Roberto Ceraudo ha iniziato la coltivazione in biologico della vite e dell’ulivo trenta anni fa, in tempi non sospetti, quando il biologico non era di moda e non esistevano ancora i contributi alla conversione !
Questa scelta è stata intrapresa a seguito di un avvelenamento subito da Ceraudo, dovuto ad una rottura della macchina irroratrice, da allora la vigna è condotta in maniera biologica al 100%, ed è stato il primo in assoluto in Calabria e tra i primissimi in Italia.
Eravamo nel 2006 quando , trovandomi in Calabria per partecipare ad un convegno, ho fatto la conoscenza di Roberto Ceraudo e della sua azienda, Vi rimando ad una lettura dell'epoca, credo Vi farà capire chi è Ceraudo :
https://www.vinit.net/vini/Un_vero_super_agriturismo_bio_coi_fiocchi__1047.html
Azienda Dattilo – di Roberto Ceraudo
88816 Strongoli ( KR )
Sito internet: www.dattilo.it
Email info@dattilo.it
Telefono 0962 865613 -Fax 0962 865696
Cellulare 328 4823088
L'Azienda agricola Ceraudo è condotta dal titolare Roberto insieme ai figli Susy, Giuseppe e Caterina. La tenuta Dattilo si estende su 60 ettari nell'agro di Strongoli Marina, in provincia di Crotone, in uno scenario di naturale bellezza tra piante di olivo secolari, agrumeti, aspre colline e una terra color ocra che rende unico il paesaggio. La proprietà è suddivisa tra vigneti (20 ettari), uliveti (38) e alberi d'agrumi, in particolare clementine, arance e pompelmi (2 ettari).
L'agriturismo è a ciclo chiuso, ovvero dalla terra alla tavola, nel ristorante annesso vengono serviti e preparati i prodotti agricoli a km zero, da alcuni anni è premiato con una stella Michelin tutta meritata.
Ho scritto negli anni , a piu' riprese, dei vini aziendali, tra i quali i miei prediletti sono i due rosati, la recensione al link :
http://www.winetaste.it/grayasusi-etichetta-argento-2007-il-mio-rosato-del-cuore/
Oggi invece Vi scrivo di un loro vino bianco pluripremiato dalle Guide di settore, non da ultimo i Tre Bicchieri del Gamberorosso :
Vino Grisara 2016 Igt Val di Neto, biologico certificato, gr.13
Un vino ottenuto da uve pecorello bianco, un vitigno calabrese a tutto tondo e sembra sia riconducibile al greco della zona di Rogliano, qui in Calabria ha altri tre omonimi: greco bianco del cirotano denominato guardavalle, il greco di bianco da identificarsi come Malvasia di Lipari e il greco nella zona del Pollino chiamato in loco montonico bianco.
Se ne trovano tracce in Calabria a fine Ottocento, però la sua età enologica forse è più datata, vinificato molto raramente e spesso in uvaggio con altre varietà.
Questo è Pecorello al 100%
Paglierino chiaro, limpido ; naso che migliora e necessita di leggera ossigenazione : intenso, note di mandorla amara, fiori di zagara, eleganza e finezza ; in bocca è consistente, ampio nel centro bocca, perfetta la corrispondenza naso/bocca, note agrumate, sapido e fa salivare a lungo.
Molto lunga la persistenza finale.
Una bella espressione di autentico vino biologico del sud Italia, questi sono i vini che ci fanno convincere della bontà di questa scelta, l'unica strada da percorrere in un prossimo ed imminente futuro.
Una strada piu' complicata, impegnativa e difficile, ma quando il clima aiuta, la mano dell'uomo è sapiente, questi sono i risultati.
Un vino Eccellente, complimenti a Roberto Ceraudo, ai suoi tre figli ed a tutto lo staff aziendale !
Roberto Gatti
Tag: vino, ristorante, calabria, biologico, dattilo, ceraudo, olioevo, stella michelin