Ulivi e vitigni autoctoni per due qualità di olio e un tris di vini. Ora l’azienda agricola di Castelvenere è una realtà e mira al mercato estero. Alexia Capolino: “Per il cenone di Natale consiglio il nostro rosato, ottimo con il capitone e il baccalà fritti”
La storia della giovane imprenditrice Alexia Capolino Perlingieri inizia come quella di tanti altri brillanti laureati del Sud che si trasferiscono al Nord o all’estero per assicurarsi una carriera degna della loro preparazione. Dopo uno stage a Bruxelles e sette anni nel mondo della finanza a Milano, Alexia decide però di investire nel proprio territorio e di far ripartire da zero l’azienda agricola Capolino Perlingieri, fondata dalla madre, costretta poi a chiudere l’attività nel 1992.
LA RINASCITA – “Ho ereditato la passione per questo mondo da mia madre – racconta Alexia Capolino – che anche oggi è l’anima delle nostre attività e che fu costretta per motivi di salute a chiudere la sua azienda agricola nonostante i nostri vini fossero stati più volte premiati dal Gambero Rosso”. La volontà di mettere in piedi un’attività tutta sua e di ritornare nella sua terra hanno fatto il resto: “Ho comprato i terreni e sono riuscita a convincere il famoso enologo toscano Stefano Chioccioli a lavorare per noi grazie alla mia determinazione e alla mia voglia di fare le cose per bene, con la massima cura. Anche le nostre cantine sono tecnologicamente molto avanzate – precisa la Capolino – e sono aperte alle visite di chi è interessato a vedere come lavoriamo, basta prenotare via telefono oppure via email”.
I VINI – Quando parla dei suoi prodotti, Alexia è un fiume in piena di entusiasmo ed energia: “Le nostre uve sono tutte autoctone e quindi produciamo soltanto i vini tipici della zona”. Sono tre, infatti, i vini Sannio doc: il Vento (un bianco ottenuto da 100% di Greco) il rosso Sciascì (60% Sangiovese e 40% Sciascinoso) ed il Vignarosa (50% Sangiovese e 50% Aglianico), un rosato su cui l’azienda punta molto: “Lo consiglio come novità da portare sulle tavole del cenone della Vigilia di Natale, perché si sposa bene con i piatti di pesce grasso come il baccalà e il capitone fritti, ma anche con le carni bianche, oppure da gustare da solo come aperitivo”.
GLI OLII – Anche le due varietà di olio, l’Ortice ed il Blend, sono ottenute usando esclusivamente le olive autoctone del Sannio. E i risultati si vedono: “Il nostro olio è sempre premiato con almeno quattro gocce nelle guide specializzate (il massimo punteggio è cinque, ndr). Ultimamente – aggiunge Alexia – riscontriamo un incremento degli ordini perché molte persone scelgono il nostro olio come regalo di Natale”.
PRESTO IL MERCATO ESTERO – Dato il successo, ovviamente l’azienda intende espandersi anche fuori dai confini italiani: “Al momento distribuiamo il vino a una famosa catena di ristoranti che ha molte sedi all’estero. Il nostro obiettivo – confessa – è quello arrivare a paesi come l’America, l’Inghilterra e la Cina”.
FONTE: WWW.CAMPANIASUWEB.IT
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