribuirono allo sviluppo identitario della zona locale, che morfologicamente e geologicamente presenta diverse complessità (terreni perlopiù calcareo-argillosi, con altre connotazioni in diversi punti).
La Doc Sannio è stata raggiunta nel 1997 (raggruppa alcune sottozone e racchiude diversi vitigni), mentre il Consorzio di Tutela Vini è nato nel 1999 e sin da allora lavora alacremente per la promozione dei propri vini, che di fatto sono un ottimo trait d'union per altri attori importanti come la gastronomia e la cultura, specialmente archeologica.
Recentemente, Borghi d'Europa ha partecipato ad un intenso e caratteristico tour volto a scoprire e comprendere le eccellenze sannite, promosso dal Consorzio di Tutela di Vini del Sannio, presieduto da Libero Rillo (vignaiolo titolare dell'Azienda Fontanavecchia) e diretto da Nicola Matarazzo.
Per la parte dedicata al vino, sono state visitate le Cantine Storiche Mustilli a Sant'Agata de Goti (furono in primi a vinificare la Falanghina in purezza alla fine degli anni '70) e a Bonea, sotto le pendici del Taburno, l'Azienda Votino, anch'essa famosa per la tradizione di coltivare la Falanghina.
Molto importante è stato poi il momento tecnico di tasting e rating assieme ad Assoenologi sezione Campania a Guardia Sanframondi delle annate 2022 della Falanghina Doc e dell'Aglianico del Taburno Rosato Docg e 2019 per l'Aglianico del Taburno Docg: in generale sono vini ancora un po' giovani, con ottimo potenziale evolutivo, dove la Falanghina brilla soprattutto per finezza, sapidità e persistenza.
Altri vini autoctoni che hanno colpito Borghi d'Europa sono stati il bianco fermo Coda di Volpe e il rosso Piedirosso, freschi e beverini, pur essendo meno esplosivi rispetto alla Falanghina e all'Aglianico.
I momenti conviviali a tavola con il Sannio molto apprezzati sono state le due cene al Ristorante Agape a Sant'Agata de Goti e alla Locanda della Luna a San Giorgio del Sannio, così come le visite con degustazione al tipico Prosciuttificio di Pietraroja e all'Azienda Agricola Marcantonio (Caseificio), sempre a Pietraroja.
In ambito storico culturale ed architettonico, il tour nel Sannio è iniziato con il Percorso Magico delle Streghe in centro a Benevento (una leggenda narra che la città di Benevento era luogo di ritrovo ideale di notte per le Streghe, chiamate localmente Janare), per proseguire poi con la visita al Museo Paleontologico con Laboratorio Multimediale di Pietraroja, famoso per importanti reperti fossili come "Ciro", un cucciolo di dinosauro che conserva alcuni organi interni.
Altro momento di grande interesse culturale è stata la visita al magnifico e medievale Castello di Montesarchio, sede del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino (Caudium, oggi Montesarchio, era il centro principale di dimora dei Sanniti Caudini).
Questa full immersion di cultura, tradizione ed enogastrornomia nel Sannio ha mostrato quanto il patrimonio di questo territorio sia ricco e vasto: la filiera vitivinicola è gia un fattore e si deve continuare su questa linea, lavorando bene e in sinergia con gli altri interpreti locali, perche la qualità non manca e la visibilità serve.
Borghi d'Europa continuerà a comunicare il Sannio e le sue eccellenze all'interno del Percorso Internazionale Eurovinum, Paesaggi della Vite e del Vino.
Così va bene!